Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 6


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Perciò lasciando da parte l'insegnamento elementare di Cristo, solleviamoci all'insegnamento perfetto, senza affermare di nuovo i principi fondamentali del ravvederci dell'opere morte e della fede in Dio,1 Quapropter intermittentes inchoationis Christi sermonem, ad perfectiora feramur, non rursum jacientes fundamentum pœnitentiæ ab operibus mortuis, et fidei ad Deum,
2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti, e del giudizio eterno.2 baptismatum doctrinæ, impositionis quoque manuum, ac resurrectionis mortuorum, et judicii æterni.
3 Faremo anche questo se Dio lo permetterà.3 Et hoc faciemus, si quidem permiserit Deus.
4 Poichè è impossibile che quelli che furono una volta illuminati, quei che hanno gustato il dono celeste, e son diventati partecipi dello Spirito Santo,4 Impossibile est enim eos qui semel sunt illuminati, gustaverunt etiam donum cæleste, et participes facti sunt Spiritus Sancti,
5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo a venire,5 gustaverunt nihilominus bonum Dei verbum, virtutesque sæculi venturi,
6 [è impossibile] se un'altra volta cadano, ricondurli a penitenza, ricrocifiggendo essi per conto proprio il Figlio di Dio ed esponendolo all'infamia.6 et prolapsi sunt ; rursus renovari ad pœnitentiam, rursum crucifigentes sibimetipsis Filium Dei, et ostentui habentes.
7 La terra quando si imbeve della pioggia che su lei spesso cade, se produce erbe utili a quelli per opera dei quali è coltivata essa ha parte alla benedizione di Dio;7 Terra enim sæpe venientem super se bibens imbrem, et generans herbam opportunam illis, a quibus colitur, accipit benedictionem a Deo :
8 ma se non produce che spine e triboli, non gode stima, quasi quasi è maledetta, e la sua fine è il fuoco.8 proferens autem spinas ac tribulos, reproba est, et maledicto proxima : cujus consummatio in combustionem.
9 Ma rispetto a voi, o diletti, se anche parliamo così, noi abbiam fiducia in cose migliori, che menino alla salvezza.9 Confidimus autem de vobis dilectissimi meliora, et viciniora saluti : tametsi ita loquimur.
10 Non è infatti ingiusto Iddio da dimenticarsi delle opere vostre e dell'amore che mostraste al suo nome, avendo reso servigi ai santi e tuttora rendendone.10 Non enim injustus Deus, ut obliviscatur operis vestri, et dilectionis, quam ostendistis in nomine ipsius, qui ministrastis sanctis, et ministratis.
11 E desideriamo che ciascuno di voi dimostri la stessa diligenza a conservare la più intera fiducia sino alla fine,11 Cupimus autem unumquemque vestrum eamdem ostentare sollicitudinem ad expletionem spei usque in finem :
12 affinchè non vi facciate pigri, ma siate imitatori di quelli che per la fede e la perseveranza si fanno eredi della promessa.12 ut non segnes efficiamini, verum imitatores eorum, qui fide, et patientia hæreditabunt promissiones.
13 Iddio quando fece la promessa ad Abramo, poichè non aveva da giurare per uno più grande di se stesso, giurò per se stesso,13 Abrahæ namque promittens Deus, quoniam neminem habuit, per quem juraret, majorem, juravit per semetipsum,
14 dicendo: «Sì certo, ti benedirò e ti moltiplicherò».14 dicens : Nisi benedicens benedicam te, et multiplicans multiplicabo te.
15 Così avendo Abramo perseverato nella fede, ottenne si effettuasse la promessa.15 Et sic longanimiter ferens, adeptus est repromissionem.
16 Gli uomini infatti giurano per uno più grande di loro, e il giuramento come garanzia è fine a ogni disputa.16 Homines enim per majorem sui jurant : et omnis controversiæ eorum finis, ad confirmationem, est juramentum.
17 E Dio volendo più che mai mostrare agli eredi della promessa l'immutabilità della sua risoluzione, intervenne con un giuramento,17 In quo abundantius volens Deus ostendere pollicitationis hæredibus, immobilitatem consilii sui, interposuit jusjurandum :
18 affinchè per via di due cose immutabili, nelle quali è impossibile c'inganni Dio, noi avessimo un vivo conforto, noi che ci eravamo rifugiati nell'attenerci stretti alla promessa postaci dinanzi;18 ut per duas res immobiles, quibus impossibile est mentiri Deum, fortissimum solatium habeamus, qui confugimus ad tenendam propositam spem,
19 la quale speranza noi teniamo, àncora dell'anima, sicura e salda; la quale penetra di là dal velo,19 quam sicut anchoram habemus animæ tutam ac firmam, et incedentem usque ad interiora velaminis,
20 dove, precursore per noi, entrò Gesù, fatto Sommo Sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec.20 ubi præcursor pro nobis introivit Jesus, secundum ordinem Melchisedech pontifex factus in æternum.