Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Apocalisse 18


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Post haec vidi alium ange lum descendentem de caelo, habentem potestatemmagnam; et terra illuminata est a claritate eius.1 E dopo di ciò vidi un altro Angelo, che scendeva dal cielo, e aveva potestà grande: e la terra fu illuminata dal suo splendore.
2 Et clamavit in forti vocedicens: “ Cecidit, cecidit Babylon magna et facta est habitatio daemoniorum etcustodia omnis spiritus immundi et custodia omnis bestiae immundae et odibilis;2 E gridò forte, dicendo: è caduta, è caduta la gran Babilonia: ed è diventata abitazione de' demoni, e carcere di tutti li spiriti impuri, e carcere di tutti i volatili immondi, e odiosi:
3 quia de vino irae fornicationis eius biberunt omnes gentes, et reges terraecum illa fornicati sunt, et mercatores terrae de virtute deliciarum eius divitesfacti sunt! ”.
3 Perché del vino della fornicazione di lei, (vino) d'ira bevvero tutte le genti: e i re della terra prevaricarono con essa: e i mercadanti della terra si sono arricchiti dell'abbondanza delle sue delizie.
4 Et audivi aliam vocem de caelo dicentem: “ Exite de illa, populus meus, utne comparticipes sitis peccatorum eius et de plagis eius non accipiatis,4 E udii altra voce dal cielo, che diceva: uscite da lei, popolo mio, per non essere partecipi de' suoi peccati, né percossi dalle sue piaghe:
5 quoniam pervenerunt peccata eius usque ad caelum, et recordatus est Deusiniquitatum eius.5 Imperocché i peccati di lei sono arrivati sino al cielo, e si è ricordato il Signore delle sue iniquità.
6 Reddite illi, sicut et ipsa reddidit, et duplicate dupliciasecundum opera eius; in poculo, quo miscuit, miscete illi duplum.6 Rendete a lei secondo quello, che essa ha renduto a voi: e duplicate l'indoppio secondo le opere di lei: mescetele il doppio nel bicchiere, in cui ha dato da bere.
7 Quantumglorificavit se et in deliciis fuit, tantum date illi tormentum et luctum. Quiain corde suo dicit: “Sedeo regina et vidua non sum et luctum non videbo”,7 Quanto si innalzò, e visse nelle delizie, tanto datele di tormento, e di lutto: perché in cuor suo dice: siedo regina, e non sono vedova: né saprò, che sia pianto.
8 ideo in una die venient plagae eius, mors et luctus et fames, et ignecomburetur, quia fortis est Dominus Deus, qui iudicavit illam ”.
8 Per questo in un sol giorno verranno le piaghe di lei, la morte, il lutto, e la fame, e sarà arsa col fuoco: perché forte è Dio, il quale la ha giudicata.
9 Et flebunt et plangent se super illam reges terrae, qui cum illa fornicatisunt et in deliciis vixerunt, cum viderint fumum incendii eius,9 E piangeranno, e meneran duolo per lei i re della terra, i quali con essa fornicarono, e visser nelle delizie, allorché vedranno il fumo del suo incendio:
10 longe stantespropter timorem tormentorum eius, dicentes: “ Vae, vae, civitas illa magna,Babylon, civitas illa fortis, quoniam una hora venit iudicium tuum! ”.
10 Stando da lungi per tema de' suoi tormenti, dicendo: ahi, ahi, quella città grande Babilonia, quella città forte: in un attimo è venuto il tuo giudizio.
11 Et negotiatores terrae flent et lugent super illam, quoniam mercem eorum nemoemit amplius:11 E i mercadanti della terra piagneranno, e gemeranno sopra di lei, perché nissuno compererà più le loro merci:
12 mercem auri et argenti et lapidis pretiosi et margaritarum, etbyssi et purpurae et serici et cocci, et omne lignum thyinum et omnia vasaeboris et omnia vasa de ligno pretiosissimo et aeramento et ferro et marmore,12 Le merci d'oro, e d'argento, e le pietre preziose, e le perle, e il bisso, e la porpora, e la seta, e il cocco, e tutti i legni di tino, e tutti i vasi d'avorio, e tutti i vasi di pietra preziosa, e di bronzo, e di ferro, e di marmo,
13 et cinnamomum et amomum et odoramenta et unguenta et tus, et vinum et oleum etsimilam et triticum, et iumenta et oves et equorum et raedarum, et mancipiorumet animas hominum.13 E il cinnamomo, e gli odori, e l'unguento, e l'incenso, e il vino, e l'olio, e la similagine, e il grano, e i giumenti, e le pecore, e i cavalli, e i cocchi, e i servi, e le anime degli uomini:
14 Et fructus tui, desiderium animae, discesserunt a te, etomnia pinguia et clara perierunt a te, et amplius illa iam non invenient.
