Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Osea 4


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Minacce contro il paese d'Israele pe' molti peccati di quel popolo, il quale rigetta la buona dottrina, ed è dedito all'idolatria. Dio abbandonerà Israele nelle sue iniquità, e desidera, che Giuda non lo imiti.

1Udite la parola del Signore voi, figliuoli d'Israele; perocché il Signore viene a far giudizio degli abitatori di questa terra; perocché non è verità, e non è misericordia, perchè non è scienza di Dio sulla terra.2La bestemmia, e la menzogna, e l'omicidio, e il furto, e l'adulterio la hanno inondata, e il sangue incalza il sangue.3Per questo la terra sarà in pianto, e tutti i suoi abitanti saranno in languore, e le bestie della campagna, e gli uccelli dell'aria, e i pesci stessi dei mare periranno.4Nissuno però faccia rimprovero, ovver correzione ad alcuno; perocché il popol tuo è come chi sta a tu per tu col sacerdote.5Ma tu oggi anderai in rovina, e teco anderà in rovina il profeta. In quella notte farò tacere la madre tua.6Il mio popolo è rimaso muto, per chè era privo di scienza. Perchè tu rigettasti la scienza, per questo io ti rigetterò, affinchè tu non eserciti il mio sacerdozio. Tu poi ti se' scordata della legge del tuo Dio, ed io pure mi scorderò dei miei figliuoli.7Più si son eglino moltiplicati e più son cresciuti i loro peccati: io cangerò in ignominia la gloria loro.8Mangiano i peccati del popolo mio, e mentre egli pecca gli fan coraggio.9Onde qual è il popolo, tal sarà il sacerdote, e io punirò sopra di lui, le sue azioni, e renderò a lui la mercede de suoi pensamenti.10Ei mangeranno, e non si satolleranno: hanno prevaricato senza darsi mai posa: hanno abbandonato il Signore, non osservando la legge.11L'impudicizia, il vino, e l'ubbriachezza tolgono il bene dell'intelletto.12Il mio popolo ha consultato un pezzo di legno, e le sue bacchette han predetto a lui il futuro: perocché lo spirito di fornicazione gli ha affascinati, ed hanno voltate le spalle al Dio loro.13Sulle vette dei monti offersero sagrifizj, e sulle colline abbruciarono i timiami, e sotto la quercia, e sotto il pioppo, e sotto il terebinto, perchè l'ombra di essi era gradita: per questo le vostre figliuole faran getto del loro onore, e le vostre spose saranno adultere.14Io non gastigherò le vostre figliuole, quando avranno peccato, né le vostre spose, quando saran diventate adultere: perocché costoro conversavano colle meretrici, e andavano a far sagrifizio con gli effeminati. Per la qual cosa questo popolo senza intelletto sarà percosso.15Giacché tu, o Israele, ti se' dato alla fornicazione, non pecchi almeno Giuda or non vogliate entrare in Galgal, e non salite a Bethaven, e non fate quel giuramento: Vive il Signore.16Perocché Israele è uscito di strada come una vacca indomita: adesso il Signore lo menerà a pascere come un agnello in ispaziosa campagna.17Ephraim ha fatta società cogl'idoli: lascialo stare.18Egli ha a parte i suoi conviti, è caduto nella più orrenda fornicazione: i suoi protettori hanno amata la sua ignominia.19Li porta il vento legati alle sue ale, e i lor sagrifizj saranno la loro vergogna.

Note:

4,1:Voi, figliuoli d'Israele. Parla alle dieci tribù.
Perchè non è scienza di Dio sulla terra. Intende la scienza pratica, per cui Dio non sol si conosce, ma si venera, e si teme, e si onora colle opere anche più, che colle parole.

4,2:E il sangue incalza il sangue. Ottimamente il Caldeo, e s. Girolamo col nome di sangue intesero ogni peccatò, perchè il sangue, che era immondo per gli Ebrei secondo la legge, ed era abbominevole, vien posto a significare qualunque immondezza, e qualunque cosa, che macchia, e contamina le anime. Il senso adunque si è: nella vita di costoro il sangue incalza il sangue, un peccato incalza l'altro; aggiungono peccati a peccati, e accumulano senza posa le iniquità.

4,3:La terra sarà in pianto, ec. Per questo la terra per cossa dai gastighi del Signore sarà in pianto, e gli uomini si consumeranno sotto il peso dell'ira divina, e le bestie stesse, e i volatili, e i pesci non lasceranno di aver parte ai mali, che Dio pioverà sopra questo paese. Dove abbiam tradotto periranno, il significato stretto della parola congregabuntur si è saranno raunati (ovver messi insieme) co' morti. Una pestilenza, una siccità, che Dio mandi, è funesta non solo agli uomini, ma anche agli animali.

4,4:Nissuno però faccia rimprovero, ovver correzione ad alcuno; ec. È inutile il pensare a far rimproveri, o correzione a costoro.
E come chi sta a tu per tu col sacerdote. Si potrebbe ancora tradurre: Il popolo tuo è quello, che sta a tu per tu ec. L'avverbio sicut non è sempre segno di somiglian za, ma talvolta anche di verità. Vedi Joan. I. 14. Il tuo popolo è tanto indocile, e ostinatamente fisso nel male, che se un sacerdote gli parla per ammonirlo, si metterà a litigare con esso.

4,5:Ma tu oggi anderai in rovina, ec. Ma tu, o Israele, ben presto caderai nell'ultime sciagure, e teco i tuoi falsi Profeti, i tuoi adulatori. In quella notte di calamità, e di miseria (parla della cattività, nella quale saranno condotti) io ridurrò ad un mesto silenzio la nazione, in cui tu se'nato. Egli è Dio, che parla alla repubblica di Israele.

