Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Baruc 6


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - «A cagione dei peccati che avete commesso contro il Signore, sarete condotti schiavi in Babilonia, da Nabucodonosor re dei Babilonesi.1 « Per i peccati da voi commessi dinanzi a Dio voi sarete condotti schiavi a Babilonia da Nabucodonosor, re dei Babilonesi.
2 Entrati dunque che sarete in Babilonia, vi resterete per molti anni e per lungo tempo, fino a sette generazioni, in seguito vi ricondurrò via di là in pace.2 Entrati che sarete in Babilonia, vi starete per moltissimi anni, per lungo tempo, fino a sette generazioni, e dopo ciò vi farò venir via in pace.
3 Ora voi vedrete, in Babilonia, dèi di oro e di argento e di pietra e di legno, portati a spalle, che incutono timore ai gentili.3 Or voi vedrete a Babilonia degli dèi d'oro, d'argento, di pietra, di legno, portali sulle spalle per incutere timore alle nazioni.
4 State attenti perciò a non farvi anche voi imitatori degli atti degli stranieri, e di non averne paura, e che alcun timore non vi prenda di essi.4 Guardate di non imitare il far degli stranieri, di non aver paura, di non temerli.
5 Quando dunque vedrete affollate davanti e di dietro le turbe adoratrici, direte dentro di voi stessi: - Tu devi essere adorato, Signore!5 E quando vedrete che la folla davanti e di dietro li adora, dite nel vostro cuore: « Bisogna adorare Te, o Signore».
6 L'Angelo mio è con voi e io stesso farò la disamina delle vostre anime. -6 Il mio angelo è con voi ed io stesso prenderò cura della vostra vita.
7 Per quanto la lingua loro sia stata levigata da un artiere, e siano indorati e inargentati, son falsi e non possono parlare.7 Infatti la loro lingua è limata dall'artefice, ed essi, sebbene siano dorati e inargentati, sono menzogne, e non possono parlare.
8 E come si farebbe con una fanciulla che ami far figura, si fa con questi, parandoli di oro a profusione.8 E come a fanciulla che ama gli ornamenti, preso l'oro, sono stati fatti.
9 Corone veramente d'oro hanno sul capo i loro idoli, onde avviene che i sacerdoti ne sottraggono gli ori e gli argenti e se ne servono pei loro usi.9 Certo i loro dèi hanno sul capo delle corone d'oro, e da essi i sacerdoti tolgono l'oro e l'argento e se l'appropriano,
10 E li danno in prestito alle prostitute e ne abbigliano le meretrici, e quando li ripigliano dalle meretrici adornano di nuovo i loro dèi.10 e di esso fanno parte alle prostitute, e con esso adornano le meretrici, e poi, quando l'hanno riavuto dalle meretrici, di nuovo ne abbelliscono i loro dèi.
11 Ed essi non si possono preservare dalla ruggine e dalle tignuole,11 Questi poi sono incapaci di liberarsi dalla ruggine e dalla tignola,
12 benchè siano così sfarzosamente vestiti di porpora, hanno bisogno d'essere puliti la faccia dalla polvere del luogo, che presso di loro è molto abbondante.12 e quando li hanno rivestiti di porpora, lavan loro la faccia, per la polvere del tempio che è in abbondanza addosso a loro.
13 Un idolo in forma di uomo impugna lo scettro a guisa del giudice della contrada, ma non potrebbe mettere a morte chi gli facesse ingiuria.13 (Uno di questi idoli) tiene in mano lo scettro, come un uomo, come un governatore del paese, e non può far morir chi l'offende.
14 Un altro stringe in mano una spada o una scure, ma non potrebbe difendersi, nè in guerra nè dai ladri. Da tutto questo si dànno a conoscere a voi che non sono dèi.14 Ha ancora la spada e la scure in mano, ma non può salvarsi dalla guerra e dai ladri. Per questo sia a voi noto che non son dèi.
