Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 10


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Et anno centesimo sexage simo ascendit Alexander An tiochi filius,Epiphanes, et occupavit Ptolemaidam; et receperunt eum, et regnavit illic.1 L'anno centosessanta, Alessandro, figlio di Antioco, soprannominato l'illustre, andò ad occupar Tolemaide, e vi fu ben accolto e vi cominciò a regnare,
2 Etaudivit Demetrius rex et congregavit exercitum copiosum valde et exivit obviamilli in proelium.2 il re Demetrio, saputa la cosa, radunò numerosissimo esercito, e s'avanzò contro di lui per combatterlo.
3 Et misit Demetrius epistulam ad Ionathan verbis pacificis,ut magnificaret eum.3 In quella circostanza Demetrio mandò a Gionata lettere con parole di amicizia, da accrescerne la dignità.
4 Dixit enim: “ Anticipemus facere pacem cum eo,priusquam faciat cum Alexandro adversum nos;4 « Affrettiamoci — diceva — a far pace con lui, prima che egli la faccia con Alessandro contro di noi.
5 recordabitur enim omnium malorum,quae consummavimus in eum et in fratrem eius et in gentem eius ”.5 Certo si ricorderà dei mali che abbiamo fatti a lui, al suo fratello e alla sua nazione ».
6 Et deditei potestatem congregare exercitum et fabrificare arma et esse ipsum sociumeius; et obsides, qui erant in arce, dixit tradi ei.6 E lo autorizzava a mettere insieme un esercito e a fabbricare armi, lo faceva suo confederato, e comandava che gli fossero consegnati gli ostaggi che erano nella cittadella.
7 Et venit Ionathas inIerusalem et legit epistulas in auditu omnis populi et eorum, qui in arce erant;7 E Gionata andò a Gerusalemme, e lesse le lettere alla presenza di tutto il popolo e di quelli che erano nella cittadella.
8 et timuerunt timore magno, cum audirent quoniam dedit ei rex potestatemcongregandi exercitum.8 E questi ne ebbero grande paura, quando sentirono che il re gli dava il potere di mettere insieme un esercito.
9 Et tradiderunt, qui erant in arce, Ionathae obsides, etreddidit eos parentibus ipsorum.9 E gli ostaggi furon consegnati a Gionata, il quale li rese ai loro parenti.
10 Et habitavit Ionathas in Ierusalem et coepitaedificare et innovare civitatem;10 E Gionata fissò la sua dimora in Gerusalemme, e cominciò a rifabbricare e a restaurare la città.
11 et dixit facientibus opera, ut exstruerentmuros et montem Sion in circuitu lapidibus quadratis ad munitionem: et itafecerunt.11 E ordinò agli operai di fare una muraglia di pietre quadrate intorno al monte Sion, per fortificarlo, e così fu fatto.
12 Et fugerunt alienigenae, qui erant in munitionibus, quas Bacchidesaedificaverat,12 Allora gli stranieri che stavano nelle fortezze fabbricate da Bacchide fuggirono,
13 et reliquit unusquisque locum suum et abiit in terram suam;13 e, abbandonati i loro posti, se ne andarono, ciascuno al suo paese.
14 tantum in Bethsura remanserunt aliqui ex his, qui reliquerant legem etpraecepta; erat enim ad refugium.
14 Alcuni solamente di quelli che avevano abbandonata la legge e i precetti di Dio restarono in Betsura, che era diventata il loro rifugio.
15 Et audivit Alexander rex promissa, quae misit Demetrius Ionathae, etnarraverunt ei proelia et virtutes, quas ipse fecit et fratres eius, et labores,quos habuerunt.15 E il re Alessandro, avendo sapute le promesse che Demetrio aveva fatte a Gionata e avendo sentito raccontare le battaglie, le prodezze di lui e dei suoi fratelli, e gli affanni in cui s'erari trovati,
16 Et ait: “ Numquid inveniemus aliquem virum talem? Et nuncfaciemus eum amicum et socium nostrum ”.16 disse: « Potremo trovare un uomo simile a questo? Facciamocelo dunque amico e confederato ».
