Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 2


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1- Se dunque è possibile qualche consolazione in Cristo, se v'è qualche conforto dell'amore, se v'è qualche comunanza di spirito, se avete viscere di compassione,2rendete compiuto il mio gaudio della concordia vostra, avendo uno stesso amore, una stessa anima, uno stesso sentire;3nulla si faccia per spirito di rivalità o per vanagloria, ma per umiltà, ritenendo ciascuno gli altri superiori a se stesso;4non guardi ciascuno solo alle cose proprie ma anche a quelle degli altri.5Abbiate in voi quel sentire che era anche in Gesù Cristo,6il quale, sussistendo in natura di Dio, non considerò questa sua eguaglianza con Dio come una rapina,7ma svuotò se stesso, assumendo la natura di schiavo, e facendosi simile all'uomo; e in tutto il suo esteriore atteggiamento riconosciuto come un uomo,8umiliò se stesso, fattosi obbediente sino alla morte, e alla morte di croce.9Perciò Iddio lo esaltò, e gli diede il nome che è sopra ogni nome,10affinchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, e degli esseri celesti e dei terrestri, e di quei sotto terra,11e ogni lingua confessi che Signore è Gesù Cristo nella gloria di Dio Padre.12Conseguentemente, o carissimi, come sempre siete stati obbedienti, non solo come se fossi presente, ma tanto più nella mia assenza, col timore e tremore procacciate la vostra salvezza;13poichè Dio è che produce in voi e il volere e l'agire con buona volontà.14Fate ogni cosa senza mormorazioni e senza dispute,15affinchè siate irreprensibili e schietti figli di Dio, senza biasimo in mezzo a una generazione prava e perversa, fra cui voi risplendete come luminari nel mondo,16conservando la parola della vita, affinchè io possa menar vanto, nel giorno di Cristo, di non aver corso invano e invano faticato.17Ma se anche io fossi immolato, godo del sacrifizio e dell'offerta della vostra fede, ne godo e me ne rallegro con tutti voi;18godete anche voialtri di questo e rallegratevene con me.

Timoteo ed Epafrodito

19E io spero nel Signore Gesù di mandarvi questo Timoteo, affinchè anch'io stia di buon animo venendo a notizia delle cose vostre.20Giacchè non ho nessuno che sia così d'accordo con me, e che con sincera affezione s'interessi di voi;21tutti cercano le cose proprie, non quelle di Cristo Gesù.22E voi dovete riconoscere il saggio che Timoteo ha dato di sè, in quanto come figlio rispetto al padre ha servito con me a pro del Vangelo.23Lui dunque spero di mandarvi non appena avrò visto che piega prendano le cose mie;24e confido nel Signore che verrò presto anch'io.25Ma intanto ho stimato necessario mandarvi Epafrodito, fratello e cooperatore e commilitone mio, vostro messaggero e ministro delle mie necessità,26poichè egli aveva gran desiderio di tutti voi, ed era tutto triste perchè voi avevate sentito parlare della sua malattia;27difatti si ammalò a morte; ma Dio ebbe compassione di lui; e non solo di lui, ma anche di me, perchè io non avessi dolore sopra dolore.28Perciò mi sono affrettato a inviarlo, perchè, vedendolo, vi rallegriate di nuovo, e anch'io sia meno in pensiero.29Accoglietelo dunque nel Signore con tutta gioia, e abbiate in onore siffatti uomini, perchè per l'opera di Cristo s'avvicinò fino alla morte, mettendo al rischio la propria vita, per supplire a quel che non potevate far voi in mio servigio.