Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

`Iyyov (איוב) - Giobbe 6


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1 E dopo che cessarono di parlare, rimase Oloferne molto indignato, e disse ad Achior:
2 Però che tu ci hai profetato, dicendo che la gente d' Israel sarà difesa dal suo Iddio, acciò ch' io ti dimostri che non è Iddio in terra, se non Nabucodonosor,
3 quando noi avremo percossi tutti loro, come se percuotessimo uno uomo, allora e tu con loro perirai di coltello degli Assirii, e tutto Israel insieme con te sarà posto in perdizione;
4 e proverai che Nabucodonosor sia signore di tutta la terra; e allora il coltello del mio esercito passerà per li lati del corpo tuo, e perforato cadrai fra li feriti (e uccisi) d' Israel, e non respirerai più, persino che tu sii esterminato con loro.
5 Ma se tu pensi che la tua profezia sia vera, non s'attristi il tuo viso; e non rimanga più la faccia tua pallida, se tu pensi che il mio parlare non abbi effetto.
6 E acciò che tu conoschi che tu insieme con loro abbi a provare per esperienza questo ch' io ho detto, ecco ch' io in quest' ora ti voglio mandare a quello popolo, e accompagnarti con loro, acciò che quando loro riceveranno le pene degne del mio coltello, tu rimanghi sottoposto a questa vendetta.
7 Allora Oloferne comandò alli servi suoi, che pigliassero Achior, e che lo menassero in Betulia e desserlo nelle mani de' figliuoli d' Israel.
8 E pigliato che l'ebbono i servi di Oloferne, andarono per i campi (verso Betulia); e quando furono prossimi alli monti, uscirono fuori contro a loro gli uomini che gettavano le pietre con le fionde.
9 Loro, vedendo questo, declinarono a lato ai monti, e legorono Achior ad uno arbore con le mani e con i piedi; e così legato con le funi lo lasciorono, e ritornarono al suo signore.
10 E (veduto questo) i figliuoli d'Israel scesero di Betulia, e vennero a lui. Lo qual isciolto, lo menarono in Betulia; e posto nel mezzo del popolo, addimandarono quale fosse la cagione di questo, che gli Assirii l'avessono lasciato a questo modo legato.
11 In quel tempo erano in quello luogo prìncipi Ozia figliuolo di Mica della tribù di Simeon e Carmi il qual anco si chiamava Gotoniel.
12 E Achior, istando nel mezzo degli antichi e nel cospetto di tutti, disse tutte quelle cose che lui avea detto essendo dimandato da Oloferne, e come il popolo di Oloferne lo avea voluto uccidere per cagione di questa risposta;
13 e a che modo Oloferne si era turbato, e che per questo comandò che lui vi fosse dato nelle mani, acciò che quando lui vincerà i figliuoli d' Israel, che anco Achior sia per suo comandamento con diversi supplizii ucciso, per questo che lui disse che il Dio del cielo sarà difensore d' Israel.
14 E avendo Achior esposto tutte queste cose, tutto il popolo si chinò con la faccia sua, adorando il Signore; e tutti, di una volontà, con una universal lamentazione e pianto pregavano,
15 dicendo: Signore Iddio del cielo e della terra, riguarda alla superbia di questa gente e alla nostra umiltà, e considera alla faccia de' tuoi servi, e dimostra che tu non abbandoni quelli che si confidano di te; e quelli che presumono di sè, e confidansi di gloriarsi nella sua virtù, tu gli umillii.
16 E compiuto il pianto, e compiuta la orazione del popolo per tutto il dì, consolorono Achior,
17 dicendo: lo Dio de' padri nostri, la virtù del quale tu hai predicato, lui ti darà questa retribuzione, che tu piuttosto vederai la sua distruzione.
18 E conciosia cosa che Iddio abbi dato questa libertà ai servi suoi, sia anco Dio teco nel mezzo di noi; chè sì come a te piacerà, così tu conversi [nosco] con tutti i tuoi.
19 Allora Ozia, finito lo consiglio, lo ricevè in casa sua, e fece una grande cena.
20 E chiamati tutti li principali e onorati insieme, compiuto lo digiuno, cenorono.
21 E dopo questo, chiamato tutto il popolo, per tutta la notte stettero nella chiesa in orazione, dimandando adiutorio da Dio d' Israel.