17 Et scripsit epistulam et misit eisecundum haec verba dicens:17 E scrisse e mandò a lui una lettera in cui gli diceva queste parole:
18 “ Rex Alexander fratri Ionathae salutem.18 « Il re Alessandro al fratello Gionata, salute.
19 Audivimus de te quod vir potens es viribus et aptus es, ut sis amicus noster;19 Abbiamo sentito parlare di te, e dire che sei un uomo di gran valore e degno d'essere nostro amico.
20 et nunc constituimus te hodie summum sacerdotem gentis tuae, et ut amicusvoceris regis — et misit ei purpuram et coronam auream — et, quae nostrasunt, sentias nobiscum et conserves amicitias ad nos ”.20 Or dunque noi ti costituiamo sommo sacerdote della tua nazione, e vogliamo che tu abbia il titolo di amico del re — e gli mandò la porpora e la corona d'oro — e prenda parte con noi ai nostri affari, e ci conservi l'amicizia ».
21 Et induit seIonathas stola sancta septimo mense, anno centesimo sexagesimo, in die sollemniScenopegiae; et congregavit exercitum et fecit arma copiosa.
21 E Gionata si vestì della stola santa, l'anno centosessanta, il settimo mese, nella festa dei Tabernacoli; e radunò l'esercito, e fece fabbricare gran quantità di armi.
22 Et audivit Demetrius verba ista et contristatus est nimis et ait:22 Sapute queste cose, Demetrio ne restò moltissimo afflitto, e disse:
23 “ Quidhoc fecimus quod praeoccupavit nos Alexander apprehendere amicitiam Iudaeorum adfirmamentum?23 Che abbiam fatto? Alessandro ci ha prevenuti nell'acquistarsi l'amicizia dei Giudei, per rendersi più forte.
24 Scribam et ego illis verba deprecatoria et dignitates et dona,ut sint mecum in adiutorium ”.24 Scriverò anch'io ad essi con parole di scongiuro, di dignità, di doni, perchè vengano con me ad aiutarmi ».
25 Et misit eis secundum haec verba: “ RexDemetrius genti Iudaeorum salutem.25 E scrisse loro in questi termini: « Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute.
26 Quoniam servastis ad nos pactum etmansistis in amicitia nostra et non accessistis ad inimicos nostros, audivimuset gavisi sumus.26 Abbiamo sentito che avete mantenuta l'alleanza fatta con noi, che siete rimasti nella nostra amicizia, che non vi siete uniti coi nostri nemici, e ne abbiamo avuto piacere.
27 Et nunc perseverate adhuc conservare ad nos fidem, etretribuemus vobis bona pro his, quae facitis nobiscum,27 Or dunque continuate a restarci fedeli, e vi ricompenseremo, con benefizi, di quel che avete fatto per noi.
28 et remittemus vobispraestationes multas et dabimus vobis donationes.28 Vi libereremo da molte gravezze e vi concederemo dei favori.
29 Et nunc absolvo vos etremitto Iudaeos a tributis et pretio salis et a coronis;29 Fin da ora esento voi e tutti i Giudei dai tributi, vi condono il prezzo del sale, vi rimetto le corone e la terza parte del seme;
30 et pro tertia parteseminis et pro dimidia parte fructus ligni, quod debetur mihi accipere, remittoex hodierno die et deinceps accipere a terra Iudae et a tribus regionibus, quaeadditae sunt illi ex Samaritide et Galilaea, ex hodierna die et in totum tempus;30 e la metà dei frutti delle piante, che è di mia parte, la rilascio a voi per l'avvenire, fin da questo giorno, in modo che non si esiga più dalla terra di Giuda e dalle tre città a lei unite nella Samaria e dalla Galilea, da questo giorno per tutto il tempo avvenire.
31 et Ierusalem sit sancta et libera et fines eius et decimae et tributa.31 E Gerusalemme sia santa, e libera col suo territorio, e siano sue le decime e i tributi.
32 Remitto etiam potestatem arcis, quae est in Ierusalem, et do eam summosacerdoti, ut constituat in ea viros, quoscumque ipse elegerit, qui custodianteam.32 Rimetto pure nelle vostre mani la cittadella che è in Gerusalemme, e la consegno al sommo sacerdote, affinchè vi metta a costodirla uomini da lui scelti.