15 Dunque non vogliate temerli.15 Non li temete, adunque. Come diviene per l'uomo inutile un vaso rotto, così sono i loro dèi.
16 Come un attrezzo comune guasto che a nulla serve, tali sono gli dèi di costoro. Collocati per le case, hanno le occhiaie piene di polvere sollevata dai piedi di quei che vanno e vengono.16 Collocati che sono nel tempio, loro si copron gli occhi di polvere smossa dai piedi di chi entra,
17 E come a un colpevole di lesa maestà si sbarrano contro le porte, o come a un morto condotto al sepolcro: così i sacerdoti assicurano con catenacci e serrami le porte, affinchè questi dèi non siano spogliati dai ladri.17 e come per colui che ha offeso il re son chiuse da ogni parte le porte, come pure al morto messo nel sepolcro, così i sacerdoti assicurano le porte con serrature e sbarre, perchè non siano spogliati dai ladri.
18 Accendono loro delle lampade e in gran numero, delle quali non ne possono vedere alcuna; sono come le travi di casa.18 Accendono pure loro delle lampade, e molte, delle quali non ne possono vedere nemmeno una: sono dunque nel tempio come travi.
19 Dicono che i rettili, che escono dalla terra, strisciano dentro del loro interno e li rodono con tutto il loro abbigliamento, ed essi nulla sentono.19 Dicono che i vermi, i quali vengon su dalla terra, mangiano loro il cuore, quando rodono loro e i loro vestimenti, ed essi non sentono.
20 Hanno le facce annerite dal fumo che si fa in casa.20 Le loro facce diventano nere dal fumo che si fa nel tempio.
21 Sulle membra e sulla testa svolazzano le civette, gli allocchi, le rondini, gli uccelli e passeggiano i gatti.21 Sopra il loro corpo e sopra il loro capo volano le civette e le rondini e gli altri uccelli e fanno lo stesso anche i gatti.
22 Persuadetevi da questo che non sono dèi: quindi non vogliate temerli.22 Da ciò imparate che non son dèi: non li temete adunque.
23 Anche la laminatura d'oro non è che per abbellimento; se uno non li forbisce dalla ruggine non risplendono; mentre li fondevano non sentivano.23 Ed anche l'oro che hanno addosso è per mostra, e se uno non li ripulisce dalla ruggine, non brilleranno, ed anche quando furono fusi non sentirono niente.
24 Furono comperati ad alto prezzo, eppure in essi non c'è spirito di vita!24 Furono comperati a prezzi favolosi, essi che non hanno vita.
25 Non potendo muover piede, sono portati a spalle, a dimostrazione della loro ignobile impotenza dinanzi agli uomini. Siano confusi anche quelli che li venerano.25 Non avendo piedi son portati sulle spalle, mostrando cosi la loro vergognosa impotenza agli uomini. Sian confusi anche quelli che li adorano.
26 Quindi, se rotolano a terra, non valgono a rizzarsi da sè; ma neppure se uno li colloca in piedi son essi che si reggono; come davanti ai morti, si apprestano a essi offerte.26 Così se cascan per terra, da se stessi non si rialzano, e se qualcuno non li mette ritti, da se non ci staranno, e come a morti son messe davanti ad essi delle offerte.
27 I loro sacerdoti vendono le vittime a essi destinate o le usano per sè; così le mogli, le quali saccheggiano il meglio, senza dar nulla al bisognoso e al mendico;27 Le loro vittime le vendono i sacerdoti e a loro profitto, ed anche le loro donne ne prendono il meglio, senza dar nulla all'ammalato e al mendico.
28 di più, esse toccano le cose sacrificate, si trovino di parto o nelle loro ricorrenze; persuadetevi da questo che non sono dèi; non vogliate temerli.28 Le donne che da poco hanno partorito e quelle che hanno il corso toccano i loro sacrifizi. Da ciò dunque ricavate che non son dèi, e non li temete.
