Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Geremia 31


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 In tempore illo,
dicit Dominus,
ero Deus universis cognationibus Israel,
et ipsi erunt mihi in populum.
1 In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
2 Haec dicit Dominus:
Invenit gratiam in deserto
populus, qui remanserat a gladio;
vadet ad requiem suam Israel ”.
2 Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace».
3 De longe Dominus apparuit mihi:
“ In caritate perpetua dilexi te;
ideo attraxi te in misericordia.
3 Da lontano mi è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
4 Rursumque aedificabo te, et aedificaberis,
virgo Israel;
adhuc ornaberis tympanis tuis
et egredieris in choro ludentium.
4 Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d’Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
5 Adhuc plantabis vineas in montibus Samariae;
plantabunt plantantes
et vindemiabunt.
5 Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
6 Quia erit dies, in qua clamabunt custodes
in monte Ephraim:
“Surgite, et ascendamus in Sion
ad Dominum Deum nostrum”.
6 Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
“Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio”.
7 Quia haec dicit Dominus:
Exsultate in laetitia propter Iacob
et hinnite capiti gentium;
personate, canite et dicite:
“Salva, Domine, populum tuum,
reliquias Israel”.
7 Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
8 Ecce ego adducam eos de terra aquilonis
et congregabo eos ab extremis terrae;
inter quos erunt caecus et claudus, praegnans et pariens simul:
coetus magnus revertentium huc.
8 Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
9 In fletu venient,
et in deprecatione reducam eos
et adducam eos per torrentes aquarum
in via recta, et non impingent in ea, quia factus sum Israeli pater,
et Ephraim primogenitus meus est ”.
9 Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
10 Audite verbum Domini, gentes,
et annuntiate in insulis, quae procul sunt, et dicite:
“ Qui dispersit Israel, congregabit eum
et custodiet eum sicut pastor gregem suum ”.
10 Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».
11 Redemit enim Dominus Iacob
et liberavit eum de manu potentioris.
11 Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
12 Et venient et laudabunt in monte Sion
et confluent ad bona Domini
super frumento et vino et oleo
et fetu pecorum et armentorum;
eritque anima eorum quasi hortus irriguus,
et ultra non esurient.
12 Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore,
verso il grano, il vino e l’olio,
i piccoli del gregge e del bestiame.
Saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13 Tunc laetabitur virgo in choro,
iuvenes et senes simul.
“ Et convertam luctum eorum in gaudium
et consolabor eos et laetificabo a dolore suo.
13 La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14 Et inebriabo animam sacerdotum pinguedine,
et populus meus bonis meis adimplebitur ”,
ait Dominus.
14 Nutrirò i sacerdoti di carni prelibate
e il mio popolo sarà saziato dei miei beni».
Oracolo del Signore.
15 Haec dicit Dominus:
“ Vox in Rama audita est
lamentationis, luctus et fletus
Rachel plorantis filios suos
et nolentis consolari super eis, quia non sunt ”.
15 Così dice il Signore:
«Una voce si ode a Rama,
un lamento e un pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
e non vuole essere consolata per i suoi figli,
perché non sono più».
16 Haec dicit Dominus:
“ Quiescat vox tua a ploratu,
et oculi tui a lacrimis,
quia est merces operi tuo,
ait Dominus,
et revertentur de terra inimici.
16 Dice il Signore:
«Trattieni il tuo pianto,
i tuoi occhi dalle lacrime,
perché c’è un compenso alle tue fatiche
– oracolo del Signore –:
essi torneranno dal paese nemico.
17 Et est spes novissimis tuis,
ait Dominus,
et revertentur filii ad terminos suos.
17 C’è una speranza per la tua discendenza
– oracolo del Signore –:
i tuoi figli ritorneranno nella loro terra.
18 Audiens audivi Ephraim transmigrantem:
“Castigasti me, et eruditus sum
quasi iuvenculus indomitus;
converte me, et convertar,
quia tu Dominus Deus meus.
18 Ho udito Èfraim che si lamentava:
“Mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un torello non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore, mio Dio.
19 Postquam enim convertisti me,
egi paenitentiam;
et postquam ostendisti mihi,
percussi femur meum;
confusus sum et erubui,
quoniam sustinui opprobrium adulescentiae meae”.
19 Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
quando me lo hai fatto capire,
mi sono battuto il petto,
mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l’infamia della mia giovinezza”.
20 Estne filius honorabilis mihi Ephraim
aut puer delectabilis,
quia ex quo locutus sum de eo,
adhuc recordabor eius?
Idcirco conturbata sunt viscera mea super eum:
miserans miserebor eius ”,
ait Dominus.
20 Non è un figlio carissimo per me Èfraim,
il mio bambino prediletto?
Ogni volta che lo minaccio,
me ne ricordo sempre con affetto.
Per questo il mio cuore si commuove per lui
e sento per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21 Statue tibi lapides,
pone tibi signa,
dirige cor tuum in iter,
viam, in qua ambulasti;
revertere, virgo Israel,
revertere ad civitates tuas istas.
21 Pianta dei cippi,
metti paletti indicatori,
ricorda bene il sentiero,
la via che hai percorso.
Ritorna, vergine d’Israele,
ritorna alle tue città.
22 Usquequo vagaberis,
filia rebellis?
Quia creavit Dominus novum super terram:
femina circumdabit virum.
22 Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna circonderà l’uomo!
23 Haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: “ Adhuc dicent verbum istud interra Iudae et in urbibus eius, cum convertero sortem eorum: “Benedicat tibiDominus, habitaculum iustitiae, mons sanctus”.23 Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Quando avrò cambiato la loro sorte, nella terra di Giuda e nelle sue città si dirà ancora questa parola: “Il Signore ti benedica, sede di giustizia, monte santo”.
24 Et habitabunt in eo Iudas etomnes civitates eius simul, agricolae et minantes greges.24 Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, gli agricoltori e coloro che conducono le greggi.
25 Quia inebriavianimam lassam et omnem animam esurientem saturavi ”.
25 Poiché ristorerò chi è stanco e sazierò coloro che languono».
26 Ideo quasi de somno suscitatus sum et vidi, et somnus meus dulcis mihi.
26 A questo punto mi sono destato e ho guardato: era stato un bel sogno.
27 “ Ecce dies veniunt, dicit Dominus, et seminabo domum Israel et domum Iudaesemine hominum et semine iumentorum.27 «Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali renderò la casa d’Israele e la casa di Giuda feconde di uomini e bestiame.
28 Et sicut vigilavi super eos, utevellerem et demolirer et dissiparem et disperderem et affligerem, sic vigilabosuper eos, ut aedificem et plantem, ait Dominus.
28 Allora, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di loro per edificare e per piantare. Oracolo del Signore.
29 In diebus illis non dicent ultra:
“Patres comederunt uvam acerbam, et dentes filiorum obstupuerunt”,
29 In quei giorni non si dirà più:
“I padri hanno mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!”,
30 sed unusquisque in iniquitate sua morietur; omnis homo, qui comederit uvamacerbam, obstupescent dentes eius.
30 ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; si allegheranno i denti solo a chi mangia l’uva acerba.
31 Ecce dies veniunt, dicit Dominus, et feriam domui Israel et domui Iudaepactum novum;31 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova.
32 non secundum pactum, quod pepigi cum patribus eorum in die quaapprehendi manum eorum, ut educerem eos de terra Aegypti, pactum, quod irritumfecerunt, et ego dominatus sum eorum, dicit Dominus.32 Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
33 Sed hoc erit pactum,quod feriam cum domo Israel post dies illos, dicit Dominus: Dabo legem meam invisceribus eorum et in corde eorum scribam eam; et ero eis in Deum, et ipsierunt mihi in populum.33 Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
34 Et non docebit ultra vir proximum suum, et vir fratremsuum dicens: “Cognosce Dominum”; omnes enim cognoscent me, a minimo eorumusque ad maximum, ait Dominus, quia propitiabor iniquitati eorum et peccatieorum non memorabor amplius ”.
34 Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».
35 Haec dicit Dominus,
qui dat solem in lumine diei,
ordinem lunae et stellarum in lumine noctis,
qui turbat mare, et fremunt fluctus eius,
Dominus exercituum nomen illi:
35 Così dice il Signore,
che ha posto il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che agita il mare così che ne fremano i flutti
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36 “ Si defecerint leges istae coram me,
dicit Dominus,
tunc et semen Israel deficiet,
ut non sit gens coram me cunctis diebus ”.
36 «Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me – oracolo del Signore –,
allora anche la discendenza d’Israele
cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre».
37 Haec dicit Dominus:
“ Si mensurari potuerint caeli sursum,
et investigari fundamenta terrae deorsum,
et ego abiciam universum semen Israel
propter omnia, quae fecerunt,
dicit Dominus.
37 Così dice il Signore:
«Se qualcuno riuscirà a misurare in alto i cieli
e ad esplorare in basso le fondamenta della terra,
allora anch’io respingerò tutta la discendenza d’Israele
per tutto ciò che ha commesso. Oracolo del Signore.
38 Ecce dies veniunt, dicit Dominus, et aedificabitur civitas Domino a turreHananeel usque ad portam Anguli,38 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali la città sarà riedificata per il Signore, dalla torre di Cananèl fino alla porta dell’Angolo.
39 et exibit ultra norma mensurae in conspectueius super collem Gareb et vertetur in Goa,39 La corda per misurare sarà stesa in linea retta fino alla collina di Gareb, volgendo poi verso Goa.
40 et omnis vallis cadaverum etcineris et universa regio usque ad torrentem Cedron et usque ad angulum portaeEquorum orientalis sanctum Domini; non evelletur et non destruetur ultra inperpetuum ”.
40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all’angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno sacri al Signore; non saranno più devastati né mai più distrutti».