Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 11


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Est autem fides sperando rum substantia, rerum argu mentum non apparentium.1 Or ella è la fede il fondamento delle cose da sperarsi, dimostrazione delle cose, che non si veggono.
2 In hac enim testimonium consecuti sunt seniores.
2 Imperocché per questa furono celebrati i maggiori.
3 Fide intellegimus aptata esse saecula verbo Dei, ut ex invisibilibus visibilia facta sint.
3 Per mezzo della fede intendiamo, come furono formati i secoli per la parola di Dio, talmente che dell'invisibile fosse fatto il visibile.
4 Fide ampliorem hostiam Abel quam Cain obtulit Deo, per quam testimonium consecutus est esse iustus, testimonium perhibente muneribus eius Deo; et per illam defunctus adhuc loquitur.
4 Per la fede offerse a Dio ostia migliore Abele, che Caino, per la quale fu lodato come giusto, approvati da Dio i doni di lui, e per essa parla tuttora dopo la morte.
5 Fide Henoch translatus est, ne videret mortem, et non inveniebatur, quia transtulit illum Deus; ante translationem enim testimonium accepit placuisse Deo.5 Per la fede Enoch fu trasportato, perché non vedesse la morte, e non fa trovato, perché traslatollo Iddio: imperocché prima della traslazione fu lodato come accetto a Dio.
6 Sine fide autem impossibile placere; credere enim oportet accedentem ad Deum quia est et inquirentibus se remunerator fit.
6 Or senza la fede è impossibile di piacere a Dio. Imperocché chi a Dio si accosta, fa di mestieri, che creda che egli è, e rimunera que', che lo cercano.
7 Fide Noe, responso accepto de his, quae adhuc non videbantur, reveritus aptavit arcam in salutem domus suae; per quam damnavit mundum, et iustitiae, quae secundum fidem est, heres est institutus.
7 Per la fede Noè avvertito da Dio di cose, che ancor non si vedevano, con pio timore andò preparando l'arca per salvare la sua famiglia, per la qual (arca) condannò il mondo: e diventò erede della giustizia, che vien dalla fede.
8 Fide vocatus Abraham oboedivit in locum exire, quem accepturus erat in hereditatem; et exivit nesciens quo iret.
8 Per la fede quegli, che è chiamato Abrahamo, ubbidì per andare al luogo, che doveva ricevere in eredità: e parti, senza saper dove andasse.
9 Fide peregrinatus est in terra promissionis tamquam in aliena, in casulis habitando cum Isaac et Iacob, coheredibus promissionis eiusdem;9 Per la fede stette pellegrino nella terra promessa, come non sua, abitando sotto le tende con Isacco, e Giacobbe coeredi della stessa promessa.
10 exspectabat enim fundamenta habentem civitatem, cuius artifex et conditor Deus.
10 Imperocché aspettava quella città ben fondata: della quale (è) architetto Dio, e fondatore.
11 Fide — et ipsa Sara sterilis — virtutem in conceptionem seminis accepit etiam praeter tempus aetatis, quoniam fidelem credidit esse, qui promiserat;11 Per la fede ancora la stessa Sara sterile ottenne virtù di concepire anche a dispetto dell'età: perché credette fedele colui, che le aveva fatta la promessa.
12 propter quod et ab uno orti sunt, et hoc emortuo, tamquam sidera caeli in multitudine, et sicut arena, quae est ad oram maris, innumerabilis.
12 Per la qual cosa eziandio da un solo (e questo già morto) nacque una moltitudine, come le stelle del cielo, e come l'arena innumerabile, che è sulla spiaggia del mare.
13 Iuxta fidem defuncti sunt omnes isti, non acceptis promissionibus, sed a longe eas aspicientes et salutantes, et confitentes quia peregrini et hospites sunt supra terram;13 Nella fede morirono tutti questi, senza aver conseguito le promesse, ma da lungi mirandole, e salutandole, e confessando di essere ospiti, e pellegrini sopra la terra.
14 qui enim haec dicunt, significant se patriam inquirere.14 Imperocché quelli, che cosi parlano, dimostrano, che cercan la patria.
15 Et si quidem illius meminissent, de qua exierant, habebant utique tempus revertendi;15 E se avesser conservato memoria di quella, ond' erano usciti, avevan certamente il tempo di ritornarvi:
16 nunc autem meliorem appetunt, id est caelestem. Ideo non confunditur Deus vocari Deus eorum, paravit enim illis civitatem.
16 Ma ad una migliore anelano, cioè alla celeste. Per questo non ha Dio rossore di chiamarsi loro Dio: conciossiachè preparata aveva per essi la città.
17 Fide obtulit Abraham Isaac, cum tentaretur; et unigenitum offerebat ille, qui susceperat promissiones,17 Per la fede Abramo messo a ciimento offerse Isacco, e offeriva l'unigenito egli, che aveva ricevute le promesse;
18 ad quem dictum erat: “ In Isaac vocabitur tibi semen ”,18 Egli, a cui era stato detto: in Isacco sarà la tua discendenza:
19 arbitratus quia et a mortuis suscitare potens est Deus; unde eum et in parabola reportavit.
