Sapienza 18
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NOVA VULGATA | BIBBIA MARTINI |
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1 Sanctis autem tuis maxima erat lux; et horum quidem vocem illi audiebant, sed figuram non videbant et, quia non et ipsi eadem passi erant, magnificabant; | 1 Ma i tuoi santi godevano splendidissima luce, e le voci di quelli ascoltavano, ma non li vedevano in, faccia, e a te davan gloria, perché non pativano quelle medesime cose. |
2 quoniam autem, qui ante laesi erant, non laedebant, gratias agebant et, quod eos ante distulissent, donum petebant. | 2 E grazie rendevano, perché dopo di essere stali maltrattati, non io erano più, e la grazia chiedevano di tal divario. |
3 Propter quod ignis ardentem columnam, ducem ignotae viae, et solem sine laesura gloriosae peregrinationis praestitisti. | 3 Quindi nell'ignoto cammino ebber per guida una ardente colonna di fuoco, e un sole, che non li offendesse desti loro nel buon pellegrinaggio. |
4 Digni quidem illi carere luce et pati carcerem tenebrarum, qui inclusos custodierant filios tuos, per quos incipiebat incorruptum legis lumen saeculo dari. | 4 E ben meritavan quelli di restar privi di luce, e di soffrire una prigione di tenebre come quelli, che chiusi tenevano i tuoi figliuoli, per mezzo de' quali la luce incorrotta della legge doveva al mondo comunicarsi. |
5 Cum cogitarent iustorum occidere infantes C et uno exposito filio et liberato — in traductionem illorum multitudinemfiliorum abstulisti et pariter illos perdidisti in aqua valida. | 5 E quando quelli ebbero risoluto uccidere i pargoletti; ed esposto uno di que' figliuoli, fu per loro sciagura salvato, tu li privasti de' molti loro figliuoli, e tutti insieme gli sterminasti sotta la mole dell'acque. |
6 Illa nox ante cognita est a patribus nostris, ut vere scientes, quibus iuramentis crediderunt, animaequiores essent. | 6 Conciossiaché quella notte fu anticipatamente notificata a' padri nostri, affinchè con certezza veggendo a quali giurate promesse avesser prestata fede, fossore più tranquilli. |
7 Suscepta est a populo tuo sanitas quidem iustorum, iniustorum autem exterminatio; | 7 E il popol tuo osservò quindi la salvazione de' giusti, indi lo sterminio de' malvagi. |
8 sicut enim punivisti adversarios, sic et nos provocans magnificasti. | 8 Perocché siccome gastigasti i nemici, così noi esaltasti chiamandoci a te. |
9 Absconse enim sacrificabant iusti pueri bonorum et divinitatis legem in concordia disposuerunt; similiter et bona et pericula recepturos sanctos patrum iam ante decantantes laudes. | 9 Imperocché i giusti figliuoli de' santi di nascosto offerivano il sagrifizio, e di unanime consentimento stabilirono questa legge di giustizia, che i giusti avrebbon del pari avuto parte ai beni, e ai mali; e cantavan già gli inni de' padri. |
10 Resonabat autem inconveniens inimicorum clamor, et flebilis perferebatur vox ploratorum infantium. | 10 Rimbombavan però le stuonate voci de' nemici, e flebili lamenti si udivano sopra i morti fanciulli. |
11 Simili autem poena servus cum domino afflictus est, et popularis homo regi similia passus; | 11 E la stessa pena soffrì lo schiavo, e il padrone, e l'uomo plebeo, ed il re furon del pari nel gastigo. |
12 similiter ergo omnes uno nomine mortis mortuos habebant innumerabiles. Nec enim ad sepeliendum vivi sufficiebant, quoniam uno momento, quae erat praeclarior generatio illorum, exterminata erat. | 12 Cosi tutti allo stesso modo si trovavano con numero infinito di morti, periti dello stesso genere di morte; né i vivi sopperivano a dar sepoltura; perocché in un momento il meglio della lor progenie fa sterminato. |
13 De omnibus enim non credentes propter veneficia, in exterminio primogenitorum confessi sunt populum filium Dei esse. | 13 E quelli, che a nissuna cosa crederono (a motivo degli incantesimi), allora per la prima volta, quando segui lo sterminio de' primogeniti, riconobbero, che quello era il popol di Dio. |
14 Cum enim quietum silentium contineret omnia, et nox in suo cursu medium iter haberet, | 14 Imperocché meutro un tranquillo silenzio le cose tutte occupava, e la notte facendo suo corso era alla metà del viaggio. |
15 omnipotens sermo tuus de caelo a regalibus sedibus durus bellator in mediam exterminii terram prosilivit, gladium acutum insimulatum imperium tuum portans; | 15 La onnipotente partita tua, o Signore, dal ciclo, dal trono reale, (qual) terrìbil campione discese in mezzo alla terra destinata all'esterminio, |
16 et stans replevit omnia morte et usque ad caelum attingebat stans in terra. | 16 Ella (come) acuta spada portante il tuo irresistibil comando, al suo venire empié tutto di morte, e stando sopra la terra insino al cielo arrivava. |
17 Tunc continuo visus somniorum terribilium turbaverunt illos, et timores supervenerunt insperati, | 17 Allora quelli furon subitamente turbati da visioni di tetri sogni, e furon presi da repentine paure. |
18 et alius alibi proiectus semivivus, propter quam moriebatur causam, demonstrabat. | 18 E gettati semivivi chi in questa, e chi in quella parte indicavano la causa della loro morte; |
19 Visiones enim, quae illos turbaverunt, haec praemonebant, ne inscii quare mala patiebantur, perirent. | 19 Imperocché le visioni stesse, ond'erano stati agitati, gli aveano di ciò avvertiti, affinché non perissero senza sapere la ragion del gastigo. |
20 Tetigit autem et iustos tentatio mortis, et interitus in eremo factus est multitudinis, sed non diu permansit ira tua. | 20 Furono allora anche i giusti in pericolo di morte, e la moltitudine sofferse calamità nel deserto; ma non lungo tempo durò il tuo sdegno. |
21 Properans enim homo sine querela propugnavit, proferens servitutis suae scutum: orationem et per incensum deprecationem; restitit irae et finem imposuit necessitati, ostendens quoniam tuus est famulus. | 21 Perocché quell'uomo irreprensibile si mosse subito ad intercedere a favore del popolo, e dato di mano allo scudo del suo ministero, la orazione, e coll'incenso le preghiere offerendo, si oppose all'ira, e pose fine al disastro, facendosi conoscere tuo servo. |
22 Vicit autem iram non in virtute corporis, nec armaturae potentia, sed verbo illum, qui se vexabat, subiecit, iuramenta parentum et testamentum commemorans. | 22 Ed egli calmò lo scompiglio non col valore del corpo, né col potere delle armi, ma colla parola disarmò colui, che lo affliggeva, rammentando i giuramenti fatti a' padri, e l'alleanza; |
23 Cum enim iam acervatim cecidissent super alterutrum mortui, interstitit et amputavit impetum et divisit illam, quae ad vivos ducebat, viam. | 23 Perocché quando già a masse cadevano i morti l'un sopra l'altro, egli si pose di mezzo, e fece argine all'ira, tagliò a lei la strada, che menava verso dei vivi. |
24 In veste enim poderis, quam habebat, totus erat orbis terrarum, et parentum magnalia in quattuor ordinum lapidum sculptura, et magnificentia tuain diademate capitis illius. | 24 Conciossiachè nella veste talare, che egli portava, tutto il mondo era rappresentato, e i gloriosi nomi de' Padri ne' quattro ordini di pietre erano scolpiti; e sul diadema, ch'egli portava in testa era scolpito il nome tuo grande. |
25 His cessit, qui exterminabat, et haec extimuit; erat enim sola tentatio irae sufficiens. | 25 A tali cose cede lo sterminatore, e a queste portò rispetto: perocché bastava il solo aver dato saggio dell'ira. |