Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Qoelet 7


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Un buon nome è preferibile all'unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita.
1 Melius est nomen bonum quam unguenta pretiosa,
et dies mortis die nativitatis.
2 È meglio andare in una casa in pianto
che andare in una casa in festa;
perché quella è la fine d'ogni uomo
e chi vive ci rifletterà.
2 Melius est ire ad domum luctus
quam ad domum convivii;
in illa enim finis cunctorum hominum,
et vivens hoc conferet in corde.
3 È preferibile la mestizia al riso,
perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.
3 Melior est tristitia risu,
quia per tristitiam vultus corrigitur animus.
4 Il cuore dei saggi è in una casa in lutto
e il cuore degli stolti in una casa in festa.
4 Cor sapientium in domo luctus,
et cor stultorum in domo laetitiae.
5 Meglio ascoltare il rimprovero del saggio
che ascoltare il canto degli stolti:
5 Melius est a sapiente corripi
quam laetari stultorum canticis,
6 perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola,
tale è il riso degli stolti.
Ma anche questo è vanità.
6 quia sicut sonitus spinarum ardentium sub olla,
sic risus stulti.
Sed et hoc vanitas.
7 Il mal tolto rende sciocco il saggio
e i regali corrompono il cuore.

7 Quia calumnia stultum facit sapientem,
et munus cor insanire facit.
8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia.

8 “ Melior est finis negotii quam principium,
melior est patiens arrogante ”.
9 Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti.9 Ne sis velox in animo ad irascendum, quia ira in sinu stulti requiescit.
10 Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza.10 Nedicas: “Quid, putas, causae est quod priora tempora meliora fuere quam nuncsunt? ”. Non enim ex sapientia interrogas de hoc.
11 È buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole;11 Bona est sapientia cumdivitiis et prodest videntibus solem.
12 perché si sta all'ombra della saggezza come si sta all'ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede.
12 Sicut enim protegit sapientia, sicprotegit pecunia; hoc autem plus habet eruditio, quod sapientia vitam tribuitpossessori suo.
13 Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo?13 Considera opera Dei: quod nemo possit corrigere, quod illecurvum fecerit.
14 Nel giorno lieto sta' allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo".
14 In die bona fruere bonis et in die mala considera: sicuthanc, sic et illam fecit Deus, ita ut non inveniat homo quidquam de futuro.
15 Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità.

15 Cuncta vidi in diebus vanitatis meae: est iustus, qui perit in iustitia sua,et impius, qui multo vivit tempore in malitia sua.
16 Non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura.
Perché vuoi rovinarti?
16 Noli esse nimis iustus
neque sapiens supra modum!
Cur te perdere vis?
17 Non esser troppo malvagio
e non essere stolto.
Perché vuoi morire innanzi tempo?

17 Ne agas nimis impie
et noli esse stultus!
Cur mori debeas in tempore non tuo?
18 È bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose.
18 Bonum est ut, quod habes, teneas, sed et ab illo ne subtrahas manum tuam,quia qui timet Deum, utrumque devitat.
19 La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città.19 Sapientia confortabit sapientem superdecem principes civitatis.
20 Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi.20 Nullus enim homo iustus in terra, qui faciat bonumet non peccet.
21 Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te,21 Sed et cunctis sermonibus, qui dicuntur, ne accommodes cortuum, ne forte audias servum tuum maledicentem tibi;
22 perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri.22 scit enim conscientiatua, quia et tu crebro maledixisti aliis.
23 Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me!23 Cuncta tentavi in sapientia, dixi: “ Sapiens efficiar ”.
24 Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere?
24 Et ipsalongius recessit a me. Longe est, quod fuit; et alta est profunditas. Quisinveniet eam?
25 Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia.25 Lustravi universa animo meo, ut scirem et considerarem et quaereremsapientiam et rationem et ut cognoscerem impietatem esse stultitiam et erroremimprudentiam.
26 Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.
26 Et invenio amariorem morte mulierem, quae laqueus venatorumest, et sagena cor eius, vincula sunt manus illius. Qui placet Deo, effugieteam; qui autem peccator est, capietur ab illa.
27 Vedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione.27 Ecce hoc inveni, dixitEcclesiastes, unum et alterum, ut invenirem rationem,
28 Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo:

Un uomo su mille l'ho trovato:
ma una donna fra tutte non l'ho trovata.

28 quam adhuc quaeritanima mea, et non inveni:
Hominem de mille unum repperi,
mulierem ex omnibus non inveni.
29 Vedi, solo questo ho trovato:

Dio ha fatto l'uomo retto,
ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.
29 Ecce solummodo hoc inveni:
Quod fecerit Deus hominem rectum,
et ipsi quaesierint infinitas quaestiones.