Sapienza 6
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra. | 1 Melior est sapientia quam vires, et vir prudens quam fortis. |
2 Porgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli. | 2 Audite ergo, reges, et intelligite ; discite, judices finium terræ. |
3 La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; | 3 Præbete aures, vos qui continetis multitudines, et placetis vobis in turbis nationum. |
4 poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. | 4 Quoniam data est a Domino potestas vobis, et virtus ab Altissimo : qui interrogabit opera vestra, et cogitationes scrutabitur. |
5 Con terrore e rapidamente egli si ergerà contro di voi poiché un giudizio severo si compie contro coloro che stanno in alto. | 5 Quoniam cum essetis ministri regni illius, non recte judicastis, nec custodistis legem justitiæ, neque secundum voluntatem Dei ambulastis. |
6 L'inferiore è meritevole di pietà, ma i potenti saranno esaminati con rigore. | 6 Horrende et cito apparebit vobis, quoniam judicium durissimum his qui præsunt fiet. |
7 Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno, non ha soggezione della grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti. | 7 Exiguo enim conceditur misericordia ; potentes autem potenter tormenta patientur. |
8 Ma sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. | 8 Non enim subtrahet personam cujusquam Deus, nec verebitur magnitudinem ejus cujusquam, quoniam pusillum et magnum ipse fecit, et æqualiter cura est illi de omnibus. |
9 Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere. | 9 Fortioribus autem fortior instat cruciatio. |
10 Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa. | 10 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei : ut discatis sapientiam, et non excidatis. |
11 Desiderate, pertanto, le mie parole; bramatele e ne riceverete istruzione. | 11 Qui enim custodierint justa juste, justificabuntur ; et qui didicerint ista, invenient quid respondeant. |
12 La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca. | 12 Concupiscite ergo sermones meos ; diligite illos, et habebitis disciplinam. |
13 Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. | 13 Clara est, et quæ numquam marcescit, sapientia : et facile videtur ab his qui diligunt eam, et invenitur ab his qui quærunt illam. |
14 Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta. | 14 Præoccupat qui se concupiscunt, ut illis se prior ostendat. |
15 Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni. | 15 Qui de luce vigilaverit ad illam non laborabit ; assidentem enim illam foribus suis inveniet. |
16 Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza. | 16 Cogitare ergo de illa sensus est consummatus, et qui vigilaverit propter illam cito securus erit. |
17 Suo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione; la cura dell'istruzione è amore; | 17 Quoniam dignos se ipsa circuit quærens, et in viis ostendit se hilariter, et in omni providentia occurrit illis. |
18 l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità | 18 Initium enim illius verissima est disciplinæ concupiscentia. |
19 e l'immortalità fa stare vicino a Dio. | 19 Cura ergo disciplinæ dilectio est, et dilectio custodia legum illius est ; custoditio autem legum consummatio incorruptionis est ; |
20 Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno. | 20 incorruptio autem facit esse proximum Deo. |
21 Se dunque, sovrani dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre. | 21 Concupiscentia itaque sapientiæ deducit ad regnum perpetuum. |
22 Esporrò che cos'è la sapienza e come essa nacque; non vi terrò nascosti i suoi segreti. Seguirò le sue tracce fin dall'origine, metterò in luce la sua conoscenza, non mi allontanerò dalla verità. | 22 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi, diligite sapientiam, ut in perpetuum regnetis : |
23 Non mi accompagnerò con l'invidia che consuma, poiché essa non ha nulla in comune con la sapienza. | 23 diligite lumen sapientiæ, omnes qui præestis populis. |
24 L'abbondanza dei saggi è la salvezza del mondo; un re saggio è la salvezza di un popolo. | 24 Quid est autem sapientia, et quemadmodum facta sit, referam, et non abscondam a vobis sacramenta Dei : sed ab initio nativitatis investigabo, et ponam in lucem scientiam illius, et non præteribo veritatem. |
25 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto. | 25 Neque cum invidia tabescente iter habebo, quoniam talis homo non erit particeps sapientiæ. |
26 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum, et rex sapiens stabilimentum populi est. | |
27 Ergo accipite disciplinam per sermones meos, et proderit vobis. |