Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Un punto capitale in quel che stiamo dicendo è questo che noi abbiamo un Sommo Sacerdote tale che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà [divina] nei cieli,1 La somma delle cose dette (si è): Abbiamo tal pontefice, che siede alla destra del trono della grandezza ne' cieli,
2 qual ministro del santuario e del tabernacolo vero, cui eresse non un uomo ma il Signore.2 Ministro delle cose sante, e del vero tabernacolo eretto da Dio, e non dall'uomo.
3 Ogni sommo sacerdote è posto per offrire doni e sacrifizi; onde è necessario che anche egli abbia qualcosa da offrire.3 Imperocché ogni pontefice è destinato ad offerire doni, e vittime: onde fa di mestieri, che questi ancora abbia qualche cosa da offerire:
4 Or se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppur sacerdote, essendovi già di tali che offrono doni secondo la Legge;4 Se adunque egli fosse sopra la terra, neppur sarebbe sacerdote: rimanendovi quegli, i quali offerissero doni secondo la legge,
5 i quali attendono a un servizio divino che è copia e ombra delle cose celesti, secondo che n'ebbe divino avviso Mosè nell'atto d'innalzare il tabernacolo; «Bada, dice, tu farai ogni cosa secondo il modello che ti è stato additato sulla montagna».5 I quali al modello servono, ed all'ombra delle cose celesti; come fu detto (da Dio) a Mosè, quando stava per compire il tabernacolo: bada (disse) fa' il tutto giusta il modello, che ti è stato fatto vedere sul monte.
6 Ma ora Gesù ha ottenuto un servizio divino tanto più alto quanto di miglior patto egli è mediatore, patto fondato su migliori promesse.6 Ma (questi) miglior ministero ha avuto in sorte, quanto di miglior alleanza è mediatore, la quale su migliori promesse fu stabilita.
7 Se quel primo patto fosse senza difetti, non vi sarebbe stato il caso di porne un secondo.7 Imperocché se quella prima non fosse stata manchevole, non si cercherebbe luogo ad una seconda.
8 Giacchè gli è biasimo quello che il Signore espresse dicendo: «Ecco i giorni vengono, dice il Signore, in cui contrarrò un nuovo patto colla casa d'Israele e con quella di Giuda;8 Imperocché lagnandosi di loro, dice: ecco verranno i giorni, dice il Signore, quando io contrarrò colla casa d'Israele, e colla casa di Giuda una nuova alleanza,
9 non come il patto che feci coi padri loro nel giorno in cui li presi per mano per condurli fuori dalla terra di Egitto; perchè essi non rimasero fermi al patto mio, e io non mi curai più di loro, dice il Signore.9 Non secondo l'alleanza, che feci co' padri loro nel giono, in cui gli presi per mano per cavargli dalla terra d'Egitto: ed eglino non perseverarono nella mia alleanza, ed io gli ho disprezzati, dice il Signore.
10 Or questo è il patto che io stringerò colla casa d'Israele; dopo quei giorni dice il Signore: - Metterò le mie leggi nell'intelligenza loro, e sui loro cuori le scriverò, e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.10 Imperocché questa è l'alleanza, che stabilirò colla casa d'Israele dopo que' giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente, e le scriverò sopra de' loro cuori: e sarò loro Dio, ed eglino saran mio popolo:
11 E non avranno più da ammaestrare ciascuno il proprio concittadino e il proprio fratello dicendo: "Conosci il Signore", perchè tutti mi conosceranno dai piccoli ai grandi di loro;11 Nè farà d'uopo, che insegni ciascuno di loro al suo prossimo, e ciascuno al loro al proprio fratello, dicendogli: riconosci il Signore: imperocché dal più piccolo di essi fino al più grande tutti mi conosceranno:
12 io perdonerò alle iniquità loro e dei loro peccati non mi ricorderò più-».12 Perché io sarò propizio alle loro iniquità, e de' peccati loro non avrò più memoria.
13 Parlando così di un patto nuovo, ha reso antico quel di prima; e ciò che è fatto antico ed è invecchiato, è vicino a scomparire.13 Or col dire nuova, antiquò la prima. E quello, che è antiquato, ed invecchia, è vicino a finire.