Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 10


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Nolo enim vos ignorare, fra tres, quoniam patres nostri omnes sub nubefuerunt et omnes mare transierunt1 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare,
2 et omnes in Moyse baptizati sunt in nube etin mari2 tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare,
3 et omnes eandem escam spiritalem manducaverunt3 tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale,
4 et omnes eundem potumspiritalem biberunt; bibebant autem de spiritali, consequente eos, petra; petraautem erat Christus.4 tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.
5 Sed non in pluribus eorum complacuit sibi Deus, namprostrati sunt in deserto.
5 Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
6 Haec autem figurae fuerunt nostrae, ut non simus concupiscentes malorum, sicutet illi concupierunt.6 Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
7 Neque idolorum cultores efficiamini, sicut quidam exipsis; quemadmodum scriptum est: “ Sedit populus manducare et bibere, etsurrexerunt ludere ”.7 Non diventate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.
8 Neque fornicemur, sicut quidam ex ipsis fornicatisunt, et ceciderunt una die viginti tria milia.8 Non abbandoniamoci all’impurità, come si abbandonarono alcuni di loro e in un solo giorno ne caddero ventitremila.
9 Neque tentemus Christum, sicutquidam eorum tentaverunt et a serpentibus perierunt.9 Non mettiamo alla prova il Signore, come lo misero alla prova alcuni di loro, e caddero vittime dei serpenti.
10 Neque murmuraveritis,sicut quidam eorum murmuraverunt et perierunt ab exterminatore.10 Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore.
11 Haec autem infigura contingebant illis; scripta sunt autem ad correptionem nostram, in quosfines saeculorum devenerunt.11 Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi.
12 Itaque, qui se existimat stare, videat, necadat.12 Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
13 Tentatio vos non apprehendit nisi humana; fidelis autem Deus, qui nonpatietur vos tentari super id quod potestis, sed faciet cum tentatione etiamproventum, ut possitis sustinere.
13 Nessuna tentazione, superiore alle forze umane, vi ha sorpresi; Dio infatti è degno di fede e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze ma, insieme con la tentazione, vi darà anche il modo di uscirne per poterla sostenere.
14 Propter quod, carissimi mihi, fugite ab idolorum cultura.14 Perciò, miei cari, state lontani dall’idolatria.
15 Ut prudentibusloquor; vos iudicate, quod dico:15 Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico:
16 Calix benedictionis, cui benedicimus, nonnecommunicatio sanguinis Christi est? Et panis, quem frangimus, nonne communicatiocorporis Christi est?16 il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
17 Quoniam unus panis, unum corpus multi sumus, omnes enimde uno pane participamur.17 Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.
18 Videte Israel secundum carnem: nonne, qui edunthostias, communicantes sunt altari?
18 Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare?
19 Quid ergo dico? Quod idolothytum sit aliquid? Aut quod idolum sit aliquid?19 Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa?
20 Sed, quae immolant, daemoniis immolant et non Deo; nolo autem vos communicantesfieri daemoniis.20 No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni;
21 Non potestis calicem Domini bibere et calicem daemoniorum;non potestis mensae Domini participes esse et mensae daemoniorum.21 non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
22 Anaemulamur Dominum? Numquid fortiores illo sumus?
22 O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?
23 “ Omnia licent! ”. Sed non omnia expediunt. “ Omnia licent! ”. Sednon omnia aedificant.23 «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto edifica.
24 Nemo, quod suum est, quaerat, sed quod alterius.24 Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri.
25 Omne, quod in macello venit, manducate, nihil interrogantes propterconscientiam;25 Tutto ciò che è in vendita sul mercato mangiatelo pure, senza indagare per motivo di coscienza,
26 Domini enim est terra, et plenitudo eius.
26 perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene.
27 Si quis vocat vos infidelium, et vultis ire, omne, quod vobis apponitur,manducate, nihil interrogantes propter conscientiam.27 Se un non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza.
28 Si quis autem vobisdixerit: “ Hoc immolaticium est idolis ”, nolite manducare, propter illum,qui indicavit, et propter conscientiam;28 Ma se qualcuno vi dicesse: «È carne immolata in sacrificio», non mangiatela, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza;
29 conscientiam autem dico non tuamipsius sed alterius. Ut quid enim libertas mea iudicatur ab alia conscientia?29 della coscienza, dico, non tua, ma dell’altro. Per quale motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe essere sottoposta al giudizio della coscienza altrui?
30 Si ego cum gratia participo, quid blasphemor pro eo, quod gratias ago?
30 Se io partecipo alla mensa rendendo grazie, perché dovrei essere rimproverato per ciò di cui rendo grazie?
31 Sive ergo manducatis sive bibitis sive aliud quid facitis, omnia in gloriamDei facite.31 Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
32 Sine offensione estote Iudaeis et Graecis et ecclesiae Dei,32 Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio;
33 sicut et ego per omnia omnibus placeo, non quaerens, quod mihi utile est, sedquod multis, ut salvi fiant.
33 così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.