Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Proverbia 7


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VULGATADIODATI
1 Fili mi, custodi sermones meos,
et præcepta mea reconde tibi.
Fili,
1 Figliuol mio, guarda i miei detti, E riponi appo te i miei comandamenti.
2 serva mandata mea, et vives ;
et legem meam quasi pupillam oculi tui :
2 Guarda i miei comandamenti, e tu viverai; E guarda il mio insegnamento, come la pupilla degli occhi tuoi.
3 liga eam in digitis tuis,
scribe illam in tabulis cordis tui.
3 Legateli alle dita, Scrivili in su la tavola del tuo cuore.
4 Dic sapientiæ : Soror mea es,
et prudentiam voca amicam tuam :
4 Di’ alla sapienza: Tu sei mia sorella; E chiama la prudenza tua parente;
5 ut custodiant te a muliere extranea,
et ab aliena quæ verba sua dulcia facit.
5 Acciocchè esse ti guardino dalla donna straniera, Dalla forestiera che parla vezzosamente
6 De fenestra enim domus meæ
per cancellos prospexi,
6 Perciocchè io riguardava una volta per la finestra della mia casa, Per li miei cancelli;
7 et video parvulos ;
considero vecordem juvenem,
7 E vidi tra gli scempi, E scorsi tra i fanciulli, un giovanetto scemo di senno;
8 qui transit per plateam juxta angulum
et prope viam domus illius graditur :
8 Il qual passava per la strada, presso al cantone della casa d’una tal donna; E camminava traendo alla casa di essa;
9 in obscuro, advesperascente die,
in noctis tenebris et caligine.
9 In su la sera, in sul vespro del dì. In su l’imbrunire ed oscurar della notte;
10 Et ecce occurrit illi mulier ornatu meretricio,
præparata ad capiendas animas :
garrula et vaga,
10 Ed ecco, una donna gli venne incontro, In assetto da meretrice, e cauta d’animo;
11 quietis impatiens,
nec valens in domo consistere pedibus suis ;
11 Strepitosa, e sviata; I cui piedi non si fermavano in casa;
12 nunc foris, nunc in plateis,
nunc juxta angulos insidians.
12 Essendo ora fuori, or per le piazze; E stando agli agguati presso ad ogni cantone.
13 Apprehensumque deosculatur juvenem,
et procaci vultu blanditur, dicens :
13 Ed essa lo prese, e lo baciò, E sfacciatamente gli disse:
14 Victimas pro salute vovi ;
hodie reddidi vota mea :
14 Io avea sopra me il voto di sacrificii da render grazie; Oggi ho pagati i miei voti.
15 idcirco egressa sum in occursum tuum,
desiderans te videre, et reperi.
15 Però ti sono uscita incontro, Per cercarti, e ti ho trovato.
16 Intexui funibus lectulum meum ;
stravi tapetibus pictis ex Ægypto :
16 Io ho acconcio il mio letto con capoletti Di lavoro figurato a cordicelle di fil di Egitto.
17 aspersi cubile meum myrrha,
et aloë, et cinnamomo.
17 Io ho profumato il mio letto Con mirra, con aloe, e con cinnamomo.
18 Veni, inebriemur uberibus,
et fruamur cupitis amplexibus donec illucescat dies.
18 Vieni, inebbriamoci d’amori infino alla mattina, Sollaziamoci in amorosi piaceri.
19 Non est enim vir in domo sua :
abiit via longissima :
19 Perciocchè il marito non è in casa sua; Egli è andato in viaggio lontano;
20 sacculum pecuniæ secum tulit ;
in die plenæ lunæ reversurus est in domum suam.
20 Egli ha preso in mano un sacchetto di danari; Egli ritornerà a casa sua a nuova luna.
21 Irretivit eum multis sermonibus,
et blanditiis labiorum protraxit illum.
21 Ella lo piegò con le molte sue lusinghe, E lo sospinse con la dolcezza delle sue labbra.
22 Statim eam sequitur quasi bos ductus ad victimam,
et quasi agnus lasciviens,
et ignorans quod ad vincula stultus trahatur :
22 Ed egli andò dietro a lei subitamente, Come il bue viene al macello, E come i ceppi son per gastigamento dello stolto;
23 donec transfigat sagitta jecur ejus,
velut si avis festinet ad laqueum,
et nescit quod de periculo animæ illius agitur.
23 Come l’uccello si affretta al laccio, Senza sapere che è contro alla vita sua, Finchè la saetta gli trafigga il fegato
24 Nunc ergo, fili mi, audi me,
et attende verbis oris mei.
24 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, Ed attendete a’ detti della mia bocca.
25 Ne abstrahatur in viis illius mens tua,
neque decipiaris semitis ejus ;
25 Il cuor tuo non dichini alle vie d’una tal donna; Non isviarti ne’ suoi sentieri.
26 multos enim vulneratos dejecit,
et fortissimi quique interfecti sunt ab ea.
26 Perciocchè ella ne ha fatti cader molti uccisi; E pur tutti coloro ch’ella ha morti eran possenti.
27 Viæ inferi domus ejus,
penetrantes in interiora mortis.
27 La sua casa è la via dell’inferno, Che scende a’ più interni luoghi della morte