Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Geremia 14


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Quod factum est verbum Domini ad Ieremiam de sic citate.
1 - Parola del Signore rivolta a Geremia sul fatto della siccità.
2 Luget Iuda,
et portae eius languescunt
et contristatae iacent in terra,
et clamor Ierusalem ascendit.
2 La Giudea è in duolo, sono prostrate le sue porte e giacciono cupe al suolo, e un grido si è alzato da Gerusalemme.
3 Maiores eorum miserunt minores suos ad aquam:
venerunt ad cisternas,
non invenerunt aquam;
reportaverunt vasa sua vacua,
confusi sunt et afflicti
et operuerunt capita sua.
3 I maggiorenti mandarono i loro inferiori per acqua, vennero ad attingere e non trovarono acqua, riportarono i loro vasi vuoti, restarono confusi ed afflitti e si copersero il capo.
4 Propter terrae vastitatem,
quia non venit pluvia in terram,
confusi sunt agricolae,
operuerunt capita sua.
4 A causa della squallidezza della terra, perchè pioggia non è venuta, i campagnuoli sono rimasti costernati e si copersero il capo.
5 Nam et cerva in agro peperit et reliquit,
quia non erat herba.
5 Anche la cerva nel campo figliò e abbandonò i suoi parti, perchè l'erba era venuta a mancare.
6 Et onagri steterunt in collibus,
traxerunt aerem quasi thoes;
defecerunt oculi eorum,
quia non erat herba.
6 Gli onagri, ritti sulle vette, boccheggiavano al vento come draghi, cogli occhi spenti, perchè non c'era più erba.
7 “ Si iniquitates nostrae testificantur adversus nos,
Domine, fac propter nomen tuum,
quoniam multae sunt aversiones nostrae,
tibi peccavimus.
7 Se le nostre iniquità ci condannano, o Signore, opera in riguardo al tuo nome, perchè i nostri pervertimenti sono molti, noi abbiamo peccato contro di te.
8 Exspectatio Israel,
salvator eius in tempore tribulationis,
quare quasi peregrinus es in terra
et quasi viator declinans ad pernoctandum?
8 O aspettazione d'Israele, suo salvatore nel tempo dell'angustia, perchè saresti in questa terra come un avventizio, come un viandante che si ferma ad albergare?
9 Quare es velut vir attonitus,
ut fortis, qui non potest salvare?
Tu autem in medio nostri es, Domine,
et nomen tuum invocatum est super nos;
ne derelinquas nos ”.
9 Perchè saresti come un uomo smarrito, come un forte impotente a salvare? Ma tu, o Signore, sei in mezzo di noi, il tuo nome è invocato sopra di noi: non ci abbandonare!
10 Haec dicit Dominus populo huic: “ Ita diligunt vagari, pedes suos nonprohibent et Domino non placent ”. Nunc recordatus est iniquitatum eorum etvisitat peccata eorum.10 Così dice il Signore a questo popolo che ha amato di andare a zonzo con i piedi senza mai stare cheto e perciò non è piaciuto al Signore: ora è il momento che ricorderà la loro iniquità, li visiterà per castigare i loro peccati.
11 Et dixit Dominus ad me: “ Noli orare pro populo isto in bonum.11 E il Signore mi disse: «Non pregare più in favore di questo popolo.
12 Cumieiunaverint, non exaudiam preces eorum; et, si obtulerint holocautomata etoblationes, non suscipiam ea; quoniam gladio et fame et peste consumam eos ”.12 Quando digiuneranno, non esaudirò più le loro orazioni; e se offriranno olocausti e vittime, non li accetterò, perchè li consumerò colla spada, la fame e la peste».
13 Et dixi: “ Heu, Domine Deus! Ecce prophetae dicunt eis: “Non videbitisgladium, et fames non erit in vobis, sed pacem veram dabit vobis in loco isto””.13 E io dissi: «Ah, ah, ah, Signore Dio! I profeti dicon loro: - Non vedrete la spada, e la fame non ci sarà, ma la pace di sicuro, la pace vi darà in questo luogo -».
