Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Seconda lettera a Timoteo 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Paolo apostolo di Cristo Gesù per volere di Dio secondo la promessa di vita in Cristo Gesù,1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù,
2 al diletto figlio Timoteo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore.2 al carissimo figliolo Timoteo grazia e misericordia e pace da Dio Padre, e da Cristo Gesù Signore nostro.
3 Grazie a Dio, al quale servo, come già gli antenati miei, in pura coscienza, io fo sempre, senza tralasciar mai, menzione di te nelle mie preghiere, di notte e di giorno;3 Rendo grazie a Dio, al quale coi miei antenati servo con pura coscienza, perchè notte e giorno, continuamente, fo menzione di te nelle mie preghiere,
4 e ricordando le tue lagrime vivamente desidero di vederti per esser ricolmo di gioia;4 e, ricordando le tue lacrime, mi struggo di vederti, per esser ricolmato di gioia,
5 ho presente la sincera fede che è in te, quale prima albergava nella tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e son ben persuaso che alberga anche in te.5 memore di quella tua fede sincera che animò la tua nonna Loide e la tua madre Eunice e, ne son certo, anima anche te.
6 Per questa ragione ti rammento di ravvivare il carisma di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani.6 Per questa ragione ti raccomando di ravvivare la grazia di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani;
7 Poichè Iddio ci ha dato non uno spirito di viltà, ma di forza e di amore e di saggezza.7 perchè Dio non ci ha dato uno spirito di timidità, ma di fortezza, d'amore, di saggezza.
8 Non ti vergognare dunque di render testimonianza al nostro Signore nè di me incatenato per lui, ma soffri anche tu per il Vangelo, sorretto dalla virtù di Dio;8 Non ti vergognare adunque di rendere testimonianza a nostro Signore, nè di me prigioniero per lui, ma soffri anche tu pel Vangelo, sorretto dalla virtù di Dio,
9 il quale ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa chiamata, non già per le nostre opere, ma secondo il proprio disegno e per la grazia concessa a noi in Cristo Gesù avanti che cominciasse il tempo dei secoli;9 che ci ha liberati e ci ha chiamati colla sua santa vocazione, non già per le opere nostre, ma secondo il suo disegno e per la grazia a noi concessa in Cristo Gesù, prima che cominciassero i secoli;
10 grazia manifestata ora per l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale annullò la morte, e alla vita diè luce e immortalità mediante il Vangelo,10 ma che si è manifestata ora per l'apparizione del Salvatore nostro Gesù Cristo, il quale, distrutta la morte, ha rivelata la vita e l'immortalità mediante il Vangelo,
11 per il quale io sono stato designato araldo e apostolo e maestro dei Gentili.11 del quale io sono stato costituito predicatore e Apostolo e dottore delle Genti.
12 È questa la causa per cui io soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perchè so in chi ho posto fede, e son convinto che egli ha il potere di conservare il mio deposito fino a quel giorno.12 Ecco la causa per cui soffro queste pene; ma non ne arrossisco, perchè so bene in chi ho posto la mia fiducia e son certo che Egli è sì potente da conservare il mio deposito fino a quel giorno.
13 Tu conserva, nella fede e nell'amore in Cristo Gesù, la sostanza delle sane istruzioni che hai ricevuto da me.13 La norma delle sane istruzioni che da me hai ricevute, conservala nella fede e nella carità che è in Cristo Gesù.
14 E il bel deposito custodisci per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.14 Il buon deposito custodiscilo per mezzo dello Spirito Santo, che abita in noi.
15 Tu sai come si sono alienati da me tutti quelli dell'Asia, tra i quali Figello e Ermogene.15 Tu sai come si sono da me alienati tutti quelli dell'Asia, tra i quali Figello ed Ermogene.
16 Usi il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, che spesso mi ha consolato, e della mia prigionia non s'è vergognato,16 Usi il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, il quale mi ha spesso consolato, e non s'è vergognato della mia catena,
17 ma venuto egli a Roma mi ha con sollecitudine cercato e mi ha trovato, -17 anzi, appena arrivato a Roma, s'è messo con gran premura a cercarmi, e mi ha trovato.
18 gli conceda Iddio di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno -; e quanti servigi egli mi rese ad Efeso tu lo sai meglio di me.18 Gli conceda il Signore di trovar misericordia davanti al Signore in quel giorno. Quanti servigi mi abbia resi ad Efeso lo sai meglio di me.