Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Geremia 24


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Ostendit mihi Dominus, et ecce duo calathi pleni ficis positi antetemplum Domini, postquam transtulit Nabuchodonosor rex Babylonis Iechoniamfilium Ioachim regem Iudae et principes eius et fabrum et inclusorem deIerusalem et adduxit eos in Babylonem.1 Il Signore mi fece vedere due cesti di fichi collocati dinanzi al tempio del Signore, dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, ebbe deportato Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, e i capi di Giuda, i fabbri e gli artigiani da Gerusalemme e li ebbe condotti in Babilonia.
2 Calathus unus ficus bonas habebatnimis, ut solent ficus esse primi temporis; et calathus unus ficus habebat malasnimis, quae comedi non poterant, eo quod essent malae.
2 Il primo cesto aveva fichi assai buoni come i fichi primaticci, mentre il secondo cesto aveva fichi assai cattivi da non potersi mangiare per quanto erano cattivi.
3 Et dixit Dominus ad me: “ Quid tu vides, Ieremia? ”. Et dixi: “ Ficus,ficus bonas, bonas valde, et malas, malas valde, quae comedi non possunt, eoquod sint malae ”.3 Allora il Signore mi disse: "Cosa stai vedendo, Geremia?". E risposi: "Dei fichi! Fichi ottimi e fichi pessimi da non potersi mangiare per quanto sono cattivi!".
4 Et factum est verbum Domini ad me dicens:4 Allora la parola del Signore mi fu rivolta così:
5 “ Haecdicit Dominus, Deus Israel: Sicut ficus hae bonae, sic cognoscamtransmigrationem Iudae, quam emisi de loco isto in terram Chaldaeorum, in bonum.5 "Così dice il Signore, Dio di Israele: Come si ha cura di questi fichi buoni, così io avrò cura dei deportati di Giuda che io ho scacciato da questo luogo nel paese dei Caldei, per il loro bene.
6 Et ponam oculos meos super eos ad placandum et reducam eos in terram hanc etaedificabo eos et non destruam et plantabo eos et non evellam.6 Io poserò il mio occhio sopra di essi per il loro bene e li ricondurrò in questo paese; li stabilirò e non li demolirò, li pianterò e non li sradicherò più.
7 Et dabo eiscor, ut sciant me quia ego sum Dominus; et erunt mihi in populum, et ego ero eisin Deum, quia revertentur ad me in toto corde suo.
7 Darò a loro un cuore per conoscermi perché io sono il Signore; essi saranno per me il mio popolo e io sarò per essi il loro Dio, perché ritorneranno a me con tutto il cuore.
8 Et sicut ficus pessimae, quae comedi non possunt, eo quod sint malae, haecdicit Dominus, sic dabo Sedeciam regem Iudae et principes eius et reliquos deIerusalem, qui remanserunt in terra hac et qui habitant in terra Aegypti.8 Ma come si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare per quanto sono cattivi -- così dice il Signore --, così io tratterò Sedecia, re di Giuda e i suoi prìncipi e il resto di Gerusalemme che rimarrà in questo paese e che abitano nel paese di Egitto.
9 Etdabo eos in vexationem afflictionemque omnibus regnis terrae, in opprobrium etin proverbium et in derisum et in maledictionem in universis locis, ad quaeeieci eos.9 Ne farò oggetto di spavento per tutti i regni della terra; un obbrobrio e un proverbio, un sarcasmo e una maledizione, in tutti i luoghi ovunque li avrò dispersi.
10 Et mittam in eis gladium et famem et pestem, donec consumantur deterra, quam dedi eis et patribus eorum ”.
10 Io invierò contro di essi la spada, la fame e la peste fino al loro sterminio dalla terra che io ho dato loro e ai loro padri".