Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 14


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Sectamini caritatem, aemu lamini spiritalia, magis au tem, utprophetetis.1 Ricercate la carità. Aspirate però anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia.
2 Qui enim loquitur lingua, non hominibus loquitur sed Deo; nemoenim audit, spiritu autem loquitur mysteria.2 Chi parla in lingue non parla agli uomini, ma a Dio; infatti nessuno capisce, perché dice cose misteriose nello Spirito.
3 Qui autem prophetat, hominibusloquitur aedificationem et exhortationem et consolationes.3 Invece chi profetizza parla agli uomini a edificazione, a esortazione e conforto.
4 Qui loquiturlingua, semetipsum aedificat; qui autem prophetat, ecclesiam aedificat.4 Chi parla in lingue edifica se stesso, chi profetizza edifica la chiesa.
5 Voloautem omnes vos loqui linguis, magis autem prophetare; maior autem est quiprophetat, quam qui loquitur linguis, nisi forte interpretetur, ut ecclesiaaedificationem accipiat.
5 Vorrei che tutti parlaste in lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia; poiché è più grande profetare che parlare in lingue, a meno che ci sia l'interpretazione, affinché l'assemblea possa venire edificata.
6 Nunc autem, fratres, si venero ad vos linguis loquens, quid vobis prodero,nisi vobis loquar aut in revelatione aut in scientia aut in prophetia aut indoctrina?6 Io, per esempio, come vi potrei giovare, o fratelli, se venissi a voi parlando in lingue, ma senza la rivelazione o la scienza, o la profezia o la dottrina?
7 Tamen, quae sine anima sunt vocem dantia, sive tibia sive cithara,nisi distinctionem sonituum dederint, quomodo scietur quod tibia canitur, autquod citharizatur?7 Come negli strumenti da suono, sia flauto sia cetra: se non do una distinzione ai suoni, come si può discernere ciò che si suona col flauto o con la cetra?
8 Etenim si incertam vocem det tuba, quis parabit se adbellum?8 E se la tromba emette un suono confuso, chi si preparerà al combattimento?
9 Ita et vos per linguam nisi manifestum sermonem dederitis, quomodoscietur id, quod dicitur? Eritis enim in aera loquentes.9 Così anche voi, se non articolate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che viene detto? Parlereste al vento!
10 Tam multa, ut puta,genera linguarum sunt in mundo, et nihil sine voce est.10 Nel mondo vi sono tante varietà di suoni, e nessuno è senza significato;
11 Si ergo nescierovirtutem vocis, ero ei, qui loquitur, barbarus; et, qui loquitur, mihi barbarus.
11 ma se io non conosco il valore del suono, sono come un barbaro per colui che mi parla, e anche per me il parlante è come un barbaro.
12 Sic et vos, quoniam aemulatores estis spirituum, ad aedificationem ecclesiaequaerite, ut abundetis.12 Quindi anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, ma per l'edificazione della comunità.
13 Et ideo, qui loquitur lingua, oret, ut interpretetur.13 Chi parla in lingue, preghi di poterle interpretare.
14 Nam si orem lingua, spiritus meus orat, mens autem mea sine fructu est.14 Quando infatti prego in lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane senza frutto.
15 Quid ergo est? Orabo spiritu, orabo et mente; psallam spiritu, psallam et mente.15 Che fare dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza.
16 Ceterum si benedixeris in spiritu, qui supplet locum idiotae, quomodo dicet“ Amen! ” super tuam benedictionem, quoniam quid dicas nescit?16 Che se tu benedici soltanto con lo spirito, colui che assiste come semplice uditore come potrebbe dire l'"amen" al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici?
17 Nam tuquidem bene gratias agis, sed alter non aedificatur.17 Tu puoi fare un bel ringraziamento, ma l'altro non viene edificato.
18 Gratias ago Deo, quodomnium vestrum magis linguis loquor;18 Grazie a Dio, io parlo in lingue molto più di tutti voi;
19 sed in ecclesia volo quinque verba sensumeo loqui, ut et alios instruam, quam decem milia verborum in lingua.
19 ma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, che non diecimila parole in lingue.
20 Fratres, nolite pueri effici sensibus, sed malitia parvuli estote; sensibusautem perfecti estote.
20 Fratelli, non comportatevi da bambini nel giudicare, siate fanciulli quanto a malizia ma adulti nei giudizi.
21 In lege scriptum est:
“ In aliis linguis et in labiis aliorum
loquar populo huic,
et nec sic exaudient me ”,
dicit Dominus.
21 Sta scritto nella legge: Parlerò a questo popolo con gente di altra lingua e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore.
22 Itaque linguae in signum sunt non fidelibus sed infidelibus,prophetia autem non infidelibus sed fidelibus.22 Quindi le lingue non sono un segno per quelli che credono, ma per gli infedeli, mentre la profezia non è per gli infedeli, ma per i credenti.
23 Si ergo conveniat universaecclesia in unum, et omnes linguis loquantur, intrent autem idiotae autinfideles, nonne dicent quod insanitis?23 Quando, per esempio, si radunasse tutta la comunità e tutti parlassero in lingue, e sopraggiungessero dei semplici uditori o degli infedeli, non direbbero che siete impazziti?
24 Si autem omnes prophetent, intretautem quis infidelis vel idiota, convincitur ab omnibus, diiudicatur ab omnibus,24 Quando invece tutti profetassero, e sopraggiungesse qualche infedele o semplice uditore, verrebbe convinto da tutti, giudicato da tutti;
25 occulta cordis eius manifesta fiunt; et ita cadens in faciem adorabit Deumpronuntians: “ Vere Deus in vobis est! ”.
25 sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e prostrandosi a terra adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è in voi.
26 Quid ergo est, fratres? Cum convenitis, unusquisque psalmum habet, doctrinamhabet, apocalypsim habet, linguam habet, interpretationem habet: omnia adaedificationem fiant.26 Che fare dunque, o fratelli? Quando vi radunate e ciascuno ha un salmo, una dottrina, una rivelazione, e l'uno ha il dono delle lingue, l'altro il dono di interpretarle, si faccia tutto per l'edificazione.
27 Sive lingua quis loquitur, secundum duos aut ut multumtres, et per partes, et unus interpretetur;27 Quando si parla in lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine, e uno faccia da interprete.
28 si autem non fuerit interpres,taceat in ecclesia, sibi autem loquatur et Deo.28 Che se non vi è chi interpreta, questi tali tacciano nell'assemblea, e parlino a se stessi e a Dio.
29 Prophetae duo aut tresdicant, et ceteri diiudicent;29 I profeti parlino in due o tre, e gli altri giudichino;
30 quod si alii revelatum fuerit sedenti, priortaceat.30 ma se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia.
31 Potestis enim omnes per singulos prophetare, ut omnes discant, etomnes exhortentur;31 Tutti potete profetare, uno per volta, affinché tutti possano apprendere ed essere esortati.
32 et spiritus prophetarum prophetis subiecti sunt;32 Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti;
33 nonenim est dissensionis Deus sed pacis.
Sicut in omnibus ecclesiis sanctorum,
33 perché Dio non è Dio del disordine, ma della pace.
34 mulieres in ecclesiis taceant, non enimpermittitur eis loqui; sed subditae sint, sicut et Lex dicit.34 Come in tutte le chiese dei santi, le donne nelle assemblee tacciano; non si permetta loro di parlare, ma stiano sottomesse, come dice anche la legge.
35 Si quid autemvolunt discere, domi viros suos interrogent; turpe est enim mulieri loqui inecclesia.
35 Ché se vogliono apprendere qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti. E' disdicevole per una donna parlare in assemblea.
36 An a vobis verbum Dei processit aut in vos solos pervenit?36 O che forse la parola di Dio è partita da voi? O a voi soltanto è giunta?
37 Si quis videturpropheta esse aut spiritalis, cognoscat, quae scribo vobis, quia Domini estmandatum.37 Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quello che scrivo è precetto del Signore.
38 Si quis autem ignorat, ignorabitur.38 Se non lo riconosce, neppure lui è riconosciuto.
39 Itaque, fratres mei,aemulamini prophetare et loqui linguis nolite prohibere;39 Dunque, o miei fratelli, aspirate alla profezia e, quanto al parlare in lingue, non impeditelo.
40 omnia autem honesteet secundum ordinem fiant.
40 Ma tutto avvenga nel decoro e nell'ordine.