4Quando presenterai come offerta un’oblazione cotta nel forno, essa consisterà in focacce azzime di fior di farina impastate con olio e anche in schiacciate azzime spalmate di olio. 5Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di farina, azzima e impastata con olio; 6la dividerai in pezzi e sopra vi verserai olio: è un’oblazione. 7Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta nella pentola, sarà fatta con fior di farina e olio; 8porterai al Signore l’oblazione così preparata, poi sarà presentata al sacerdote, che la porterà sull’altare. 9Il sacerdote preleverà dall’oblazione il suo memoriale e lo brucerà sull’altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. 10Il resto dell’oblazione spetta ad Aronne e ai suoi figli; è parte santissima, porzione del Signore.
11Nessuna delle oblazioni che offrirete al Signore sarà lievitata: non farete bruciare né pasta lievitata né miele come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore; 12potrete offrire queste cose al Signore come offerta di primizie, ma non saliranno sull’altare come profumo gradito. 13Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del sale.
14Se offrirai al Signore un’oblazione di primizie, offrirai come oblazione delle tue primizie spighe di grano abbrustolite al fuoco e chicchi frantumati di grano novello. 15Verserai olio sopra di essa, vi metterai incenso: è un’oblazione. 16Il sacerdote farà bruciare come suo memoriale una parte dei chicchi e dell’olio insieme con tutto l’incenso: è un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Note:
Lv 2:L'oblazione, con le primizie che le sono uguagliate (vv 14-15), è un'offerta dei prodotti del suolo: è dunque, dall'origine, un rito di sedentari che deve risalire agli inizi dell'installazione in Canaan. L'offerta di incenso che l'accompagna, nota presso i popoli vicini, specialmente in Egitto, può avere un'origine più antica. Si uguaglia l'oblazione a un olocausto bruciando un pugno di farina inumidita di olio, come «soave odore» per Jahve (cf. Es 29,18; Lv 1,9+). Questo sacrificio è più spesso offerto come complemento di un sacrificio cruento; è allora accompagnato da una libazione di vino (cf. Lv 23,13; Es 29,40; Nm 15,5; Nm 15,7).
Lv 2,3:Si distinguevano, tra le offerte, le cose sante e le cose santissime, che consacrano tutto ciò che le tocca (Es 29,37).
Lv 2,11:L'aggiunta di un fermento cambia il carattere naturale del dono offerto a Dio e lo profana in una certa maniera. Può anche esservi una reazione contro gli usi cultuali cananei (cf. Am 4,5).
Lv 2,13:Si attribuiva al sale un valore purificatorio (Ez 16,4; 2Re 2,20 ; cf. Mt 5,13). Presso gli assiri lo si utilizzava nel culto, e presso i nomadi nei pasti di amicizia e di alleanza, da dove l'espressione «alleanza del sale» (Nm 18,19) per esprimere la stabilità dell'alleanza tra Dio e il suo popolo.
Lv 2,14:L'antica offerta delle primizie (cf. Dt 26,1+) è sistemata qui nella categoria delle oblazioni.