19 Pensando (Abramo) che potente è Dio anche per risuscitare uno da morte: donde ancor lo riebbe come una figura.
20 Fide et de futuris benedixit Isaac Iacob et Esau.
20 Per la fede Isacco diede a Giacobbe, e ad Esau la benedizione (riguardante) le cose future.
21 Fide Iacob moriens singulis filiorum Ioseph benedixit et adoravit super fastigium virgae suae.
21 Per la fede Giacobbe, in morendo, benedisse ciascuno de' figliuoli di Giuseppe: e adorò la sommità del bastone di lui.
22 Fide Ioseph moriens de profectione filiorum Israel memoratus est et de ossibus suis mandavit.
22 Per la fede Giuseppe, morendo, rammentò l'uscita de' figliuoli d'Israele (dall'Egitto), e dispose delle sue ossa.
23 Fide Moyses natus occultatus est mensibus tribus a parentibus suis, eo quod vidissent formosum infantem et non timuerunt regis edictum.
23 Per la fede Mosè, nato che fu, per tre mesi fu tenuto nascosto da' suoi genitori, perché avevan veduto, che era un bel bambino, e non ebber paura dell'editto del Re.
24 Fide Moyses grandis factus negavit se dici filium filiae pharaonis,24 Per la fede Mosè fatto grande negò di essere figliuolo della figlia di Faraone,
25 magis eligens affligi cum populo Dei quam temporalem peccati habere iucunditatem,25 Eleggendo piuttosto di essere afflitto insieme col popol di Dio, che godere per un tempo nel peccato,
26 maiores divitias aestimans thesauris Aegypti improperium Christi; aspiciebat enim in remunerationem.
26 Maggior tesoro giudicando l'obbrobrio di Cristo, che le ricchezze dell'Egitto: imperocché mirava alla ricompensa.
27 Fide reliquit Aegyptum non veritus animositatem regis, invisibilem enim tamquam videns sustinuit.
27 Per la fede lasciò l'Egitto, senza aver paura dello sdegno del re; imperocché si fortificò col quasi veder lui, che è invisibile.
28 Fide celebravit Pascha et sanguinis effusionem, ne, qui vastabat primogenita, tangeret ea.
28 Per la fede celebrò la pasqua, e fece l'aspersione del sangue: affinché l'ucciso re de' primogeniti non toccasse gli Israeliti.
29 Fide transierunt mare Rubrum tamquam per aridam terram, quod experti Aegyptii devorati sunt.
29 Per la fede passarono pel mare rosso, come per terra asciutta: al che provatisi gli Egiziani, furono ingoiati.
30 Fide muri Iericho ruerunt circuiti diebus septem.
30 Per la fede caddero le mura di Gerico, fattone il giro per sette giorni.
31 Fide Rahab meretrix non periit cum incredulis, quia exceperat exploratores cum pace.
31 Per la fede Rahab meretrice non perì con gl' increduli, avendo amorevolmente accolti gli esploratori.
32 Et quid adhuc dicam? Deficiet enim me tempus enarrantem de Gedeon, Barac, Samson, Iephte, David et Samuel atque prophetis,32 E che dirò io ancora? imperocché mancherammi il tempo a raccontare di Gedeone, di Barac, di Sansone, di Jefte, di Davidde, di Samuele, e de' profeti:
33 qui per fidem devicerunt regna, operati sunt iustitiam, adepti sunt repromissiones, obturaverunt ora leonum,33 I quali per la fede debellarono i regni, operarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole a' leoni,
34 exstinxerunt impetum ignis, effugerunt aciem gladii, convaluerunt de infirmitate, fortes facti sunt in bello, castra verterunt exterorum;34 Estinsero la violenza dei fuoco, schivarono il taglio della spada, guarirono dalle malattie, diventarono forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri:
35 acceperunt mulieres de resurrectione mortuos suos; alii autem distenti sunt, non suscipientes redemptionem, ut meliorem invenirent resurrectionem;35 Riebber le donne i loro morti risuscitati. Altri poi furono stirati, non accettando la liberazione, per ottenere una risurrezione migliore.
36 alii vero ludibria et verbera experti sunt, insuper et vincula et carcerem;36 Altri poi provarono e gli scherni, e le battiture, e di più le catene, e le prigioni:
37 lapidati sunt, secti sunt, in occisione gladii mortui sunt, circumierunt in melotis, in pellibus caprinis, egentes, angustiati, afflicti,37 Furono lapidati, furon segati, furon tentati, perirono sotto la spada, andaron raminghi, coperti di pelli di pecora, e di capra, mendichi, angustiati, afflitti:
38 quibus dignus non erat mundus, in solitudinibus errantes et montibus et speluncis et in cavernis terrae.
38 Coloro, de' quali il mondo non era degno: errando pe' deserti, e per le montagne, e nelle spelonche, e caverne della terra.
39 Et hi omnes testimonium per fidem consecuti non reportaverunt promissionem,39 E tutti questi lodati colla testimonianza renduta alla loro fede, non conseguirono la promissione,
40 Deo pro nobis melius aliquid providente, ut ne sine nobis consummarentur.
40 Avendo disposto Dio qualche cosa di meglio per noi, affinchè non fossero perfezionati senza di noi.