Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 2


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Vi furon però anche dei falsi profeti nel popolo, come vi saran tra voi dei bugiardi maestri che introdurranno sette perverse e rinnegheranno quel Signore che li ha riscattati, tirandosi così addosso pronta rovina.1 Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina.
2 Molti seguiteranno le impurità di essi, che faran bestemmiare la via della verità,2 Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri.
3 e con parole create dalla cupidigia vi sfrutteranno; ma la loro condanna è già pronunziata da molto tempo, e non langue, e la perdizione loro non dorme.3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato.

4 Se infatti Dio non perdonò agli Angeli che avevan peccato, ma, cacciatili nel Tartaro, li consegnò alle catene d'inferno per esser tormentati e riserbati al giudizio;4 Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio;
5 nè perdonò al mondo antico, ma preservò con altri sette soltanto Noè, predicatore della giustizia, quando mandò il diluvio sul mondo degli empi;5 non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi;
6 se condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, e le ridusse in cenere, perchè servissero di esempio agli empi futuri6 condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente.
7 e liberò il giusto Lot, afflitto dalle ingiurie e dall'impuro vivere di uomini nefandi,7 Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.
8 perchè, giusto di vista e di udito, era costretto ad abitare tra gente che ogni giorno metteva alla tortura la sua anima giusta con opere perverse,8 Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.
9 vuoi dire che Dio sa liberare i pii dalla tentazione, e serbare gl'iniqui ai tormenti pel giorno del giudizio,9 Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio,
10 specialmente quelli che s'abbandonano alla carne, nell'immonda concupiscenza, e disprezzan l'autorità, audaci, egoisti, che non temono d'introdurre delle sette, bestemmiando,10 soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore.

Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri gloriosi decaduti,
11 mentre gli stessi Angeli, pur essendo superiori a loro di forza e di potenza, non portano gli uni contro gli altri giudizio di maledizione.11 mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano contro di essi alcun giudizio offensivo davanti al Signore.
12 Ma questi, come bestie irragionevoli, destinate dalla natura ad esser prese ed a perire, bestemmiando le cose che ignorano, periranno per la lor corruzione,12 Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione,
13 e riceveranno la mercede dell'iniquità, essi che stiman felicità le delizie d'un giorno, sudiciumi e vergogne, pieni di mollezza, dissoluti anche nei conviti che fanno con voi.13 subendo il castigo come salario dell'iniquità. Essi stimano felicità il piacere d'un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa con voi;
14 Han gli occhi pieni d'adulterio e d'incessante delitto, adescano le anime vacillanti, hanno il cuore abituato alla cupidigia, sono figli di maledizione.14 han gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione!
15 Abbandonata la retta strada, si sono smarriti per la via di Balaam, figlio di Bosor, che amò la mercede dell'iniquità;15 Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaàm di Bosòr, che amò un salario di iniquità,
16 ma fu ripreso della sua pazzia: una muta bestia da soma, parlando con voce umana, frenò la stoltezza del profeta.16 ma fu ripreso per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta.
17 Costoro sono fontane senz'acqua, nebbie sbattute dai turbini, ad essi è riserbata la caligine tenebrosa;17 Costoro sono come fonti senz'acqua e come nuvole sospinte dal vento: a loro è riserbata l'oscurità delle tenebre.
18 perchè con discorsi altisonanti e vani adescano, per mezzo delle impure passioni della carne, quelli che poco prima rifuggivano da chi vive nell'errore,18 Con discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore.
19 promettendo loro libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione: infatti uno è schiavo di ciò che l'ha vinto.19 Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto.
20 Or se dopo aver fuggite le sozzure del mondo mediante la cognizione del Signor nostro e Salvatore Gesù Cristo, son da queste nuovamente avviluppati e vinti, il loro secondo stato è divenuto peggiore del primo.20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima.
21 Certo sarebbe stato meglio per loro non conoscere la via della giustizia che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che ad essi era stato dato.21 Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato.
22 Ma si è compiuto in essi quel vero proverbio: Il cane tornò al suo vomito, e la scrofa lavata a voltolarsi nel fango.22 Si è verificato per essi il proverbio:

'Il cane è tornato al suo vomito'
e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago.