Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbia 19


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Melior est pauper qui ambulat in simplicitate sua
quam dives torquens labia sua, et insipiens.
1 - Meglio un povero che cammina colla sua semplicità d'un ricco che torce le sue labbra e che sia stolto.
2 Ubi non est scientia animæ, non est bonum,
et qui festinus est pedibus offendet.
2 Dove non c'è coscienza di sè non c'è il bene, e chi è frettoloso nei passi, inciampa.
3 Stultitia hominis supplantat gressus ejus,
et contra Deum fervet animo suo.
3 L'imprudenza dell'uomo manda a rovescio i suoi piani, e poi irrita il suo cuore contro Dio.
4 Divitiæ addunt amicos plurimos ;
a paupere autem et hi quos habuit separantur.
4 Le ricchezze attirano amici in gran copia e dal povero, anche gli amici che aveva, se ne discostano.
5 Testis falsus non erit impunitus,
et qui mendacia loquitur non effugiet.
5 Il falso testimonio non andrà impunito, e chi dice menzogna non la scamperà.
6 Multi colunt personam potentis,
et amici sunt dona tribuentis.
6 Molti corteggiano la persona del potente e sono amici dell'uomo che dà.
7 Fratres hominis pauperis oderunt eum ;
insuper et amici procul recesserunt ab eo.
Qui tantum verba sectatur nihil habebit ;
7 I fratelli dell'uomo povero l'hanno preso in avversione, quanto più gli amici se ne saranno allontanati! Chi va dietro alle ciance non avrà mai nulla.
8 qui autem possessor est mentis diligit animam suam,
et custos prudentiæ inveniet bona.
8 Chi fa acquisto di senno ama se stesso, e chi fa tesoro di prudenza se ne troverà bene.
9 Falsus testis non erit impunitus,
et qui loquitur mendacia peribit.
9 Il testimonio falso non uscirà netto, e chi dice menzogne perirà.
10 Non decent stultum deliciæ,
nec servum dominari principibus.
10 Non istà bene uno stolto tra gli agi, nè che un servo spadroneggi tra i signori.
11 Doctrina viri per patientiam noscitur,
et gloria ejus est iniqua prætergredi.
11 Dalla pazienza si conosce l'istruzione dell'uomo ed è sua gloria passare sopra le offese.
12 Sicut fremitus leonis, ita et regis ira,
et sicut ros super herbam, ita et hilaritas ejus.
12 Come il ruggito del leone, così l'ira del re, e quale la rugiada sull'erba, così il suo viso rasserenato.
13 Dolor patris filius stultus,
et tecta jugiter perstillantia litigiosa mulier.
13 Il figlio stolto è il cruccio di suo padre e un tetto che continua a sgocciolare, una donna leticona.
14 Domus et divitiæ dantur a parentibus ;
a Domino autem proprie uxor prudens.
14 La casa e le sostanze sono date dai parenti, ma proprio da Dio la moglie savia.
15 Pigredo immittit soporem,
et anima dissoluta esuriet.
15 La pigrizia fa pigliar la sonnolenza, e l'anima fiacca patirà la fame.
16 Qui custodit mandatum custodit animam suam ;
qui autem negligit viam suam mortificabitur.
16 Chi custodisce il precetto, custodisce l'anima sua; chi disprezza le sue vie, a morte s'incammina.
17 Fœneratur Domino qui miseretur pauperis,
et vicissitudinem suam reddet ei.
17 Chi fa la carità al mendico presta a Dio, che gli renderà il contraccambio.
18 Erudi filium tuum ; ne desperes :
ad interfectionem autem ejus ne ponas animam tuam.
18 Correggi il tuo figliuolo e non disperare, e non metterti in animo di vederlo morto.
19 Qui impatiens est sustinebit damnum,
et cum rapuerit, aliud apponet.
19 Chi presto s'adira pagherà l'ammenda, e se viene alla violenza, più glie se ne aggiungerà.
20 Audi consilium, et suscipe disciplinam,
ut sis sapiens in novissimis tuis.
20 Ascolta il consiglio e ricevi la correzionese vuoi essere savio in avvenire.
21 Multæ cogitationes in corde viri ;
voluntas autem Domini permanebit.
21 Nel cuore umano vi sono propositi assai, ma è la volontà di Dio quella che prevale.
22 Homo indigens misericors est,
et melior est pauper quam vir mendax.
22 L'uomo che ha provato il bisogno, diventa compassionevole, quindi è meglio un povero, che un uomo finto.
23 Timor Domini ad vitam,
et in plenitudine commorabitur absque visitatione pessima.
23 Il timor di Dio conduce alla vita e nell'abbondanza dimora senza che lo visiti il male.
24 Abscondit piger manum suam sub ascella,
nec ad os suum applicat eam.
24 Il pigro mette la sua mano sotto l'ascella, neppur per portarsela alla bocca la tirerà fuori.
25 Pestilente flagellato stultus sapientior erit ;
si autem corripueris sapientem, intelliget disciplinam.
25 Se batti l'insolente, anche l'ingenuo si fa accorto, e se riprendi un sapiente, avrà di che imparare.
26 Qui affligit patrem, et fugat matrem,
ignominiosus est et infelix.
26 Chi maltratta il padre e scaccia la madreè un infame e un disgraziato.
27 Non cesses, fili, audire doctrinam,
nec ignores sermones scientiæ.
27 Non stancarti, figliuolo, di udire insegnamentie non essere ignaro delle massime della scienza.
28 Testis iniquus deridet judicium,
et os impiorum devorat iniquitatem.
28 Il testimonio iniquo si piglia giuoco della giustizia, e la bocca degli empi trova il suo pascolo nel delitto.
29 Parata sunt derisoribus judicia,
et mallei percutientes stultorum corporibus.
29 Le pene stanno preparate pei furfanti e i colpi di staffile per la pelle degli stolti.