Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 7


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Avendo adunque queste promesse, o dilettissimi, mondiamoci da ogni bruttura di carne, e di spirito, conducendo a fine la (nostra) santificazione nel timor di Dio.1 Avendo dunque siffatte promesse, purifichiamoci, o dilettissimi, da ogni bruttura di carne edi spirito, conducendo a fine l'o­pera della nostra santificazionened timor di Dio.
2 Dateci luogo. Noi non abbiamo offeso nissuno, non abbia corotto nissuno, non abbiamo messo in mezzo nissuno.2 Fateci pure posto (nel vostro cuore): noi non abbiamo fatto torto a nessuno, non abbiamo ro­vinato nessuno, non abbiamo messo in mezzo nessuno.
3 Noi dico per condannarvi: imperocché dissi già, che voi siete ne' nostri cuori per insieme vivere, e insieme morire.3 Non lo dico per condannarvi, perchè ve l'ho già detto, voi siete nei nostri cuori, per insieme vivere e insie­me morire.
4 Molta fidanza ho io con voi, molto mi glorio di voi, son ripieno di consolazione, sono inondato dall'allegrezza in mezzo a tutte le nostre tribolazioni.4 Grande è la fiducia che ho in voi, molto ho da gloriarmi di voi, son ripieno di con­solazione, il cuore mi trabocca digioia in mezzo a tutte le nostre tribolazioni.
5 Imperocché arrivati pur che noi fummo nella Macedonia, alcun ristoro non ebbe la nostra carne, ma patimmo d'ogni tribolazione: battaglie al di fuori, paure al di dentro.5 Certamente, anche dopo il nostro arrivo in Macedonia, la nostra carne non ha avuto requie, anzi abbiamo patito ogni sorta di tribolazione, lotte al di fuori, timori al di dentro,
6 Ma colui che consola gli umili, consolò noi Iddio coll'arrivo di Tito.6 ma Coluic he consola gli umili, Dio, ci ha consolati con l'arrivo di Tito;
7 Né solamente coll'arrivo di lui, maanche con la consolazione, che egli aveva ricevuta da voi, riportando egli a noi il vostro desiderio, il vostro pianto, il vostro ardente affetto per me, ond'io maggiormente mi rallegrassi.7 e non soltanto colla venuta di lui,ma anche colla consolazione che ha ricevuto da voi; riportandoci il vostro desiderio per me, il vo­stro pianto, il vostro affetto ge­loso, ha fatto sì che io mi sono più che mai rallegrato.
8 Dappoiché sebbene vi rattristai con quella lettera, non me ne pento: e se me ne fossi pentito, al vedere, che quella lettera (quantunque per poco tempo) vi rattristò,8 Ora, anche se vi ho rattristati con quella lettera, non me ne pento, e se anche me ne fossi pentito, vedendo che quella (sebbene per poco tempo), certo vi rattristò,
9 Godo adesso: non perché vi siete rattristati, ma perché vi siete rattristati a penitenza. Conciossiachè vi siete rattristati secondo Dio talmente, che in nissuna cosa avete ricevuto danno da' noi.9 ora ne godo, non già perchè siete stati rattristati, ma perchè la tristezza vi ha condotti alla penitenza; vi siete infatti rattri­stati secondo Dio da non ricevere alcun danno da parte nostra.
10 Imperocché la tristezza, che è secondo Dio, produce una penitenza stabile per la salute: la tristezza poi del secolo produce la morte.10 Or la tristezza secondo Dio produce una penitenza duratura per la salute, mentre la tristezza del secolo produce la morte.
11 Imperocché ecco, questo stesso essere stati voi rattristati secondo Dio quanta ha prodotto in voi sollicitudine: anzi apologia, anzi sdegno, anzi timore, anzi desiderio, anzi zelo, anzi vendetta? Per tutti i versi avete fatto conoscere, che voi siete innocenti in quell'affare.11 Infatti, la vostra medesima tristezza secondo Dio quanta premura, anzi, quanta difesa, quanta indignazione, quanto timore, quanto desiderio, quanto zelo, quanta severità ha prodotto in voi! Per ogni verso avete fatto vedere d'esser innocenti in quell'affare.
12 Sebbene adunque vi scrissi, noi feci per riguardo a colui, che fece l'ingiuria, né per riguardo a colui, che la patì: ma per far palese la sollecitudine nostra, che abbiamo per voi12 Se dunque vi scrissi, non lo feci a motivo di colui che fece l'ingiuria, nè per riguardo a colui che la soffrì, ma per manifestarvi la sollecitudine che ho di voi
13 Dinanzi a Dio: per questo siamo stati consolati. Ma nella nostra consolazione ci siamo anche più grandemente rallegrati dell'allegrezza di Tito, perché è stato ristorato lo spirito di lui da tutti voi:13 davanti a Dio. Per questo siamo stati consolati, ma nella nostra consolazione ci siam ancor più grandemente rallegrati per la gioia di Tito, lo spirito del quale è stato tranquillizzato da voi tutti.
14 E se alcun poco mi era gloriato di voi con esso, non son rimaso confuso: ma come in tutte le cose abbiamo detta a voi la verità, cosi il vanto, ch'io mi era dato con Tito, è stato una verità,14 E se mi sono un po' gloriato di voi con lui, non son rimasto confuso; ma come in tutte le cose vi abbiamo detto la verità, così anche il vanto che avevo menato di voi con Tito è risultato verità.
15 Ed egli più svisceratamente vi ama, mentre si sovviene della ubbidienza di tutti voi, e come lo accoglieste con timore, e tremore.15 Egli ancor più svisceratamente vi ama, nel ricordare l'obbedienza di voi tutti, e come l'avete ricevuto con timore e tremore.
16 Mi rallegro adunque della totale fidanza, che ho in voi.16 Godo di poter contar su voi in ogni cosa.