33 Et omnem animam Iudaeorum, quae captiva est a terra Iudae in omni regnomeo, relinquo liberam gratis, et omnes a tributis solvantur etiam pecorumsuorum.33 E a tutti i Giudei menati schiavi dalla terra di Giuda, in qualunque parte si trovino del mio regno, rendo la libertà gratuitamente, esentandoli tutti dai tributi, anche dei loro bestiami.
34 Et omnes dies sollemnes et sabbata et neomeniae et dies decreti ettres dies ante diem sollemnem et tres dies post diem sollemnem sint omnesimmunitatis et remissionis omnibus Iudaeis, qui sunt in regno meo;34 E tutte le solennità, e i sabati, e i noviluni, e i giorni di precetto, e i tre giorni che precedono e i tre giorni che seguono una festa solenne, siano giorni d'immunità e di franchigia per tutti i Giudei che sono nel mio regno.
35 et nemohabebit potestatem agere et perturbare aliquem illorum de omni causa.35 Allora nessuno potrà agire contro di essi, o chiamarli in giudizio, per qualsiasi causa.
36 Etascribantur ex Iudaeis in exercitu regis ad triginta milia virorum, et dabunturillis copiae, ut oportet omnibus exercitibus regis.36 E saranno arruolati nell'esercito del re fino a trenta mila Giudei, e sarà dato loro il soldo, come si deve dare a tutti gli eserciti del re, e da essi si sceglieranno alcuni che staranno nelle fortezze del gran re.
37 Et ex eis constituentur,qui sint in munitionibus regis magnis, et ex his constituentur super negotiaregni, quae aguntur ex fide, et praepositi eorum et principes sint ex eis etambulent in legibus suis, sicut praecepit rex in terra Iudae.37 E tra questi si prenderanno delle persone da mettersi alla direzione degli affari del regno che esigono fedeltà. E i capi sian dei loro, e vivano secondo le loro leggi, come il re ha ordinato nella terra di Giuda.
38 Et tresregiones, quae additae sunt Iudaeae ex regione Samariae, addatur Iudaeaereputari, ut sint sub uno et non oboediant alii potestati, nisi summisacerdotis.38 E le tre città della provincia di Samaria annesse alla Giudea, sian contate come della Giudea, in modo che abbiano un sol capo, e non obbediscano ad altra autorità che quella del sommo sacerdote.
39 Ptolemaida et confines eius dedi donum sanctis, quae sunt inIerusalem, ad necessarios sumptus sanctis.39 Dono Tolemaide col suo territorio al santuario che è in Gerusalemme, pel mantenimento del santuario.
40 Et ego do singulis annis quindecimmilia siclorum argenti de rationibus regis ex locis, quae me contingunt;40 Ed ogni anno dò quindici mila sicli d'argento sopra i diritti reali che mi appartengono.
41 etomne, quod reliquum fuerit, quod non reddiderant, qui super negotia erant, annisprioribus, ex hoc dabunt in opera domus.41 E tutto quello che è restato indietro, e che non è stato pagato dagli amministratori negli anni passati, da qui in poi sarà dato pel servizio della casa.
42 Et super haec quinque milia siclorumargenti, quanta accipiebant de sanctorum ratione per singulos annos, et haecremittuntur eo quod ipsa ad sacerdotes pertineant, qui ministerio funguntur.42 Inoltre i cinque mila sicli d'argento che riscotevano ogni anno per conto del santuario, anche questi appartengono ai sacerdoti che esercitano le funzioni del ministero.
43 Et quicumque confugerint in templum, quod est Hierosolymis, et in omnibusfinibus eius debentes regalia et quamlibet rem, dimittantur, et universa, quaesunt eis in regno meo.43 E tutti quelli che, debitori del re per qualsivoglia titolo, si rifugieranno nel tempio che è in Gerusalemme e dentro tutta la sua cinta, sian liberi e godano liberamente di tutti i loro beni che hanno nel mio regno.
44 Et ad aedificanda vel restauranda opera sanctorumsumptus dabitur de ratione regis;44 E per le costruzioni e i restauri del santuario saran dati i mezzi per conto del re.
45 et ad exstruendos muros Ierusalem etcommuniendum in circuitu sumptus dabitur de ratione regis et ad construendosmuros in Iudaea ”.
