Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 44


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele da me eletto.
1 Et nunc audi, Iacob serve meus,
et Israel, quem elegi.
2 Così dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta:
"Non temere, Giacobbe mio servo,
Iesurùn da me eletto,
2 Haec dicit Dominus, qui fecit te
et formavit te ab utero,
auxiliator tuus:
“ Noli timere, serve meus Iacob,
et dilecte, quem elegi.
3 poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.
Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
3 Effundam enim aquas super terram sitientem
et fluenta super aridam;
effundam spiritum meum super semen tuum
et benedictionem meam super stirpem tuam:
4 cresceranno come erba in mezzo all'acqua,
come salici lungo acque correnti.
4 et germinabunt inter herbas
quasi salices iuxta praeterfluentes aquas.
5 Questi dirà: Io appartengo al Signore,
quegli si chiamerà Giacobbe;
altri scriverà sulla mano: Del Signore,
e verrà designato con il nome di Israele".

5 Iste dicet: “Domini ego sum”,
et ille vocabit se nomine Iacob;
et hic scribet manu sua: “Domino”, et inscribetur nomine Israel ”.
6 Così dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
"Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono dèi.
6 Haec dicit Dominus, rex Israel
et redemptor eius, Dominus exercituum:
“ Ego primus et ego novissimus,
et absque me non est Deus.
7 Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami,
lo riveli di presenza e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annunzi ciò che succederà.
7 Quis similis mei? Conclamet et annuntiet
et exponat mihi,
ex quo constitui populum antiquum;
ventura et, quae futura sunt, annuntiet nobis.
8 Non siate ansiosi e non temete:
non forse già da molto tempo
te l'ho fatto intendere e rivelato?
Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me
o una roccia che io non conosca?".

8 Nolite timere neque conturbemini;
nonne ex tunc audire te feci et annuntiavi?
Vos estis testes mei.
Numquid est Deus absque me
aut Petra, quam ego non noverim? ”.
9 I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna.9 Plastae idoli omnes nihil sunt, et pretiosa eorum non proderunt eis; testeseorum non vident neque intellegunt, ut confundantur.
10 Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio?10 Quis formavit deum etsculptile conflavit lucrum non quaerens?
11 Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.
11 Ecce omnes participes eiusconfundentur; fabri enim sunt ex hominibus: conveniant omnes, stent; pavebunt,confundentur simul.
12 Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli da' forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato.12 Faber ferrarius securim operatur in prunis et in malleisformat illam et polit eam in brachio fortitudinis suae; esurit et deficit, nonbibit aquam et lassescit.
13 Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio.13 Artifex lignarius extendit normam, describit illud stilo, operatur illudscalpellis et circino describit illud quasi imaginem viri, quasi speciosumhominem, qui resideat in domo.
14 Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere.
14 Succidit sibi cedros et arripit ilicem etquercum, quae steterat inter ligna saltus; plantavit pinum, quam pluvianutrivit.
15 Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera.15 Homini facta sunt ad comburendum; sumit ex eis, ut calefaciat, etsuccendit et coquit panes. De reliquo autem operatur deum et adorat; facitsculptile et curvatur ante illud.
16 Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il fuoco".16 Medium eius comburit igne et medio eiuscarnes assat, manducat assaturam et saturatur et calefit et dicit: “ Vah,calefactus sum, vidi focum ”.
17 Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perché sei il mio dio!".
17 Reliquum autem eius deum fecit, sculptilesibi; curvatur ante illud et adorat illud et obsecrat dicens: “ Libera me,quia deus meus es tu ”.
18 Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire.18 Nescierunt neque intellexerunt; nam clausit oculos eorum, ne videant et neintellegant corde suo.
19 Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?".19 Non recogitant in corde suo, scientia et intellegentiacarent, ut dicant: “ Medietatem eius combussi igne et coxi super carbones eiuspanes, coxi carnes et comedi et de reliquo eius abominationem faciam; antetruncum ligni procidam? ”.
20 Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Ciò che tengo in mano non è forse falso?".

20 Cinere vescitur; cor insipiens decepit eum, etnon liberabit animam suam neque dicet: “ Nonne mendacium est in dextera mea?”.
21 Ricorda tali cose, o Giacobbe,
o Israele, poiché sei mio servo.
Io ti ho formato, mio servo sei tu;
Israele, non sarai dimenticato da me.
21 Memento horum, Iacob,
et Israel, quoniam servus meus es tu;
formavi te, servus meus es tu,
Israel, non decipies me.
22 Ho dissipato come nube le tue iniquità
e i tuoi peccati come una nuvola.
Ritorna a me, poiché io ti ho redento.
22 Delevi ut nubem iniquitates tuas
et quasi nebulam peccata tua;
revertere ad me,
quoniam redemi te.
23 Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito;
giubilate, profondità della terra!
Gridate di gioia, o monti,
o selve con tutti i vostri alberi,
perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
in Israele ha manifestato la sua gloria.

23 Exsultate, caeli, quoniam hoc fecit Dominus;
iubilate, fundamenta terrae,
resonate, montes, laudationem,
saltus et omne lignum eius,
quoniam redemit Dominus Iacob
et in Israel glorificabitur.
24 Dice il Signore, che ti ha riscattato
e ti ha formato fino dal seno materno:
"Sono io, il Signore, che ho fatto tutto,
che ho spiegato i cieli da solo,
ho disteso la terra; chi era con me?
24 Haec dicit Dominus, redemptor tuus et formator tuus ex utero:
“ Ego sum Dominus, qui feci omnia,
extendi caelos solus,
expandi terram; et quis mecum?
25 Io svento i presagi degli indovini,
dimostro folli i maghi,
costringo i sapienti a ritrattarsi
e trasformo in follia la loro scienza;
25 Qui irrita facio signa divinorum
et hariolos stultos reddo;
compello sapientes retrorsum
et scientiam eorum vanam facio;
26 confermo la parola dei suoi servi,
compio i disegni dei suoi messaggeri.
Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata,
e alle città di Giuda: Sarete riedificate
e ne restaurerò le rovine.
26 qui suscito verbum servi mei
et consilium nuntiorum meorum compleo.
Qui dico Ierusalem: “Habitaberis” et civitatibus Iudae: “Aedificabimini”
et deserta eius suscitabo;
27 Io dico all'oceano: Prosciugati!
Faccio inaridire i tuoi fiumi.
27 qui dico profundo: “Desolare,
et flumina tua arefaciam”;
28 Io dico a Ciro: Mio pastore;
ed egli soddisferà tutti i miei desideri,
dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata;
e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta".
28 qui dico de Cyro: “Pastor meus est
et omnem voluntatem meam complebit”;
qui dico Ierusalem: “Aedificaberis”,
et templo: “Fundaberis” ”.