Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Deuteronomio 23


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Non accipiet homo uxorem patris sui nec revelabit operi mentum eius.
1 L'eunuco, a cui siano stati o contusi o tagliati o strappati i genitali, non entrerà nell'assemblea del Signore.
2 Non intrabit eunuchus, attritis vel amputatis testiculis et absciso veretro, ecclesiam Domini.2 Il bastardo, cioè chi è nato da donna di mala vita, non entrerà nell'assemblea del Signore sino alla decima generazione.
3 Non ingredietur mamzer in ecclesiam Domini neque decima generatione.3 Gli Ammoniti e i moabiti mai, nemmen dopo la decima generazione, entreranno nell'assemblea del Signore,
4 Ammonites et Moabites etiam in decima generatione non intrabunt ecclesiam Domini in aeternum,4 perchè non vollero venirvi incontro col pane e coll'acqua nel cammino quando usciste dall'Egitto, e perchè prezzolarono contro di te Balaam figlio di Beor, della Mesopotamia di Siria, affinchè ti maledisse.
5 quia noluerunt vobis occurrere cum pane et aqua in via, quando egressi estis de Aegypto, et quia conduxerunt contra te Balaam filium Beor de Phethor in Aramnaharaim, ut malediceret tibi;5 Ma il Signore Dio tuo che ti amava, non volle ascoltar Balaam e rivolse la sua maledizione in benedizione.
6 et noluit Dominus Deus tuus audire Balaam vertitque tibi maledictionem eius in benedictionem, eo quod diligeret te.6 Non farai mai pace con essi, nè cercherai loro del bene per tutto il tempo della tua vita.
7 Non facies cum eis pacem nec quaeres eis bona cunctis diebus vitae tuae in sempiternum.
7 Non aborrirai l'idumeo, perchè è tuo fratello; nè l'Egiziano, perchè tu fosti forestiero nella sua terra.
8 Non abominaberis Idumaeum, quia frater tuus est, nec Aegyptium, quia advena fuisti in terra eius:8 I discendenti di questi alla terza generazione potranno entrare nell'assemblea del Signore.
9 qui nati fuerint ex eis tertia generatione, intrabunt ecclesiam Domini.
9 Quando uscirai in guerra contro i tuoi nemici, guardati da ogni indecenza.
10 Quando egressus fueris adversus hostes tuos in pugnam, custodies te ab omni re mala.10 Se tra voi vi sarà qualcuno che sia immondo a causa d'un sogno notturno, uscirà fuori del campo,
11 Si fuerit apud te homo, qui nocturno pollutus sit somnio, egredietur extra castra et non revertetur,11 nè ritornerà se non dopo essersi lavato nell'acqua verso sera: dopo il tramonto del sole rientrerà nel campo.
12 priusquam ad vesperam lavetur aqua; et ad solis occasum regredietur in castra.12 Avrai un luogo fuori dei campo ove andrai a fare i tuoi bisogni:
13 Habebis locum extra castra, ad quem egrediaris ad requisita naturae13 porterai alla cintola un piolo, e quando avrai fatto, scavando all'intorno, ricoprirai di terra gli escrementi,
14 gerens paxillum in balteo; cumque sederis foris, fodies foveam et egesta humo operies.14 e te ne andrai. Siccome il Signore Dio tuo cammina nel mezzo del campo per liberarti, e darti nelle mani i tuoi nemici, il tuo campo deve esser santo e nulla vi si deve vedere d'impuro, affinchè egli non t'abbandoni.
15 Dominus enim Deus tuus ambulat in medio castrorum tuorum, ut eruat te et tradat tibi inimicos tuos; sint castra tua sancta, et nihil in eis videat foeditatis nec derelinquat te.
15 Non consegnerai al padrone lo schiavo che si è rifugiato presso di te.
16 Non trades servum domino suo, qui ad te confugerit:16 Egli abiterà con te nel luogo che gli parrà, starà tranquillo in una delle tue città: non lo contristare.
17 habitabit tecum in medio tui in loco, quem elegerit in una urbium tuarum, quae placuerit ei, nec contristes eum.
17 Non vi sarà donna di cattiva vita tra le figlie d'Israele, nè uomo fornicatore tra i figli d'Israele.
18 Non erit prostibulum sacrum de filiabus Israel, nec scortator sacer de filiis Israel.18 Non offrirai nella casa del Signore Dio tuo il guadagno della prostituzione, nè il prezzo d'un cane, qualunque voto abbia da sciogliere, perchè sono ambedue cose abbominevoli davanti al Signore Dio tuo.
19 Non offeres mercedem prostibuli nec pretium canis in domo Domini Dei tui, quidquid illud est, quod voveris, quia abominatio est utrumque apud Dominum Deum tuum.
19 Non presterai ad interesse al tuo fratello nè danaro, nè grano, nè qualsiasi altra cosa.
20 Non fenerabis fratri tuo ad usuram pecuniam nec alimenta nec quamlibet aliam rem,20 Potrai prestare ad interesse allo straniero; al tuo fratello, invece, presterai senza interesse quello che gli bisogna, affinchè il Signore Dio tuo ti benedica in tutte le tue opere nella terra ove stai per entrare per prenderne il possesso.
21 sed alieno fenerabis. Fratri autem tuo absque usura id, quo indiget, commodabis, ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in omni opere tuo in terra, ad quam ingredieris possidendam.
21 Quando avrai fatto un voto al Signore Dio tuo, non tarderai ad adempirlo; perchè il Signore Dio tuo te ne dimanderà conto, e il ritardo ti sarà ascritto a peccato.
22 Cum voveris votum Domino Deo tuo, non tardabis reddere; quia requiret illud Dominus Deus tuus a te, et reputabitur tibi in peccatum.22 Se non vuoi promettere, non fai peccato; asma la parola uscita una volta dalle tue labbra la devi mantenere, facendo quanto hai promesso al Signore Dio tuo, quanto di tua volontà e di tua bocca ha detto.
23 Si nolueris polliceri, absque peccato eris;23 Se entri nella vigna del tuo prossimo, mangia pure dell'uva quanto ti pare, ma senza portarne via;
24 quod autem egressum est de labiis tuis, observabis et facies, sicut promisisti Domino Deo tuo: propria voluntate et ore tuo locutus es.
24 così entrando nel campo di grano del tuo amico, potrai cogliere le spighe e stritolarle colle mani, ma senza mietere colla falce.
25 Ingressus vineam proximi tui comede uvas, quantum tibi placuerit; in sporta autem ne efferas tecum.
26 Si intraveris in segetem amici tui, franges spicas manu; falce autem non metes.