45 E per ricostruire le mura di Gerusalemme, e per fortificarne la cinta saran dati i mezzi per conto del re, così pure per alzare le (altre) mura nella Giudea ».
46 Ut audivit autem Ionathas et populus sermones istos, non crediderunt eis necreceperunt, quia recordati sunt malitiae magnae, quam fecerat in Israel ettribulaverat eos valde.46 Quando Gionata e il popolo ebbero sentite queste parole, non ci credettero e non le accettarono, perchè si ricordavano dei grandi mali che (Demetrio) aveva fatti a Israele, e come li aveva oltremodo straziati.
47 Et complacuit eis in Alexandro, quia ipse fuerat eisprinceps sermonum pacis, et ipsi auxilium ferebant omnibus diebus.47 Si decisero adunque in favore di Alessandro, perchè egli era per essi il primo (a mettere in pratica) le parole della pace; e gli dettero per sempre aiuto.
48 Etcongregavit rex Alexander exercitum magnum et admovit castra contra Demetrium.48 Or il re Alessandro, radunato un grande esercito, mosse il campo contro Demetrio.
49 Et commiserunt proelium duo reges, et fugit exercitus Alexandri, et insecutusest eum Demetrius et praevaluit adversus eos;49 E i due re vennero a battaglia e l'esercito di Demetrio si diede alla fuga, inseguito da Alessandro, che gli diede addosso.
50 et confirmavit proelium nimis,donec occidit sol, et cecidit Demetrius in die illa.
50 E la battaglia divenne sempre più fiera fino al tramonto del sole, e in quel giorno morì Demetrio.
51 Et misit Alexander ad Ptolemaeum regem Aegypti legatos secundum haec verbadicens:51 E il re Alessandro, mandati ambasciatori a Tolomeo re d'Egitto, gli fece dire queste parole:
52 “ Quoniam regressus sum in regnum meum et sedi in sede patrummeorum et obtinui principatum et contrivi Demetrium et possedi regionem nostram52 « Io sono rientrato nel mio regno, seggo sul trono dei miei padri, ho conquistato lo stato, ho schiacciato Demetrio, ho preso il possesso dei miei dominii.
53 et commisi pugnam cum eo, et contritus est ipse et castra eius a nobis, etsedimus in sede regni eius;53 Son venuto con lui a battaglia, ed egli è restato da me sconfitto con tutto il suo esercito, e mi sono assiso sul trono del suo regno.
54 et nunc statuamus ad invicem amicitiam, et damihi filiam tuam uxorem, et ego ero gener tuus et dabo tibi dona et ipsi dignate ”.54 Or dunque facciamo amicizia tra noi, dammi in moglie la tua figliola, ed io sarò tuo genero, e farò a te e a lei doni degni di te ».
55 Et respondit rex Ptolemaeus dicens: “ Felix dies, in qua reversuses ad terram patrum tuorum et sedisti in sede regni eorum!55 Il re Tolomeo rispose in questi termini: « Felice quel giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri, e ti sei assiso sul trono del loro regno!
56 Et nunc faciamtibi, quae scripsisti, sed occurre in Ptolemaidam, ut videamus invicem nos, etsocer fiam tibi, sicut dixisti ”.56 Or io ti farò quello che hai scritto: però vieni a incontrarmi a Tolemaide, affinchè ci vediamo insieme, e ti dia la sposa, come hai detto ».
57 Et exivit Ptolemaeus de Aegypto, ipse etCleopatra filia eius, et venit Ptolemaidam anno centesimo sexagesimo secundo.57 Tolomeo, partito dall'Egitto, l'anno centosessantadue, con Cleopatra sua figlia, andò a Tolemaide.
58 Et occurrit ei Alexander rex, et dedit ei Cleopatram filiam suam et fecitnuptias eius Ptolemaidae sicut reges in magna gloria.
58 Ed essendogli andato incontro il re Alessandro, gli diede la sua figlia Cleopatra, e a Tolemaide furono fatte le nozze, secondo il costume dei re, con grande magnificenza.
59 Et scripsit rex Alexander Ionathae, ut veniret obviam sibi.59 E il re Alessandro scrisse a Gionata che andasse a trovarlo.