14 Et dixit Dominus ad me: “ Falso prophetae vaticinantur in nomine meo:non misi eos et non praecepi eis neque locutus sum ad eos; visionem mendacem etdivinationem et fraudulentiam et seductionem cordis sui prophetant vobis.14 E il Signore disse a me: «Falsamente i profeti profetizzano in nome mio; io non ho dato loro nessuna missione e nessun ordine e non ho parlato a loro: visione bugiarda, fattucchieria, impostura e illusione del loro cuore profetizzano a voi.
15 Idcirco haec dicit Dominus contra prophetas, qui prophetant in nomine meo, quosego non misi, dicentes: “Gladius et fames non erit in terra hac”: In gladioet fame consumentur prophetae illi;15 Per questo, così dice il Signore, sul conto dei profeti che profetizzano in mio nome senza averne avuto la missione da me, che dicono: - Nè spada, nè fame vi sarà in questa terra.- Quei profeti, di spada e di fame periranno.
16 et homines, quibus prophetant, eruntproiecti in viis Ierusalem prae fame et gladio, et non erit qui sepeliat eos:ipsi et uxores eorum, filii et filiae eorum, et effundam super eos malum suum.16 E le popolazioni a cui vanno facendo delle profezie giaceranno vittime della spada e della fame, gettate nelle vie di Gerusalemme senza alcuno che le seppellisca, essi, le loro mogli, i figli e le figlie, e sopra di loro rovescerò il loro male.
17 Et dices ad eos verbum istud:
Deducant oculi mei lacrimam
per noctem et diem, et non taceant,
quoniam contritione magna contrita est
virgo filia populi mei,
plaga pessima vehementer.
17 E tu dirai loro questa parola: - Gli occhi miei versino lacrime, notte e giorno senza tregua, perchè da una grande rovina è stata colpita la figlia del popolo mio, da una percossa grandemente funesta.-
18 Si egressus fuero ad agros,
ecce occisi gladio;
et, si introiero in civitatem,
ecce attenuati fame;
propheta quoque et sacerdos
abierunt per terram nescientes ”.
18 Se esco per i campi, ecco gli uccisi dalla spada; se ritorno in città, ecco gli sfiniti dalla fame; anche il profeta, anche il sacerdote sono andati raminghi in paesi sconosciuti».
19 Numquid proiciens abiecisti Iudam,
aut Sion abominata est anima tua?
Quare ergo percussisti nos,
ita ut nulla sit sanitas?
Exspectavimus pacem, et non est bonum,
et tempus curationis, et ecce turbatio.
19 Hai tu proprio rigettato Giuda? L'anima tua ha preso in avversione Sion? Perchè dunque ci hai percossi irrimediabilmente? Abbiamo aspettato la pace e non c'è bene; un momento di ristoro, ed ecco trepidazione?
20 Cognovimus, Domine, impietates nostras,
iniquitates patrum nostrorum, quia peccavimus tibi.
20 Noi riconosciamo, o Signore, le nostre empietà e le iniquità dei nostri padri, perchè abbiamo peccato contro di te.
21 Ne des nos in opprobrium propter nomen tuum,
ne facias contumeliam solio gloriae tuae;
recordare, ne irritum facias foedus tuum nobiscum.
21 Per riguardo al tuo nome non esporci all'oltraggio; non farci vilipendere in onta al soglio della tua gloria; ricorda e non rompere l'alleanza che hai fatto con noi.
22 Numquid sunt in sculptilibus gentium, qui pluant,
aut caeli possunt dare imbres?
Nonne tu es Dominus Deus noster,
quem exspectamus?
Tu enim fecisti omnia haec.
22 Sono forse tra i simulacri dei gentili coloro che fanno piovere? o avrebbero potere i cieli di dare le piogge? E non sei tu, o Dio nostro, in cui abbiamo sperato? perchè sei tu che hai fatto tutte queste cose.