Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Apocalisse 2


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NOVA VULGATADIODATI
1 Angelo ecclesiae, quae est Ephesi, scribe:
Haec dicit, qui tenet septem stellas in dextera sua, qui ambulat in medio septemcandelabrorum aureorum:
1 ALL’ANGELO della chiesa d’Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra, il qual cammina in mezzo de’ sette candellieri d’oro:
2 Scio opera tua et laborem et patientiam tuam, et quianon potes sustinere malos et tentasti eos, qui se dicunt apostolos et non sunt,et invenisti eos mendaces;2 Io conosco le opere tue, e la tua fatica, e la tua sofferenza, e che tu non puoi sopportare i malvagi; ed hai provati coloro che si dicono essere apostoli, e nol sono; e li hai trovati mendaci;
3 et patientiam habes et sustinuisti propter nomenmeum et non defecisti.3 ed hai portato il carico, ed hai sofferenza, ed hai faticato per il mio nome, e non ti sei stancato.
4 Sed habeo adversus te quod caritatem tuam primamreliquisti.4 Ma io ho contro a te questo: che tu hai lasciata la tua primiera carità.
5 Memor esto itaque unde excideris, et age paenitentiam et primaopera fac; sin autem, venio tibi et movebo candelabrum tuum de loco suo, nisipaenitentiam egeris.5 Ricordati adunque onde tu sei scaduto, e ravvediti, e fa’ le primiere opere; se no, tosto verrò a te, e rimoverò il tuo candelliere dal suo luogo, se tu non ti ravvedi.
6 Sed hoc habes, quia odisti facta Nicolaitarum, quae etego odi.
6 Ma tu hai questo: che tu odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio io ancora.
7 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei ederede ligno vitae, quod est in paradiso Dei.
7 Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che è in mezzo del paradiso dell’Iddio mio
8 Et angelo ecclesiae, quae est Smyrnae, scribe:
Haec dicit Primus et Novissimus, qui fuit mortuus et vixit:
8 E ALL’ANGELO della chiesa di Smirna scrivi: Queste cose dice il primo, e l’ultimo; il quale è stato morto, ed è tornato in vita:
9 Scio tribulationemtuam et paupertatem tuam — sed dives es — et blasphemiam ab his, qui sedicunt Iudaeos esse et non sunt, sed sunt synagoga Satanae.9 Io conosco le tue opere, e la tua afflizione, e la tua povertà ma pur tu sei ricco; e la bestemmia di coloro che si dicono esser Giudei, e nol sono; anzi sono una sinagoga di Satana.
10 Nihil horumtimeas, quae passurus es. Ecce missurus est Diabolus ex vobis in carcerem, uttentemini, et habebitis tribulationem diebus decem. Esto fidelis usque admortem, et dabo tibi coronam vitae.
10 Non temer nulla delle cose che tu soffrirai; ecco, egli avverrà che il Diavolo caccerà alcuni di voi in prigione, acciocchè siate provati; e voi avrete tribolazione di dieci giorni; sii fedele infino alla morte, ed io ti darò la corona della vita.
11 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Qui vicerit, nonlaedetur a morte secunda.
11 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda
12 Et angelo ecclesiae, quae est Pergami, scribe:
Haec dicit, qui habet romphaeam ancipitem acutam:
12 E ALL’ANGELO della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose dice colui che ha la spada a due tagli, acuta:
13 Scio, ubi habitas, ubithronus est Satanae, et tenes nomen meum et non negasti fidem meam et in diebusAntipas, testis meus fidelis, qui occisus est apud vos, ubi Satanas habitat.13 Io conosco le tue opere, e dove tu abiti, cioè là dove è il seggio di Satana; e pur tu ritieni il mio nome, e non hai rinnegata la mia fede, a’ dì che fu ucciso il mio fedel testimonio Antipa fra voi, là dove abita Satana.
