Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Geremia 24


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Ostendit mihi Dominus, et ecce duo calathi pleni ficis positi antetemplum Domini, postquam transtulit Nabuchodonosor rex Babylonis Iechoniamfilium Ioachim regem Iudae et principes eius et fabrum et inclusorem deIerusalem et adduxit eos in Babylonem.1 Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia.
2 Calathus unus ficus bonas habebatnimis, ut solent ficus esse primi temporis; et calathus unus ficus habebat malasnimis, quae comedi non poterant, eo quod essent malae.
2 Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3 Et dixit Dominus ad me: “ Quid tu vides, Ieremia? ”. Et dixi: “ Ficus,ficus bonas, bonas valde, et malas, malas valde, quae comedi non possunt, eoquod sint malae ”.3 Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare".
4 Et factum est verbum Domini ad me dicens:4 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:
5 “ Haecdicit Dominus, Deus Israel: Sicut ficus hae bonae, sic cognoscamtransmigrationem Iudae, quam emisi de loco isto in terram Chaldaeorum, in bonum.5 "Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei.
6 Et ponam oculos meos super eos ad placandum et reducam eos in terram hanc etaedificabo eos et non destruam et plantabo eos et non evellam.6 Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più.
7 Et dabo eiscor, ut sciant me quia ego sum Dominus; et erunt mihi in populum, et ego ero eisin Deum, quia revertentur ad me in toto corde suo.
7 Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore.
8 Et sicut ficus pessimae, quae comedi non possunt, eo quod sint malae, haecdicit Dominus, sic dabo Sedeciam regem Iudae et principes eius et reliquos deIerusalem, qui remanserunt in terra hac et qui habitant in terra Aegypti.8 Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto.
9 Etdabo eos in vexationem afflictionemque omnibus regnis terrae, in opprobrium etin proverbium et in derisum et in maledictionem in universis locis, ad quaeeieci eos.9 Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò.
10 Et mittam in eis gladium et famem et pestem, donec consumantur deterra, quam dedi eis et patribus eorum ”.
10 Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri".