Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 3


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Ugualmente anche le donne stian soggette ai loro mariti, affinchè se ci fossero di quelli che non credono alla parola, anche senza la parola sian guadagnati dalla condotta delle loro mogli,1 PARIMENTE sieno le mogli soggette a’ lor mariti; acciocchè, se pur ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, sieno, per la condotta delle mogli, guadagnati senza parola;
2 quando avran considerato i vostri rispettosi e casti portamenti.2 avendo considerata la vostra condotta casta unita a timore.
3 L'ornamento delle donne non sia quello esterno, consistente nell'intrecciare i capelli, nel caricarsi di gioielli, nello sfoggio dei vestiti;3 Delle quali l’ornamento sia, non l’esteriore dell’intrecciatura de’ capelli, o di fregi d’oro, o sfoggio di vestiti;
4 ma consista nell'uomo interiore del cuore, nell'incorruttibilità d'uno spirito tranquillo e modesto, che ha tanto pregio agli occhi di Dio.4 ma l’uomo occulto del cuore, nell’incorrotta purità dello spirito benigno e pacifico; il quale è di gran prezzo nel cospetto di Dio.
5 Così una volta anche le sante donne che speravano in Dio si adornavano, stando soggette ai loro mariti:5 Perciocchè in questa maniera ancora già si adornavano le sante donne, che speravano in Dio, essendo soggette a’ lor mariti.
6 come Sara, che obbediva ad Àbramo e lo chiamava signore; della quale siete figlie, se fate il bene senza aver paura di nulla.6 Siccome Sara ubbidì ad Abrahamo, chiamandolo signore; della quale voi siete figliuole, se fate ciò che è bene, non temendo alcuno spavento.
7 E voi parimente, o mariti, convivete con saggezza insieme alle vostre mogli e abbiate loro dei riguardi, come a sesso più debole, ed onoratele, anche perchè esse con voi sono eredi della grazia di vita, affinchè non siano impedite le vostre preghiere.7 Voi mariti, fate il simigliante, abitando con loro discretamente; portando onore al vaso femminile, come al più debole; come essendo voi ancora coeredi della grazia della vita; acciocchè le vostre orazioni non sieno interrotte
8 Finalmente siate tutti concordi, compassionevoli, amanti dei fratelli, misericordiosi, modesti, umili.8 E IN somma, siate tutti concordi, compassionevoli, fratellevoli, pietosi, benevoglienti;
9 Non rendete male per male, nè maledizione per maledizione, ma anzi benedite; perchè a questo siete stati chiamati per ereditare la benedizione.9 non rendendo mal per male, od oltraggio per oltraggio; anzi, al contrario, benedicendo; sapendo che a questo siete stati chiamati, acciocchè erediate la benedizione.
10 « Chi dunque vuole amare la vita e veder giorni felici, raffreni la sua lingua dal male e le sue labbra dal parlar fraudolento;10 Perciocchè, chi vuole amar la vita, e veder buoni giorni, rattenga la sua bocca dal male; e le sue labbra, che non proferiscano frode;
11 schivi il male e faccia il bene, cerchi la pace e si sforzi di conseguirla11 ritraggasi dal male, e faccia il bene; cerchi la pace, e la procacci.
12 perchè il Signore ha gli occhi sopra i giusti e le orecchie intente alle loro preghiere; ma la faccia di Dio è contro coloro che fanno il male ».12 Perciocchè gli occhi del Signore son sopra i giusti, e le sue orecchie sono intente alla loro orazione; ma il volto del Signore è contro a quelli che fanno male.
13 E chi vi potrà far del male se sarete zelanti del bene?13 E chi sarà colui che vi faccia male, se voi seguite il bene?
14 Se poi aveste a soffrire per la giustizia beati voi! Non temete però le loro minacce e non vi turbate,14 Ma, se pure ancora patite per giustizia, beati voi; or non temiate del timor loro, e non vi conturbate.
15 ma santificate nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi:15 Anzi santificate il Signore Iddio ne’ cuori vostri; e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza ch’è in voi, con mansuetudine, e timore. Avendo buona coscienza;
16 ma con modestia e rispetto, forti della vostra buona coscienza, affinchè, quando sparlan di voi, restin confusi quelli che calunniano la vostra buona maniera di vivere secondo Cristo.16 acciocchè, là dove sparlano di voi come di malfattori, sieno svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.
17 Infatti è meglio soffrire (se tal'è il volere di Dio) facendo il bene, che facendo il male,17 Perciocchè, meglio è che, se pur tale è la volontà di Dio, patiate facendo bene, anzi che facendo male
18 per­chè anche Cristo una volta è morto per i nostri peccati, il giusto per gli ingiusti, per offrirci a Dio. E' stato messo a morte secondo la carne, ma reso alla vita per lo spirito.18 Poichè Cristo ancora ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto per gl’ingiusti, acciocchè ci adducesse a Dio; essendo mortificato in carne, ma vivificato per lo Spirito.
19 Per esso andò a predicare anche agli spiriti che erano in carcere,19 Nel quale ancora andò già, e predicò agli spiriti che sono in carcere.
20 ed un tempo erano stati increduli, quando, ai giorni di Noè, la pazienza di Dio stava aspettando che fosse fabbricata l'arca, ove pochi, cioè otto anime, si salvarono sopra l'acqua.20 I quali già furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre si apparecchiava l’arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate per mezzo l’acqua
21 Alla qual figura corrisponde ora il battesimo che vi salva (non lavanda delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,21 Alla qual figura corrisponde il battesimo, il quale non il nettamento delle brutture della carne, ma la domanda di buona coscienza verso Iddio ora salva ancora noi, per la risurrezione di Gesù Cristo.
22 il quale sta alla destra di Dio, e, dopo avere ingoiata la morte per farci diventare eredi della vita eterna, è andato in Cielo e a lui stan sottoposti gli angeli e le potestà e le virtù.22 Il quale, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, essendogli sottoposti angeli, e podestà, e potenze