14 Sed habeo adversus te pauca, quia habes illic tenentes doctrinam Balaam, quidocebat Balac mittere scandalum coram filiis Israel, edere idolothyta etfornicari;14 Ma io ho alcune poche cose contro a te, cioè: che tu hai quivi di quelli che tengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balac di porre intoppo davanti a’ figliuoli d’Israele, acciocchè mangiassero delle cose sacrificate agl’idoli, e fornicassero.
15 ita habes et tu tenentes doctrinam Nicolaitarum similiter.15 Così hai ancora tu di quelli che tengono la dottrina de’ Nicolaiti; il che io odio.
16 Ergopaenitentiam age; si quo minus, venio tibi cito et pugnabo cum illis in gladiooris mei.
16 Ravvediti; se no, tosto verrò a te, e combatterò con loro con la spada della mia bocca.
17 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei demanna abscondito et dabo illi calculum candidum, et in calculo nomen novumscriptum, quod nemo scit, nisi qui accipit.
17 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiar della manna nascosta, e gli darò un calcolo bianco, e in su quel calcolo un nuovo nome scritto, il qual niuno conosce, se non colui che lo riceve
18 Et angelo ecclesiae, quae est Thyatirae, scribe: Haec dicit Filius Dei, quihabet oculos ut flammam ignis, et pedes eius similes orichalco:18 E ALL’ANGELO della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio, il quale ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi sono simili a calcolibano:
19 Novi operatua et caritatem et fidem et ministerium et patientiam tuam et opera tuanovissima plura prioribus.19 Io conosco le tue opere, e la tua carità, e la tua fede, e il tuo ministerio, e la tua sofferenza; e che le tue opere ultime sopravanzano le primiere.
20 Sed habeo adversus te, quia permittis mulieremIezabel, quae se dicit prophetissam, et docet et seducit servos meos fornicariet manducare idolothyta.20 Ma ho contro a te alcune poche cose, cioè: che tu lasci che la donna Iezabel, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei servitori, per fornicare, e mangiar de’ sacrificii degl’idoli.
21 Et dedi illi tempus, ut paenitentiam ageret, et nonvult paeniteri a fornicatione sua.21 Ed io le ho dato tempo da ravvedersi della sua fornicazione; ma ella non si è ravveduta.
22 Ecce mitto eam in lectum et, quimoechantur cum ea, in tribulationem magnam, nisi paenitentiam egerint aboperibus eius.22 Ecco, io la fo cadere in letto; e quelli che adulterano con lei, in gran tribolazione, se non si ravveggono delle opere loro.
23 Et filios eius interficiam in morte, et scient omnes ecclesiaequia ego sum scrutans renes et corda, et dabo unicuique vestrum secundum operavestra.23 E farò morir di morte i figliuoli di essa; e tutte le chiese conosceranno che io son quello che investigo le reni, ed i cuori, e renderò a ciascun di voi secondo le vostre opere.
24 Vobis autem dico ceteris, qui Thyatirae estis, quicumque non habentdoctrinam hanc, qui non cognoverunt altitudines Satanae, quemadmodum dicunt, nonmittam super vos aliud pondus;24 Ma a voi altri che siete in Tiatiri, che non avete questa dottrina, e non avete conosciute le profondità di Satana, come coloro parlano, io dico: Io non metterò sopra voi altro carico.
25 tamen id quod habetis, tenete, donec veniam.25 Tuttavolta, ciò che voi avete, ritenetelo finchè io venga.
26 Et, qui vicerit et qui custodierit usque in finem opera mea, dabo illipotestatem super gentes,
26 Ed a chi vince, e guarda fino al fine le opere mie, io darò podestà sopra le nazioni;
27 et reget illas in virga ferrea,
tamquam vasa fictilia confringentur,
27 ed egli le reggerà con una verga di ferro, e saranno tritate come i vasi di terra; siccome io ancora ho ricevuto dal Padre mio.
28 sicut et ego accepi a Patre meo, et dabo illi stellam matutinam.
28 E gli darò la stella mattutina.
29 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
29 Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese