Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbia 18


font
VULGATABIBBIA MARTINI
1 Occasiones quærit qui vult recedere ab amico :
omni tempore erit exprobrabilis.
1 Colui che vuoi ritirarsi dall'amico, cerca pretesti: egli in ogni tempo sarà degno di biasimo.
2 Non recipit stultus verba prudentiæ,
nisi ea dixeris quæ versantur in corde ejus.
2 Lo stolto non ha genio agli avvertimenti della prudenza, se tu non parli secondo quello, che egli ha in cuore.
3 Impius, cum in profundum venerit peccatorum, contemnit ;
sed sequitur eum ignominia et opprobrium.
3 L'empio quando è caduto nel profondo dei peccati, non ne fa caso; ma l'ignominia, e l'obbrobrio gli vanno appresso.
4 Aqua profunda verba ex ore viri,
et torrens redundans fons sapientiæ.
4 Le parole, che scorrono dalla bocca del saggio, sono un acqua profonda, e la fontana della sapienza è un torrente, che inonda.
5 Accipere personam impii non est bonum,
ut declines a veritate judicii.
5 Non è buona cosa l'aver riguardo alla persona dell'empio per far torto alla verità nel giudicare.
6 Labia stulti miscent se rixis,
et os ejus jurgia provocat.
6 Le labbra dello stolto si impacciano nelle risse: e la lingua di lui provoca gli affronti.
7 Os stulti contritio ejus,
et labia ipsius ruina animæ ejus.
7 La bocca dello stolto è quella, che lo distrugge: e le tue labbra son la sua rovina.
8 Verba bilinguis quasi simplicia,
et ipsa perveniunt usque ad interiora ventris.
Pigrum dejicit timor ;
animæ autem effeminatorum esurient.
8 Le parole della lingua doppia paiono la stessa semplicità; ma elle penetrano fin nelle intime viscere.
Il timore abbatte il pigro: e le anime degli uomini effeminati patiranno la fame.
9 Qui mollis et dissolutus est in opere suo
frater est sua opera dissipantis.
9 Colui che è molle, ed infingardo nel suo lavoro, è fratello di chi manda in malora tutto quello, che ha fatto.
10 Turris fortissima nomen Domini ;
ad ipsum currit justus, et exaltabitur.
10 Torre fortissima è il nome del Signore: a lei corre il giusto, e sarà in luogo sicuro.
11 Substantia divitis urbs roboris ejus,
et quasi murus validus circumdans eum.
11 Le facoltà del ricco sono la sua città forte, e come la stabil muraglia, che lo circonda.
12 Antequam conteratur, exaltatur cor hominis,
et antequam glorificetur, humiliatur.
12 Prima ch'ei sia abbattuto si innalza il cuore dell'uomo, e prima di essere glorificato, egli è umiliato.
13 Qui prius respondet quam audiat,
stultum se esse demonstrat, et confusione dignum.
13 Chi risponde prima di aver ascoltato, si da a conoscere per istolto, e merita confusione.
14 Spiritus viri sustentat imbecillitatem suam ;
spiritum vero ad irascendum facilem quis poterit sustinere ?
14 Lo spirito dell'uomo sostiene la sua infermità: ma uno spirito facile all'ira chi potrà sostenerlo?
15 Cor prudens possidebit scientiam,
et auris sapientium quærit doctrinam.
15 Il cuore dell'uomo prudente farà acquisto di scienza; e l'orecchio de' saggi cerca la dottrina.
16 Donum hominis dilatat viam ejus,
et ante principes spatium ei facit.
16 I doni, che fa un uomo aprono a lui la strada, e gli fan largo dinanzi a' principi.
17 Justus prior est accusator sui :
venit amicus ejus, et investigabit eum.
17 Il giusto è il primo ad accusare se stesso: vien (poi) il suo amico, e lo tiene a sindacato.
18 Contradictiones comprimit sors,
et inter potentes quoque dijudicat.
18 La sorte finisce le contese, e decide anche trai grandi.
19 Frater qui adjuvatur a fratre quasi civitas firma,
et judicia quasi vectes urbium.
19 Il fratello aiutato dal fratello, è una forte città: e i giudizi sono come le sbarre delle porte della città.
20 De fructu oris viri replebitur venter ejus,
et genimina labiorum ipsius saturabunt eum.
20 Le viscere dell'uomo si empieranno dei frutti della sua bocca, e dei proventi delle sue labbra sarà egli satollo.
21 Mors et vita in manu linguæ ;
qui diligunt eam comedent fructus ejus.
21 La morte, e la vita è in potere della lingua; e chi ne terrà conto mangerà de' fratti di lei.
22 Qui invenit mulierem bonam invenit bonum,
et hauriet jucunditatem a Domino.
Qui expellit mulierem bonam expellit bonum ;
qui autem tenet adulteram stultus est et impius.
22 Chi trova una buona moglie. Ha trovato un bene, e riceverà consolazione dal Signore. Chi ripudia la buona moglie, si togne un bene: e chi tiene un'adultera, è stolto, ed empio.
23 Cum obsecrationibus loquetur pauper,
et dives effabitur rigide.
23 Il povero parla supplicando: e il ricco risponde con durezza.
24 Vir amabilis ad societatem
magis amicus erit quam frater.
24 L'uomo amabile nel conversare sarà amico più, che un fratello.