4,6:E rimaso muto. È ridotto al silenzio, come un uomo già morto, perchè era privo della vera scienza, della scienza di salute.
Perchè tu rigettasti la scienza, ec. Tu rigettasti la scienza di salute, e perdesti per sempre il sacerdozio istituito da me. Sappiamo, che Jeroboam autore dello scisma creò sacerdoti degli uomini infimi della plebe, che non erano della stirpe di Levi. Vedi III. Reg. XII. 31. 32. Così Samaria dimenticò anche in questo la legge del Signore, e questi de' figli di lei si dimenticò, e gli abbandonò alle prave inclinazioni del loro cuore.

4,8:Mangiano i peccati del popol mio. I sacerdoti di questo popolo mangiano le carni delle ostie, che offeriscono per i peccati dello stesso popolo. È più che credibile, che i supposti sacerdoti, che erano nelle dieci tribù per tener quieta la coscienza del popolo nello scisma, ritennero tra le altre cose anche i sacrifizi di espiazione, i quali veni vano ancora ad esser di lucro per essi, a motivo della porzione, che toccava loro delle vittime. Quindi soggiungesi, che in vece d'ispirare ai peccatori odio contro il peccato, facevano ad essi coraggio.

4,9:Onde qual è il popolo, tal sarà il sacerdote. Tratterò nella stessa maniera i sacerdoti, e la plebe: la sorte degli uni, e degli altri sarà l'istessa; anderanno schiavi nell'Assiria i sacerdoti, ed il popolo.

4,10:Mangeranno, e non si satolleranno. Ottimamente s. Girolamo: Siccome la giustizia satolla, cosi l'iniquità, che non ha sostanza, delude fraudolentemente quelli, che di essa si cibano, e vuoto lascia il seno di chi la divora. Perocchè la cupidità è insaziabile, e quanto più cerca di soddisfarsi, tanto più diviene affamata.

4,12:Un pezzo di legno. Un idolo, che non è altro, che un pezzo di legno. Così molti Interpreti. Ma molto meglio s. Girolamo per questo legno intende le bacchette, delle quali si faceva uso per indovinare. Se ne è parlato, e veduto l'esempio Ezech. XXI.2I. La fornicazione è qui la passione di questo popolo pei riti empi, e per le super stizioni dell'idolatria.

4,13:Per questo le vostre figliuole faran getto del loro onore, ec. Anche l'Apostolo dimostrò, che la giusta pena di quelli, che rigettarono il vero Dio, per adorare i falsi dei, si fu il permetter lo stesso Dio, ch'ei cadessero ne' più vergognosi eccessi di impurità. Vedi Rom. 1.

4,14:Perocchè costoro conversavano ec. Io lascerò, che le figlie e le spose di costoro, perduta ogni verecondia pecchino, e li disonorino, perchè meritano essi anche questa pena, mentre convivono con donne di mala vita, e con uomini ancora peggiori di queste.

4,15:Non vogliate entrare in Galgal, e non salite a Bethaven. Se gli Israeliti vanno ad adorare a Galgal, e a Bet haven i falsi dei, non andarvi anche tu, popolo di Giuda: Bethaven è Bethel, dove erano i vitelli d'oro fatti da Jeroboam. Galgal era a' confini della tribù di Ephraim, e questo luogo era assai rispettato dagli Ebrei, perchè vi era stata per molto tempo l'arca del Signore: ed ivi ancora erano degli idoli, come apparisce da quello, che qui, e in appresso (Ix. 15. XII. II.) dice il nostro Profeta ed anche il Profeta Amos V. 4. V. 5. Bethel, che vuol dire: casa di Dio, fu detta Bethaven, cioè casa di vanità, ovver di iniquità, per ragione degli idoli, che ivi si adoravano. E non fate quel giuramento: Vive il Signore. Convien dire, che gli idolatri Ebrei si facessero lecito di giurare pel nome di Dio secondo l'antica formola, quantunque nè Dio, nè la fede in lui avessero più nel cuore; onde vuol dire: guardatevi dall'imitare quegli empi, i quali adorando gli idoli, colla stessa bocca contaminata colla invocazione di quelli, proferiscono il nome mio, e giura no, proferendo l'incomunicabile nome mio, e dicendo: Vive il Signore. Nell'Ebreo è qui il nome Jehovah.

4,16:Adesso il Signore lo menerà a pascere ec. Poichè Israele quasi vacca indomita ha scosso il giogo, e se n'è ito dove il tirava la sua frenesia, egli ben presto sarà renduto timido, quieto, umile come un agnello, quando cioè soggiogato dagli Assiri, il Signore lo farà andare a pascere nelle vaste campagne degli stessi Assiri.

4,17:Lascialo stare. Non ti impacciare con Israele, o Giuda, non ti impacciare con questo popolo, che ha fatta società cogli idoli, e della loro mensa è divenuto par tecipe.

4,18:Egli ha a parte i suoi conviti. In vece de' sobri, e religiosi conviti di carità, che si fanno dinanzi a me nel mio tempio, Israele ha i suoi conviti a parte, conviti pieni di intemperanza, e di crapola, e di disonesta, i quali conviti egli fa dinanzi ai suoi dei.
I suoi protettori hanno amata la sua ignominia. Nell'Ebreo si ha: I suoi scudi, che è ottimamente tradotto: I suoi protettori, cioè i suoi principi: questi dice, che hanno amato di ridurre Israele in istato d'ignominia, incitandogli all'idolatria, e a tutti gli eccessi, che le van dietro.

4,19:Li porta il vento legati alle sue ale. Saranno condotti via a precipizio nell'Assiria colla stessa rapidità, con cui anderebbono, se il vento se li portasse. V'ha chi per la voce spiritus intende il demonio, ma il senso non varia, e vorrebbe dire: se li porta il demonio.