Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 10


font
NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Nolo enim vos ignorare, fra tres, quoniam patres nostri omnes sub nubefuerunt et omnes mare transierunt1 Non voglio lasciarvi ignorare, o fratelli, che i padri nostri furon tutti sotto la nuvola, e tutti attraversarono il mare,
2 et omnes in Moyse baptizati sunt in nube etin mari2 e tutti furon battezzati per Mosè nella nube e nel mare,
3 et omnes eandem escam spiritalem manducaverunt3 e tutti mangiarono dello stesso cibo spirituale,
4 et omnes eundem potumspiritalem biberunt; bibebant autem de spiritali, consequente eos, petra; petraautem erat Christus.4 e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, (bevevano alla pietra spirituale che li accompagnava, e quella pietra era Cristo).
5 Sed non in pluribus eorum complacuit sibi Deus, namprostrati sunt in deserto.
5 Ma non un gran numero di essi Dio si compiacque: difatti caddero morti nel deserto.
6 Haec autem figurae fuerunt nostrae, ut non simus concupiscentes malorum, sicutet illi concupierunt.6 Or queste cose eran figure per utile nostro, affinchè non desideriamo cose cattive come essi fecero;
7 Neque idolorum cultores efficiamini, sicut quidam exipsis; quemadmodum scriptum est: “ Sedit populus manducare et bibere, etsurrexerunt ludere ”.7 nè diveniate idolatri, come alcuni di loro, conforme sta scritto: Si adagiò il popolo per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi;
8 Neque fornicemur, sicut quidam ex ipsis fornicatisunt, et ceciderunt una die viginti tria milia.8 nè fornichiamo come alcuni di essi fecero e ne caddero morti in un sol giorno ventitremila;
9 Neque tentemus Christum, sicutquidam eorum tentaverunt et a serpentibus perierunt.9 nè tentiamo Cristo, come lo tentarono alcuni di loro, che furono uccisi dai serpenti;
10 Neque murmuraveritis,sicut quidam eorum murmuraverunt et perierunt ab exterminatore.10 nè mormoriate, come alcuni di essi mormorarono, e furono distrutti dallo sterminatore.
11 Haec autem infigura contingebant illis; scripta sunt autem ad correptionem nostram, in quosfines saeculorum devenerunt.11 Or tutte queste cose accaddero loro in figura, e sono state scritte a nostro avvertimento, per noi che siamo venuti alla fine dei secoli.
12 Itaque, qui se existimat stare, videat, necadat.12 Quindi chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
13 Tentatio vos non apprehendit nisi humana; fidelis autem Deus, qui nonpatietur vos tentari super id quod potestis, sed faciet cum tentatione etiamproventum, ut possitis sustinere.
13 Non vi hanno assaliti che tentazioni umane: or Dio è fedele e non permetterà che voi siate tentati oltre le vostro forze; ma con la tentazione darà anche il modo di trarne profitto, donandovi la forza di poterla sopportare.
14 Propter quod, carissimi mihi, fugite ab idolorum cultura.14 Perciò, miei diletti, fuggite l'idolatria.
15 Ut prudentibusloquor; vos iudicate, quod dico:15 Vi parlo come a persone intelligenti, giudicate voi stessi di quel che dico.
16 Calix benedictionis, cui benedicimus, nonnecommunicatio sanguinis Christi est? Et panis, quem frangimus, nonne communicatiocorporis Christi est?16 Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse la comunione del sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è egli la comunione del corpo del Signore?
17 Quoniam unus panis, unum corpus multi sumus, omnes enimde uno pane participamur.17 Siccome vi è un unico pane, noi, pur essendo molti, formiamo un sol corpo, comunicandoci col medesimo pane.
18 Videte Israel secundum carnem: nonne, qui edunthostias, communicantes sunt altari?
18 Guardate l'Israele secondo la carne: non è egli vero che partecipano all'altare quelli che mangiano le vittime?
19 Quid ergo dico? Quod idolothytum sit aliquid? Aut quod idolum sit aliquid?19 Che voglio dunque dire? Che sia qualche cosa ciò che è immolato agli idoli? O che un idolo sia qualche cosa?
20 Sed, quae immolant, daemoniis immolant et non Deo; nolo autem vos communicantesfieri daemoniis.20 Dico invece che le cose immolate dai Gentili, ai demoni sono immolate e non a Dio. Or io non voglio che voi siate in comunione coi demoni. Non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni.
21 Non potestis calicem Domini bibere et calicem daemoniorum;non potestis mensae Domini participes esse et mensae daemoniorum.21 Non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni.
22 Anaemulamur Dominum? Numquid fortiores illo sumus?
22 Vogliam forse provocare la gelosia del Signore? Siam forse più forti di lui? Si possono mangiare le carni immolate se non c'è scandalo
23 “ Omnia licent! ”. Sed non omnia expediunt. “ Omnia licent! ”. Sednon omnia aedificant.23 Tutto mi è lecito; ma non tutto è utile. Tutto mi è lecito; ma non tutto è di edificazione.
24 Nemo, quod suum est, quaerat, sed quod alterius.24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma quel degli altri.
25 Omne, quod in macello venit, manducate, nihil interrogantes propterconscientiam;25 Mangiate di tutto quello che si vende al macello, senza cercar d'altro, per riguardo della coscienza;
26 Domini enim est terra, et plenitudo eius.
26 perchè «del Signore è la terra con tutto quello che essa contiene ».
27 Si quis vocat vos infidelium, et vultis ire, omne, quod vobis apponitur,manducate, nihil interrogantes propter conscientiam.27 Se uno degli infedeli v'invita e vi piace d'andare, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senz'altro cercare per riguardo alla coscienza.
28 Si quis autem vobisdixerit: “ Hoc immolaticium est idolis ”, nolite manducare, propter illum,qui indicavit, et propter conscientiam;28 Ma se uno vi dirà: « Questo è stato immolato agli idoli », non ne mangiate, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per riguardo alla coscienza;
29 conscientiam autem dico non tuamipsius sed alterius. Ut quid enim libertas mea iudicatur ab alia conscientia?29 alla coscienza dico, non tua, ma di quell'altro. E perchè dunque la mia libertà deve essere giudicata dalla coscienza altrui?
30 Si ego cum gratia participo, quid blasphemor pro eo, quod gratias ago?
30 E se io partecipo (alla mensa) rendendo grazie, perchè devo essere biasimato per cose di cui rendo grazie?
31 Sive ergo manducatis sive bibitis sive aliud quid facitis, omnia in gloriamDei facite.31 Or dunque sia che mangiate, sia che beviate, o facciate qualunque altra cosa, fate tutto a gloria di Dio.
32 Sine offensione estote Iudaeis et Graecis et ecclesiae Dei,32 Non siate di scandalo nè ai Giudei, nè ai Gentili, nè alla Chiesa di Dio.
33 sicut et ego per omnia omnibus placeo, non quaerens, quod mihi utile est, sedquod multis, ut salvi fiant.
33 Come anch'io mi sforzo di piacere a tutti in ogni cosa, non cercando il mio vantaggio, ma quello di molti, affinchè siano salvi.