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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 7


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote del Dio altissimo, colui che mosse incontro ad Abramo quando tornava dalla sconfitta dei re, e lo benedisse,1 Questo 'Melchìsedek' infatti, 're di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re' e 'lo benedisse';
2 a cui Abramo fece anche parte della decima d'ogni cosa, colui il cui nome fu interpretato «re di giustizia» e poi anche «re di Salem» ossia re della pace,2 'a lui Abramo' diede 'la decima di ogni cosa'; anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; è inoltre anche 're di Salem', cioè re di pace.
3 colui che è senza padre e senza madre, senza genealogia, e che non ha nè principio di giorni nè termine di vita - così è fatto simile al figlio di Dio, - colui rimane sacerdote in eterno.3 Egli è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno.

4 Considerate quanto è grande colui, a cui il patriarca Abramo diede le decime del miglior bottino.4 Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino.
5 I discendenti dai figli di Levi, che ricevono il sacerdozio, hanno, secondo la Legge, l'ordine di prender le decime dal popolo, ciò è a dire, dai fratelli propri, sebbene usciti dai lombi di Abramo;5 In verità anche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio, hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo.
6 ed egli, che non è della loro discendenza, prese le decime su Abramo, e benedì colui che aveva le promesse.6 Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa.
7 Or senza alcuna possibilità di contraddire, è l'inferiore che riceve la benedizione del superiore.7 Ora, senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore.
8 E qui uomini mortali ricevon le decime, là invece le prende uno di cui si attesta che vive.8 Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive.
9 E (per così dire), Levi stesso che prende le decime, nella persona di Abramo ha ceduto le decime9 Anzi si può dire che lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo:
10 poichè era ancora nei lombi del padre quando lo incontrò Melchisedec.10 egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando 'gli venne incontro Melchìsedek'.

11 Se dunque la perfezione avesse potuto aver luogo per via del sacerdozio levitico (poichè sotto di esso ricevette il popolo la sua legislazione), che bisogno c'era ancora sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, e non si dicesse secondo l'ordine di Aronne?11 Or dunque, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote 'alla maniera di Melchìsedek', e non invece 'alla maniera' di Aronne?
12 poichè mutato il sacerdozio, di necessità avviene anche il mutamento della legge.12 Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge.
13 Poichè colui rispetto al qual si dice questo, appartenne a un'altra tribù, dei cui discendenti nessuno fece servizio all'altare;13 Questo si dice di chi è appartenuto a un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare.
14 giacchè è certo che il Signor nostro è sorto dalla tribù di Giuda, rispetto alla quale Mosè non disse nulla di relativo a sacerdoti.14 È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e di questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.

15 E molto più evidente ancora si fa la cosa quando si vede sorgere un altro sacerdote secondo la somiglianza di Melchisedec,15 Ciò risulta ancor più evidente dal momento che, 'a somiglianza di Melchìsedek', sorge un altro 'sacerdote',
16 il quale sacerdote venne a essere non secondo la legge d'un ordine carnale ma in virtù d'una vita imperitura.16 che non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile.
17 Difatti l'attestazione è: «Tu sarai in eterno sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec».17 Gli è resa infatti questa testimonianza:

'Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek'.

18 Così ha luogo l'abrogazione di una legge per quel che v'è di debole e d'inutile,18 Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità -
19 - poichè la Legge non ha portato nulla a perfezione - e v'è l'introduzione di una miglior speranza per cui ci accostiamo a Dio. Altre prerogative del sacerdozio di Gesù19 la legge infatti non ha portato nulla alla perfezione - e si ha invece l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale ci avviciniamo a Dio.

20 E come ciò avvenne non senza un giuramento (quegli altri senza giuramento sono stati fatti sacerdoti,20 Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento;
21 ma Egli con giuramento per via di chi gli disse: «Giurò il Signore, e non se ne pentirà: - Tu sarai sacerdote in eterno -»),21 costui al contrario con un giuramento di colui che gli ha detto:

'Il Signore ha giurato e non si pentirà:
tu sei sacerdote per sempre'.

22 così d'un patto anche migliore del precedente s'è fatto garante Gesù.22 Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore.
23 Inoltre, quelli erano sacerdoti in molti perchè dalla morte erano impediti di perdurar tali;23 Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo;
24 ma Egli rimanendo in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette;24 egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.
25 ond'è ch'Egli può anche salvar perfettamente coloro che per via di lui si accostano a Dio, sempre essendo vivo sì da poter intercedere in loro favore.25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.

26 Tale era infatti il Sommo Sacerdote che a noi conveniva, santo, innocente, senza macchia, staccato dai peccatori, ed elevato al di sopra dei cieli;26 Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli;
27 il quale non ha bisogno, giorno per giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di far sacrifizi prima per i propri peccati, poi per quelli del popolo, poichè questo lo fece per una volta tanto offrendo se stesso.27 egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.
28 Poichè la Legge costituisce sacerdoti uomini soggetti a ogni debolezza, e la parola del giuramento posteriore alla Legge pone un Figliuolo che è perfetto in eterno.28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno.