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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 64


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
1 come quando il fuoco incendia i rami secchi, come il fuoco fa bollire l'acqua per manifestare il tuo nome ai tuoi nemici: e far tremare al tuo cospetto le nazioni!
2 quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
2 Perché tu compi cose terribili che non attendevamo
3 di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
3 e di cui dall'antichità nessuno ha udito parlare. Orecchio non ha udito né occhio ha visto un Dio, all'infuori di te, che agisca così, in favore di quegli che confida in lui.
4 Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
4 Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu ti sei adirato e noi abbiamo peccato, da tempo ci siamo ribellati contro di te.
5 Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
5 Tutti noi eravamo come una cosa impura, tutti i nostri atti di giustizia come un panno immondo. Tutti noi avvizzimmo come foglie e le nostre iniquità ci portano via come vento.
6 Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
6 Non c'è nessuno che invochi il tuo nome, che sorga per appoggiarsi su di te, poiché hai nascosto a noi la tua faccia, ci hai consegnato in balia delle nostre colpe.
7 Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci da' forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
7 Eppure, Signore, tu sei il nostro padre; noi siamo l'argilla, tu colui che ci ha plasmato; noi tutti siamo opera della tua mano.
8 Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
8 Signore, non adirarti troppo! Non ricordarti per sempre dell'iniquità! Ecco, guarda, tutti noi siamo il tuo popolo.
9 Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
9 Le tue sante città sono diventate un deserto, Sion è diventata un deserto, Gerusalemme una desolazione.
10 Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
10 Il nostro tempio santo e splendido, nel quale ti lodarono i nostri padri, è diventato preda del fuoco e tutte le nostre cose preziose sono state distrutte.
11 Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?
11 Forse tu, Signore, rimarrai insensibile a tutto questo, starai silenzioso e ci umilierai ancora molto?