60 Et abiit cumgloria Ptolemaidam et occurrit ibi duobus regibus et dedit illis argentum multumet aurum et dona et invenit gratiam in conspectu eorum.60 E Gionata andò con pompa a Tolemaide, andò a trovare i due re, diede loro gran quantità d'oro, d'argento e di doni, e trovò grazia nel loro cospetto.
61 Et conveneruntadversus eum viri pestilentes ex Israel, viri iniqui interpellantes adversuseum; et non intendit ad eos rex.61 Ma alcuni uomini pestilenziali d'Israele, iniqui, s'unirono contro di lui per accusarlo; ma il re non diede loro ascolto.
62 Et iussit rex, et exspoliaverunt Ionathanvestibus suis et induerunt eum purpura; et ita fecerunt. Et collocavit eum rexsedere secum.62 E ordinò che Gionata fosse spogliato delle sue vesti e rivestito di porpora. E così fu fatto. Il re lo fece sedere accanto a sè,
63 Dixitque principibus suis: “ Exite cum eo in medium civitatiset praedicate, ut nemo adversus eum interpellet de ullo negotio, nec quisquam eimolestus sit de ulla ratione ”.63 e disse ai suoi grandi: « Andate con lui nel mezzo della città, e bandite che nessuno porti accuse contro di lui, per qualsivoglia causa, e che nessuno, per qualsiasi ragione, gli rechi molestia.
64 Et factum est, ut viderunt, quiinterpellabant gloriam eius, quae praedicabatur, et opertum eum purpura,fugerunt omnes.64 Quando gli accusatori videro come era onorato, quello che era bandito, e come era vestito di porpora, fuggirono tutti.
65 Et magnificavit eum rex et scripsit eum inter primos amicoset posuit eum ducem et participem principatus.65 E il re lo innalzò a dignità, lo ascrisse fra i primi suoi amici, lo fece condottiero e partecipe del principato.
66 Et reversus est Ionathas inIerusalem cum pace et laetitia.
66 E Gionata con pace e allegrezza tornò a Gerusalemme.
67 In anno centesimo sexagesimo quinto venit Demetrius filius Demetrii a Cretain terram patrum suorum;67 L'anno centosessantacinque, Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri.
68 et audivit Alexander rex et contristatus est valdeet reversus est Antiochiam.68 A questa notizia il re Alessandro si rattristò oltremodo, e tornò ad Antiochia.
69 Et constituit Demetrius rex Apollonium, quipraeerat Coelesyriae, et congregavit exercitum magnum; et accessit ad Iamniam etmisit ad Ionathan summum sacerdotem69 E il re Demetrio fece suo generale Apollonio, governatore della Celesiria, il quale, raccolto un grande esercito, si accostò a Iamnia, e mandò dire a Gionata, sommo sacerdote:
70 dicens: “ Tu omnino solus resistisnobis; ego autem factus sum in derisum et in opprobrium propter te; et quare tupotestatem adversum nos exerces in montibus?70 « Tu solo ci resisti, ed io sono oggetto di derisioni e di scherni, perchè tu ti fai forte contro di noi sulle montagne.
71 Nunc ergo si confidis invirtutibus tuis, descende ad nos in campum, et comparemus illic invicem, quiamecum est virtus civitatum.71 Or dunque, se tu hai fiducia nelle tue schiere, scendi verso di noi nel piano, e misuriamoci insieme, perchè io ho meco il fiore dei combattenti.
72 Interroga et disce quis sum ego et ceteri, quiauxilio sunt nobis, et dicunt: “Non potest stare pes vester ante faciemnostram, quia bis in fugam conversi sunt patres tui in terra sua”.72 Informati, e saprai chi sono io, e chi sono quelli che mi aiutano, i quali dicono che voi non potete reggervi in piedi dinanzi a noi, chè già due volte furon messi in fuga i tuoi padri nel loro paese.
73 Et nuncnon poteris sustinere equitatum et exercitum talem in campo, ubi non est lapisneque silex neque locus fugiendi ”.
