Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 20


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Postquam autem cessavit tumultus, accersitis Paulus discipulis etexhortatus eos, valedixit et profectus est, ut iret in Macedoniam.1 Cessato il tumulto, Paolo mandò a chiamare i discepoli e, dopo averli esortati, li salutò e si mise in viaggio per la Macedonia.
2 Cum autemperambulasset partes illas et exhortatus eos fuisset multo sermone, venit adGraeciam;2 Dopo aver attraversato quelle regioni, esortando i discepoli con molti discorsi, arrivò in Grecia.
3 cumque fecisset menses tres, factae sunt illi insidiae a Iudaeisnavigaturo in Syriam, habuitque consilium, ut reverteretur per Macedoniam.3 Trascorsi tre mesi, poiché ci fu un complotto dei Giudei contro di lui mentre si apprestava a salpare per la Siria, decise di fare ritorno attraverso la Macedonia.
4 Comitabatur autem eum Sopater Pyrrhi Beroeensis, Thessalonicensium veroAristarchus et Secundus et Gaius Derbeus et Timotheus, Asiani vero Tychicus etTrophimus.4 Lo accompagnavano Sòpatro di Berea, figlio di Pirro, Aristarco e Secondo di Tessalònica, Gaio di Derbe e Timòteo, e gli asiatici Tìchico e Tròfimo.
5 Hi cum praecessissent, sustinebant nos Troade;5 Questi però, partiti prima di noi, ci attendevano a Tròade;
6 nos veronavigavimus post dies Azymorum a Philippis et venimus ad eos Troadem in diebusquinque, ubi demorati sumus diebus septem.
6 noi invece salpammo da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e li raggiungemmo in capo a cinque giorni a Tròade, dove ci trattenemmo sette giorni.
7 In una autem sabbatorum, cum convenissemus ad frangendum panem, Paulusdisputabat eis, profecturus in crastinum, protraxitque sermonem usque in mediamnoctem.7 Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane, e Paolo, che doveva partire il giorno dopo, conversava con loro e prolungò il discorso fino a mezzanotte.
8 Erant autem lampades copiosae in cenaculo, ubi eramus congregati;8 C’era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti.
9 sedens autem quidam adulescens nomine Eutychus super fenestram, cum mergeretursomno gravi, disputante diutius Paulo, eductus somno cecidit de tertio cenaculodeorsum et sublatus est mortuus.9 Ora, un ragazzo di nome Èutico, seduto alla finestra, mentre Paolo continuava a conversare senza sosta, fu preso da un sonno profondo; sopraffatto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e venne raccolto morto.
10 Cum descendisset autem Paulus, incubuitsuper eum et complexus dixit: “ Nolite turbari, anima enim ipsius in eo est!”.10 Paolo allora scese, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: «Non vi turbate; è vivo!».
11 Ascendens autem frangensque panem et gustans satisque allocutus usque inlucem, sic profectus est.11 Poi risalì, spezzò il pane, mangiò e, dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì.
12 Adduxerunt autem puerum viventem et consolati suntnon minime.
12 Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati.
13 Nos autem praecedentes navi enavigavimus in Asson, inde suscepturi Paulum;sic enim disposuerat volens ipse per terram iter facere.13 Noi, che eravamo già partiti per nave, facemmo vela per Asso, dove dovevamo prendere a bordo Paolo; così infatti egli aveva deciso, intendendo fare il viaggio a piedi.
14 Cum autemconvenisset nos in Asson, assumpto eo, venimus Mitylenen14 Quando ci ebbe raggiunti ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene.
15 et inde navigantessequenti die pervenimus contra Chium et alia applicuimus Samum et sequentivenimus Miletum.15 Salpati da qui, il giorno dopo ci trovammo di fronte a Chio; l’indomani toccammo Samo e il giorno seguente giungemmo a Mileto.
16 Proposuerat enim Paulus transnavigare Ephesum, ne qua morailli fieret in Asia; festinabat enim, si possibile sibi esset, ut diemPentecosten faceret Hierosolymis.
16 Paolo infatti aveva deciso di passare al largo di Èfeso, per evitare di subire ritardi nella provincia d’Asia: gli premeva essere a Gerusalemme, se possibile, per il giorno della Pentecoste.
17 A Mileto autem mittens Ephesum convocavit presbyteros ecclesiae.17 Da Mileto mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
18 Qui cumvenissent ad eum, dixit eis: “ Vos scitis a prima die, qua ingressus sum inAsiam, qualiter vobiscum per omne tempus fuerim,18 Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia:
19 serviens Domino cum omnihumilitate et lacrimis et tentationibus, quae mihi acciderunt in insidiisIudaeorum;19 ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei;
20 quomodo nihil subtraxerim utilium, quominus annuntiarem vobis etdocerem vos publice et per domos,20 non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case,
21 testificans Iudaeis atque Graecis in Deumpaenitentiam et fidem in Dominum nostrum Iesum.21 testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
22 Et nunc ecce alligatus egoSpiritu vado in Ierusalem, quae in ea eventura sint mihi ignorans,22 Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà.
23 nisi quodSpiritus Sanctus per omnes civitates protestatur mihi dicens quoniam vincula ettribulationes me manent.23 So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.
24 Sed nihili facio animam meam pretiosam mihi, dummodoconsummem cursum meum et ministerium, quod accepi a Domino Iesu, testificarievangelium gratiae Dei.
24 Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
25 Et nunc ecce ego scio quia amplius non videbitis faciem meam vos omnes, perquos transivi praedicans regnum;25 E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno.
26 quapropter contestor vos hodierna die, quiamundus sum a sanguine omnium;26 Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti,
27 non enim subterfugi, quominus annuntiarem omneconsilium Dei vobis.27 perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio.
28 Attendite vobis et universo gregi, in quo vos SpiritusSanctus posuit episcopos, pascere ecclesiam Dei, quam acquisivit sanguine suo.28 Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
29 Ego scio quoniam intrabunt post discessionem meam lupi graves in vos nonparcentes gregi;29 Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge;
30 et ex vobis ipsis exsurgent viri loquentes perversa, utabstrahant discipulos post se.30 perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé.
31 Propter quod vigilate, memoria retinentesquoniam per triennium nocte et die non cessavi cum lacrimis monens unumquemquevestrum.
31 Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
32 Et nunc commendo vos Deo et verbo gratiae ipsius, qui potens est aedificareet dare hereditatem in sanctificatis omnibus.32 E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
33 Argentum aut aurum aut vestemnullius concupivi;33 Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno.
34 ipsi scitis quoniam ad ea, quae mihi opus erant et his,qui mecum sunt, ministraverunt manus istae.34 Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani.
35 Omnia ostendi vobis quoniam siclaborantes oportet suscipere infirmos, ac meminisse verborum Domini Iesu,quoniam ipse dixit: “Beatius est magis dare quam accipere!” ”.
35 In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!”».
36 Et cum haec dixisset, positis genibus suis, cum omnibus illis oravit.36 Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò.
37 Magnus autem fletus factus est omnium; et procumbentes super collum Pauliosculabantur eum37 Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano,
38 dolentes maxime in verbo, quod dixerat, quoniam ampliusfaciem eius non essent visuri. Et deducebant eum ad navem.
38 addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.