Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Proverbia 19


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Melior est pauper qui ambulat in simplicitate sua
quam dives torquens labia sua, et insipiens.
1 Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
2 Ubi non est scientia animæ, non est bonum,
et qui festinus est pedibus offendet.
2 Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3 Stultitia hominis supplantat gressus ejus,
et contra Deum fervet animo suo.
3 La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4 Divitiæ addunt amicos plurimos ;
a paupere autem et hi quos habuit separantur.
4 Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5 Testis falsus non erit impunitus,
et qui mendacia loquitur non effugiet.
5 Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6 Multi colunt personam potentis,
et amici sunt dona tribuentis.
6 Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso,
e tutti sono amici di chi fa doni.
7 Fratres hominis pauperis oderunt eum ;
insuper et amici procul recesserunt ab eo.
Qui tantum verba sectatur nihil habebit ;
7 Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8 qui autem possessor est mentis diligit animam suam,
et custos prudentiæ inveniet bona.
8 Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9 Falsus testis non erit impunitus,
et qui loquitur mendacia peribit.
9 Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10 Non decent stultum deliciæ,
nec servum dominari principibus.
10 Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11 Doctrina viri per patientiam noscitur,
et gloria ejus est iniqua prætergredi.
11 È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
12 Sicut fremitus leonis, ita et regis ira,
et sicut ros super herbam, ita et hilaritas ejus.
12 L’ira del re è come ruggito di leone,
come rugiada sull’erba è la sua benevolenza.
13 Dolor patris filius stultus,
et tecta jugiter perstillantia litigiosa mulier.
13 Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14 Domus et divitiæ dantur a parentibus ;
a Domino autem proprie uxor prudens.
14 La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15 Pigredo immittit soporem,
et anima dissoluta esuriet.
15 La pigrizia fa cadere in torpore,
e chi è indolente patirà la fame.
16 Qui custodit mandatum custodit animam suam ;
qui autem negligit viam suam mortificabitur.
16 Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17 Fœneratur Domino qui miseretur pauperis,
et vicissitudinem suam reddet ei.
17 Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
18 Erudi filium tuum ; ne desperes :
ad interfectionem autem ejus ne ponas animam tuam.
18 Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
19 Qui impatiens est sustinebit damnum,
et cum rapuerit, aliud apponet.
19 L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20 Audi consilium, et suscipe disciplinam,
ut sis sapiens in novissimis tuis.
20 Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
21 Multæ cogitationes in corde viri ;
voluntas autem Domini permanebit.
21 Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo,
ma solo i disegni del Signore si compiono.
22 Homo indigens misericors est,
et melior est pauper quam vir mendax.
22 Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
23 Timor Domini ad vitam,
et in plenitudine commorabitur absque visitatione pessima.
23 Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24 Abscondit piger manum suam sub ascella,
nec ad os suum applicat eam.
24 Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25 Pestilente flagellato stultus sapientior erit ;
si autem corripueris sapientem, intelliget disciplinam.
25 Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26 Qui affligit patrem, et fugat matrem,
ignominiosus est et infelix.
26 Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
27 Non cesses, fili, audire doctrinam,
nec ignores sermones scientiæ.
27 Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28 Testis iniquus deridet judicium,
et os impiorum devorat iniquitatem.
28 Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
29 Parata sunt derisoribus judicia,
et mallei percutientes stultorum corporibus.
29 Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.