29 A che titolo dunque si chiamano dèi? perchè poi son le donne che presentano offerte a dèi di argento e di oro e di legno;29 E perchè son chiamati dèi? Perchè le donne portano a questi dèi d'argento, d'oro, di legno,
30 e nei loro templi vi è un consesso di sacerdoti, colle tuniche stracciate, colla testa e la barba rasa e a capo scoperto,30 e nei loro templi stanno i sacerdoti con tuniche stracciate, col capo e la barba rasa, col capo nudo,
31 e urlano a squarciagola verso i loro dèi, come in un festino mortuario.31 e dan ruggiti, alzando la voce davanti ai loro dèi, come si fa nella cena di un morto.
32 I sacerdoti sottraggono a loro gl'indumenti e ne vestono le proprie mogli e i propri figli.32 I sacerdoti tolgon loro le vesti e ne ricoprono le mogli e i figlioli.
33 Se gli idoli ricevono da qualcuno un maltrattamento o un beneficio, non glielo possono rendere; non hanno potestà di costituire, nè destituire alcun re.33 E vien fatto loro del male o del bene, non possono rendere il contraccambio: sono incapaci di stabilire un re e di toglierlo.
34 Così pure, non possono dare le ricchezze, nè ripagare un male. Se uno ha fatto un qualche voto e poi non lo adempie, essi non ne domandano conto.34 Parimenti non possono dare ricchezze nè rendere il male. Se uno fa ad essi un voto e non l'adempie, anche di questo non se ne curano.
35 Non possono salvare alcuno dalla morte, nè strappare dalle mani d'un prepotente, un debole.35 Sono incapaci di liberare l'uomo dalla morte, di salvare il debole dal prepotente.
36 A un cieco non potrebbero restituire la vista, nè cavare un pover uomo dalle necessità.36 Non rendono la vista al cieco, non tolgono l'uoino dalla miseria.
37 Non sentiranno pietà per le vedove e non potranno beneficare gli orfanelli;37 Non avran pietà della vedova, non faran del bene agli orfani.
38 simili al macigno d'una rupe sono i loro dèi di legno, di pietra e di oro e d'argento. Siano confusi coloro che li venerano.38 Son simili alle pietre della montagna questi loro dèi di legno, di pietra, d'oro, d'argento, e coloro che li adorano saranno confusi.
39 Come dunque si può credere o asserire che essi siano dèi?39 Come dunque si potrà credere o dire che sono dèi?
40 Ma i Caldei stessi ne perdono il rispetto, i quali, udito che un muto non riesce più a parlare, lo presentano a Bel supplicando che per virtù sua parli;40 Inoltre gli stessi Caldei non li rispettano: quando sentono che uno è muto e non può parlare, lo presentano a Bel, chiedendogli che parli,
41 quasi che dèi che non hanno movimento, potessero sentire; e quando poi si accorgono della loro impotenza, li abbandonano; i loro dèi infatti sono essi stessi privi di senso.41 come se potessero sentire quelli che non hanno moto: e quando han capito lo abbandonano, perchè i loro dèi non han sentimento.
42 Certe donne, avviluppate di funicelle, stanno sedute lungo le strade attizzando un focherello di ossi d'olive.42 Delle donne cinte di corde stanno a seder per le strade, bruciando noccioli d'ulive,
43 E dopo che l'una di esse, tirata da qualche passante, seco lui ha giaciuto, disprezza la sua vicina che non è stata trovata degna come lei, e che la sua funicella non è stata rotta.43 e quando una di esse, condotta via da uno che passa, ha dormito con lui, rinfaccia alla sua vicina di non essere stata stimata da tanto come essa, e che la sua fune non è stata rotta.
44 Tutto quello che avviene attorno a loro è aberrazione. Come dunque si può credere e asserire che quelli siano dèi?44 Così tutto ciò che si fa a loro riguardo è menzogna. Come dunque si potrà credere o dire che siano dèi?
