Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 13


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite. Infatti non c’è autorità se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio.1 - Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori; perchè non v'è podestà se non da Dio, e quelle che sono, son da Dio ordinate.
2 Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di sé la condanna.2 Sicchè chi si oppone all'autorità, fa contro l'ordine di Dio, e quelli che così resistono si tireranno addosso la condanna.
3 I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver paura dell’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode,3 Poichè i magistrati non sono oggetto di paura per l'opera buona, ma per la cattiva. Vuoi tu non dover temere l'autorità? Fa' il bene, e avrai lode da essa,
4 poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora devi temere, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi fa il male.4 che è ministra di Dio a te per il bene. Ma se fai il male, allora devi temere; poichè il magistrato non porta la spada inutilmente, essendo ministro di Dio, e vindice nell'ira divina per chi fa il male.
5 Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.5 Perciò è necessario sottomettervi, non solo per tema dell'ira divina, ma anche per la coscienza.
6 Per questo infatti voi pagate anche le tasse: quelli che svolgono questo compito sono a servizio di Dio.6 Per questo anche voi pagate i tributi; vi son ministri di Dio che appunto a questo attendono.
7 Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto.
7 Date a tutti ciò che è dovuto, a chi il tributo il tributo, a chi il dazio il dazio, a chi il timore il timore, a chi l'onore l'onore.
8 Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.8 Non siate debitori di nulla a nessuno, altro che di amarvi scambievolmente; poichè chi ama il prossimo ha adempiuto la Legge.
9 Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso.9 Poichè il «non fornicare», «non uccidere», «non rubare», «non dir falso testimonio», «non desiderare» e qualsiasi altro precetto, si riassume in questa formula: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
10 La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
10 L'amore non può far del male al prossimo; dunque la pienezza della Legge è l'amore.
11 E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.11 E tutto questo dovete fare ben conoscendo il tempo, poichè è ora già che voi vi svegliate dal sonno; la salvezza nostra ora è più vicina di quando noi siamo diventati credenti.
12 La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.12 La notte è inoltrata e il giorno si avvicina; gettiamo via dunque l'opera delle tenebre, rivestiamo le armi della luce.
13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie.13 Come in pieno giorno, camminiamo onestamente, non in crapule e ubriacature, non in alcove e in licenza, non in contese e invidia:
14 Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne sì da destarne le concupiscenze.