73 Ed ora come potrai sostenere l'urto della cavalleria e di sì grande esercito in una pianura, dove non c'è nè pietra, nè masso, nè luogo di rifugio? »
74 Ut audivit autem Ionathas sermones Apollonii, motus est animo et elegit decemmilia virorum et exiit ab Ierusalem, et occurrit ei Simon frater eius inadiutorium.74 Gionata, udite le parole di Apollonio, ne restò punto, e, scelti dieci mila uomini, partì da Gerusalemme, e si unì a lui, per soccorrerlo, Simone, suo fratello.
75 Et applicuit castra in Ioppen; et excluserunt eum, qui erant decivitate, quia custodia Apollonii in Ioppe erat, et oppugnaverunt eam.75 E andarono a porre il campo presso Ioppe; ma quelli della città gli chiusero le porte ( essendo Ioppe occupata da un presidio d'Apollonio): allora egli l'assediò.
76 Etexterriti, qui erant in civitate, aperuerunt ei, et obtinuit Ionathas Ioppen.76 Spaventati, quelli che si trovavano nella città gli aprirono le porte, e Gionata occupò Ioppe.
77 Et audivit Apollonius et admovit tria milia equitum et exercitum multum. Etabiit Azotum tamquam iter faciens et statim exiit in campum, eo quod haberetmultitudinem equitum et confideret in eis.77 Informato di ciò, Apollonio si mosse con tre mila, cavalli e numeroso esercito, e subito uscì in campo, perchè aveva molta cavalleria in cui fidava.
78 Et insecutus est eum Ionathas inAzotum, et exercitus commiserunt proelium.78 Ma Gionata gli tenne dietro verso Azoto, e attaccarono battaglia.
79 Et reliquit Apollonius milleequites post eos occulte.79 Or Apollonio aveva lasciati nascosti dietro di lui nel campo mille cavalieri;
80 Et cognovit Ionathas quoniam insidiae sunt post se;et circuierunt castra eius et iecerunt iacula in populum a mane usque advesperam.80 ma Gionata ne fu informato che gli erano tese insidie alle spalle. E circondarono la sua gente e gettarono sopra di essa dardi dalla mattina fino alla sera;
81 Populus autem stabat, sicut praeceperat Ionathas, et laboraveruntequi eorum.81 ma i suoi uomini stavan fermi, secondo il comando di Gionata, e i cavalli dei nemici si stancarono.
82 Et eiecit Simon exercitum suum et commisit contra legionem;equites enim fatigati erant. Et contriti sunt ab eo et fugerunt,82 Allora Simone spinse avanti il suo esercito, e attaccò la fanteria, essendo spossata la cavalleria, e li ruppe e li mise in fuga.
83 et equidispersi sunt in campo et fugerunt in Azotum et intraverunt in Bethdagon idolumsuum, ut ibi se liberarent.83 E quelli che eran dispersi per la pianura fuggirono ad Azoto, ed entrarono nel tempio di Dagon, loro idolo, per avervi scampo.
84 Et succendit Ionathas Azotum et civitates, quaeerant in circuitu eius, et accepit spolia eorum et templum Dagon et omnes, quifugerunt in illud, succendit igne.84 Ma Gionata diede alle fiamme Azoto e le città circonvicine, e ne prese le spoglie, e bruciò il tempio di Dagon e tutti quelli che vi si erano rifugiati.
85 Et fuerunt, qui ceciderunt gladio cum hisqui succensi sunt, fere octo milia virorum.85 Quelli che caddero sotto la spada e quelli che furono bruciati arrivarono a circa otto mila.
86 Et movit inde Ionathas castra etapplicuit ad Ascalonem, et exierunt de civitate obviam illi in magna gloria.86 Elevato il campo di lì, Gionata andò ad Ascalona, e quelli della città gli andarono incontro rendendogli grandi onori.
87 Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum suis habentibus spolia multa.87 Poi Gionata, con i suoi, carichi di spoglie, tornò a Gerusalemme.
88 Etfactum est, ut audivit Alexander rex sermones istos, et addidit adhucglorificare Ionathan88 Quando il re Alessandro seppe queste cose, accordò ancora maggiori onori a Gionata:
89 et misit ei fibulam auream, sicut consuetudo est daricognatis regum, et dedit ei Accaron et omnes fines eius in possessionem.
89 gli mandò la fibbia d'oro, che soleva darsi ai parenti del re, e gli diede la proprietà di Accaron e di tutto il suo territorio.