Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Aggeo 2


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggeo fu rivolta questa parola del Signore:1 In die vigesima et quarta mensis, in sexto mense, in anno secundo Darii regis.
2 «Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi:2 In septimo mense, vigesima et prima mensis, factum est verbum Domini in manu Aggæi prophetæ, dicens :
3 Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?3 Loquere ad Zorobabel, filium Salathiel, ducem Juda, et ad Jesum, filium Josedec, sacerdotem magnum, et ad reliquos populi, dicens :
4 Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore –, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti –,4 Quis in vobis est derelictus,
qui vidit domum istam in gloria sua prima ?
et quid vos videtis hanc nunc ?
numquid non ita est, quasi non sit in oculis vestris ?
5 secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.5 Et nunc confortare, Zorobabel, dicit Dominus ;
et confortare, Jesu, fili Josedec, sacerdos magne ;
et confortare, omnis populus terræ, dicit Dominus exercituum :
et facite (quoniam ego vobiscum sum, dicit Dominus exercituum)
6 Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma.6 verbum quod pepigi vobiscum cum egrederemini de terra Ægypti :
et spiritus meus erit in medio vestrum : nolite timere.
7 Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti.7 Quia hæc dicit Dominus exercituum :
Adhuc unum modicum est,
et ego commovebo cælum, et terram, et mare, et aridam.
8 L’argento è mio e mio è l’oro, oracolo del Signore degli eserciti.8 Et movebo omnes gentes,
et veniet desideratus cunctis gentibus :
et implebo domum istam gloria,
dicit Dominus exercituum.
9 La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace». Oracolo del Signore degli eserciti.
9 Meum est argentum, et meum est aurum,
dicit Dominus exercituum.
10 Il ventiquattro del nono mese, nel secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Aggeo:10 Magna erit gloria domus istius novissimæ plus quam primæ,
dicit Dominus exercituum :
et in loco isto dabo pacem,
dicit Dominus exercituum.
11 «Dice il Signore degli eserciti: Domanda ai sacerdoti quello che dice la legge e chiedi loro:11 In vigesima et quarta noni mensis, in anno secundo Darii regis, factum est verbum Domini ad Aggæum prophetam, dicens :
12 Se uno in un lembo del suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l’olio o qualunque altro cibo, questo verrà consacrato?». «No», risposero i sacerdoti.12 Hæc dicit Dominus exercituum : Interroga sacerdotes legem, dicens :
13 Aggeo soggiunse: «Se uno che è contaminato per il contatto di un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa impura?». «Sì, è impura», risposero i sacerdoti.13 Si tulerit homo carnem sanctificatam in ora vestimenti sui, et tetigerit de summitate ejus panem, aut pulmentum, aut vinum, aut oleum, aut omnem cibum, numquid sanctificabitur ? Respondentes autem sacerdotes, dixerunt : Non.
14 Riprese Aggeo: «Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me – oracolo del Signore – e tale è ogni lavoro delle loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è impuro.
14 Et dixit Aggæus : Si tetigerit pollutus in anima ex omnibus his, numquid contaminabitur ? Et responderunt sacerdotes, et dixerunt : Contaminabitur.
15 Ora pensate, da oggi e per l’avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore,15 Et respondit Aggæus, et dixit : Sic populus iste,
et sic gens ista ante faciem meam, dicit Dominus,
et sic omne opus manuum eorum :
et omnia quæ obtulerunt ibi, contaminata erunt.
16 come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n’erano dieci; si andava ad attingere a un tino da cinquanta misure e ce n’erano venti.16 Et nunc ponite corda vestra a die hac et supra,
antequam poneretur lapis super lapidem in templo Domini.
17 Vi ho colpiti con la ruggine, il carbonchio e la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me. Oracolo del Signore.17 Cum accederetis ad acervum viginti modiorum,
et fierent decem ;
et intraretis ad torcular, ut exprimeretis quinquaginta lagenas,
et fiebant viginti.
18 Considerate bene da oggi in poi, dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore:18 Percussi vos vento urente, et aurugine,
et grandine omnia opera manuum vestrarum :
et non fuit in vobis qui reverteretur ad me, dicit Dominus.
19 ebbene, manca ancora grano nei granai? La vite, il fico, il melograno, l’olivo non hanno dato i loro frutti? Da oggi in poi vi benedirò!».
19 Ponite corda vestra ex die ista, et in futurum,
a die vigesima et quarta noni mensis :
a die qua fundamenta jacta sunt templi Domini,
ponite super cor vestrum.
20 Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo:20 Numquid jam semen in germine est,
et adhuc vinea, et ficus,
et malogranatum, et lignum olivæ non floruit ? ex die ista benedicam.
21 «Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra,21 Et factum est verbum Domini secundo ad Aggæum in vigesima et quarta mensis, dicens :
22 abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro cavalieri: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello.22 Loquere ad Zorobabel ducem Juda, dicens : Ego movebo cælum pariter et terram,
23 In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io ti prenderò, Zorobabele, figlio di Sealtièl, mio servo – oracolo del Signore – e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto». Oracolo del Signore degli eserciti.23 et subvertam solium regnorum,
et conteram fortitudinem regni gentium :
et subvertam quadrigam et ascensorem ejus,
et descendent equi, et ascensores eorum,
vir in gladio fratris sui.
24 In die illa, dicit Dominus exercituum, assumam te,
Zorobabel, fili Salathiel, serve meus, dicit Dominus :
et ponam te quasi signaculum,
quia te elegi, dicit Dominus exercituum.