45 Sono fabbricati da legnaioli e da orefici; ma non avranno altra forma che quella che vogliono i sacerdoti.45 Sono stati fatti da artigiani, orefici, e non saranno altro che quello che vogliono i sacerdoti.
46 Gli stessi artefici che li fabbricano, non fanno vita molto lunga. Potrebbero dunque mai, cose da essi fabbricate, essere dèi?46 Gli stessi operai che li fanno non son di lunga durata, e potranno dunque esser dèi i lavori Ditti da i loro?
47 Hanno lasciato l'impostura e l'ignominia per quei che verranno.47 Hanno lasciato imposta­ra e obbrobrio ai loro posteri.
48 E quando la guerra e la sciagura piomba sopra di loro, i sacerdoti si consigliano insieme ove potersi nascondere coi loro dèi.48 Quando loro sovrasta guerra o sventure, i sacerdoti van pensando dove rifugiarsi coi loro (dèi).
49 Come dunque non dovrebbero accorgersi, se questi sono dèi o no, mentre non sanno liberarsi dalla guerra, nè cercarsi scampo dai mali?49 Come dunque si può credere che sian dèi quelli che non liberano dalla guerra, non salvano dalle sventure?
50 Insomma, essendo essi di legno, indorati e inargentati, alla fine si verrà a conoscere che sono falsi, e da tutte le nazioni e da tutti i re, perchè è chiaro che non sono dèi, ma opere delle mani degli uomini e non hanno niente di divino in loro.50 Essendo non altro che legno indorato e inargentato, si conoscerà il futuro da tutte le nazioni e dai re che son falsità, essendo chiaro che non son dèi, ma opere delle mani degli uomini, e che in essa non v'è alcuna operazione di Dio.
51 È cosa patente dunque che non sono dèi, ma opera delle mani degli uomini e che niente di divino c'è in essi.51 E da che dunque conoscesi che non son dèi, ma opera delle mani degli uomini, e che in essi non v'è alcuna operazione di Dio?
52 Non potrebbero essi costituire un re di una regione, nè mandare la pioggia sopra gli uomini.52 Non danno il re ad un regno, e non daranno agli uomini l'acqua.
53 Non saprebbero decidere una causa, nè liberare un paese dall'oppressione, perchè non possono nulla, come le cornacchie tra cielo e terra.53 Non sapranno giudicare le cause, e non libereranno le province dalle ingiustizie, perchè nulla possono, simili a cornacchie tra il cielo e la terra.
54 E se un incendio scoppia nel tempio degli dèi di legno, argentati e indorati, i sacerdoti prendono la fuga e si salvano, ma quelli restano in mezzo, come le travi, preda del fuoco.54 E quando s'appiccherà il fuoco al tempio degli dèi di legno, d'argento e d'oro, gli stessi loro sacerdoti certo fuggiranno e si metteranno in salvo, ma essi, come travi, vi bruceranno dentro.
55 Non possono far fronte a un re nè a una guerra. Come dunque si può credere o ritenere che sono dèi?55 Essi poi non faran resistenza nè al re, nè alla guerra. Come adunque si può credere e ritenere che sian dèi?
56 Dai ladri e dai furfanti non saprebbero difendersi gli dèi di legno, di pietra, dorati e inargentati; e lasciano che quelli, essendo più forti,56 Non si potranno salvare nè lai ladri nè dai briganti gli dèi di legno, di pietra, indorati, inargentati; quelli, più forti di loro,
57 portino loro via l'oro e l'argento e gl'indumenti con cui sono coperti e che se ne vadano, essendo impotenti ad aiutarsi da sè.57 torranno ad essi l'oro, l'argento, il vestito del quale son copersi e se ne andranno, ed essi non si potranno dare alcun aiuto.
58 Quindi essere un re che sfoggia la propria potenza, o un arnese domestico utile, di cui si compiace il possessore, o un'imposta della casa che custodisce ciò che è dentro, vale meglio che essere uno di questi dèi falsi.58 Così val più un re che mostra le sue forze, un vaso utile nella casa, di cui il padrone si potrà vantare, la porta d'una casa, che custodisce ciò che in essa si trova, dei falsi dèi.
59 Il sole, la luna e le stelle, che hanno il loro splendore e la loro utile missione, obbediscono.59 Così il sole, la luna, le stelle, col loro splendore, mandate per essere utili, obbediscono;
60 Ugualmente il lampo, quando guizza, abbaglia; così il vento, in ogni regione spira.60 così pure il fulmine, quando apparisce, si fa distinguere, e il vento soffia su tutti i paesi,
61 E le nuvole, ricevuto che abbiano l'ordine da Dio, di scorrere tutta intera la terra, adempiono ciò che è stato loro comandato.61 e le nubi, quando è loro comandato da Dio di percorrere tutto il globo, eseguiscono gli ordini avuti,
62 Così la folgore scagliata dall'alto per incenerire monti e selve, fa quello che le è stato ordinato. Gl'idoli invece, nè in bellezza, nè in potere, sono paragonabili ad alcuno di questi esseri.62 ed anche il fuoco, mandato dall'alto a consumare i monti e le selve, eseguisce quanto gli è ordinato, questi (idoli) invece non son da paragonarsi ad una di queste cose, nè per bellezza nè per forza.
63 Quindi non c'è da credere, nè da asserire che siano dèi, mentre non possono pronunziarsi per alcuna causa, nè far nulla per gli uomini.63 Dunque non si può nè credere, nè dire che essi siano dèi, quando non possono nè discernere il giusto, nè far qualche cosa agli uomini.
64 Sapendo dunque che non sono dèi non li vogliate temere.64 Conoscendo adunque che non son dèi, non li temete.
65 Ai re non possono infliggere maledizioni, nè dar benedizioni65 Essi sono incapaci di maledire i re o di benedire;
66 nè mai fanno comparire portenti in cielo, neppure spandono lume, come fa il sole, nè rischiarano come la luna.66 e non faran vedere alle nazioni dei segni nel cielo, non splenderanno come il sole, non faran lume come la luna.
67 Le bestie sono da più di loro, che almeno possono rifugiarsi sotto un tetto e provvedere alle proprie necessità.67 Le bestie son da più di loro, perchè posson fuggire al coperto, e giovare a se stesse.
68 In nessuna maniera dunque ci offrono delle prove manifeste di essere dèi: quindi non li vogliate temere.68 É' dunque a noi manifesto che in nessuna maniera possono essere dèi; dunque non li temete.
69 Insomma, come uno spauracchio in mezzo ad un orto non preserva nulla, così i loro dèi di legno, d'argento e d'oro.69 E come in un campo di cocomeri uno spauracchio non guarda niente, così sono i loro dèi di legno, d'argento e d'oro.
70 In un orto, un biancospino sul quale si posa qualunque uccello, è com'essi. Come un cadavere gettato nelle tenebre, tali sono i loro dèi di legno, d'argento e d'oro.70 E come in un orto il biancospino, sul quale vanno a posarsi tutti gli uccelli, e come un morto gettato nelle tenebre sono i loro dèi di legno indorati, inargentati.
71 Dalla porpora e dallo scarlatto intarmati che stanno su di essi, accertatevi pure che non sono dèi. Anch'essi alla fine saranno consumati, lasciando al loro paese l'ignominia.71 Anche dalla porpora e dallo scarlatto, che intigna addosso a loro, potete capire che non son dèi. Ed anche essi stessi finalmente saranno divorati, e saranno la vergogna del paese.
72 Val meglio l'uomo giusto che non ha simulacri, perchè così starà lontano dalla confusione».72 In miglior condizione è l'uomo giusto, che non ha idoli, perchè sarà lontano dall'ignominia ».