14 E i frutti tanto cari all'anima tua se ne sono iti da te, e tutto il grasso, e tutto lo splendido è perito per te, né più lo ritroveranno.
15 Mercatores horum, qui divites facti sunt ab ea, longe stabunt propter timoremtormentorum eius flentes ac lugentes,15 E quei, che di tali cose faceano negozio, e sono stati da essa arricchiti, e ne staranno alla lontana per tema de' suoi tormenti, piangendo, e gemendo,
16 dicentes: “ Vae, vae, civitas illamagna, quae amicta erat byssino et purpura et cocco, et deaurata auro et lapidepretioso et margarita,16 E diranno: ahi, ahi,la città grande, che era vestita di bisso, e di porpora, e di cocco, ed era coperta d'oro, e di pietre preziose, e di perle:
17 quoniam una hora desolatae sunt tantae divitiae! ”.
Et omnis gubernator et omnis, qui in locum navigat, et nautae et, quotquot mariaoperantur, longe steterunt
17 Come in un attimo sono state ridotte al nulla tante ricchezze. E tutti i piloti, e tutti quei, che navigano pel lago, e i nocchieri, e quanti trafficano sul mare, se ne stettero alla lontana,
18 et clamabant, videntes fumum incendii eius,dicentes: “ Quae similis civitati huic magnae? ”.18 E gridarono, guardando il luogo del suo incendio, dicendo: qual vi fu mai città come questa grande?
19 Et miserunt pulveremsuper capita sua et clamabant, flentes et lugentes, dicentes: “ Vae, vae,civitas illa magna, in qua divites facti sunt omnes, qui habent naves in mari,de opibus eius, quoniam una hora desolata est!19 E si gittaron sul capo la polvere, e gridaron piagnendo, e gemendo: ahi, ahi, la città grande, delle ricchezze di cui si fecer ricchi quanti avevano navi sul mare: in un attimo è stata ridotta a nulla.
20 Exsulta super eam, caelum, etsancti et apostoli et prophetae, quoniam iudicavit Deus iudicium vestrum deilla! ”.
20 Cielo, esulta sopra di lei, e voi, santi Apostoli, e profeti: perché ha Dio pronunzato sentenza per voi contro di essa.
21 Et sustulit unus angelus fortis lapidem quasi molarem magnum et misit in maredicens: “Impetu sic mittetur Babylon magna illa civitas et ultra iam noninvenietur.21 Allora un Angelo robusto alzò una pietra, come una grossa macine, e la scagliò nel mare, dicendo: con quest'impeto sarà scagliata Babilonia la gran città, e disparirà.
22 Et vox citharoedorum et musicorum et tibia canentium et tuba nonaudietur in te amplius, et omnis artifex omnis artis non invenietur in teamplius, et vox molae non audietur in te amplius,22 Né più adirassi in te la voce de suonatori di cetra, e de' musici, e da' trombettieri: né ritroverassi più in te alcun' artefice di qualunque arte: e non si udirà più in te romor di mulino:
23 et lux lucernae non lucebittibi amplius, et vox sponsi et sponsae non audietur in te amplius; quiamercatores tui erant magnates terrae, quia in veneficiis tuis erraverunt omnesgentes,23 Né lume di lucerna rilucerà più in te: né voce di sposo, e di sposa si udirà più in te: perché i tuoi mercanti erano i magnati della terra, perché a causa de' tuoi veneficj furon sedotte tutte le nazioni.
24 et in ea sanguis prophetarum et sanctorum inventus est et omnium, quiinterfecti sunt in terra! ”.
24 E si è trovato in lei il sangue de' profeti, e de' santi, e di tutti quegli, che sono stati scannati sulla terra.