Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Osea 14


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Distruzione di Samaria, e d'Israele, cui Dio invita a conversione con promessa di grandissimi beni.

1Perisca Samaria, perchè ha esacerbato il suo Dio; periscano di spada coloro, e i loro bambini siano infranti, e sventrate le donne gravide.2Convertiti, o Israele, al Signore Dio tuo; perocché per le tue scelleraggini ti sei precipitato.3Prendete con voi parole, e volgete vi al Signore, e ditegli: Togli tutte le iniquità, accetta questo bene, e noi ti offeriremo le ostie delle nostre labbra.4Non sarà nostro salvatore l'Assiro, non saliremo sopra i cavalli, non diremo mai più che nostri dii siano le opere di nostre mani, perchè tu avrai pietà del pupillo rimesso nelle tue mani.5Io sanerò le loro piaghe, gli amerò gratuitamente, perchè si è placato con essi il mio sdegno.6Io sarò come rugiada per Israele, ed egli spunterà come giglio, e getterà sue radici come una pianta del Libano.7Si diffonderanno i suoi rami; ei sarà bello come un ulivo, e odoroso come l'incenso.8Si convertiranno, e sederanno all'ombra di lui: viveranno di frumento; si propagheranno qual vite: il loro nome sarà come il vino nel Libano.9Ephraim (dirà): che ho io ornai da fare cogl'idoli? io l'esaudirò, io lo farò andare in alto come un verde abete: da me verranno i tuoi frutti.10Chi è il saggio, che tali cose comprenda? chi ha intelletto per penetrarle? perocché le vie del Signore sono diritte, e i giusti le battono, ma i prevaricatori vi ricaderanno.

Note:

14,1:Perisca Samaria, ec. Predice il Profeta la giustissi ma terribil vendetta di Dio contro gl' Israeliti. Perira Samaria, che ha esacerbato il suo Dio colle sue empietà; i figliuoli di questi empi saranno infranti sul suolo, e saranno trucidate le mogli coi bambini, che elle portano nel loro seno.

14,3:Prendete con voi parole. Parole di pentimento, di dolore, di affettuosa orazione. Accetta questo bene, ec. Il nostro dolore, le nostre la crime, che è un bene venuto a noi da te. E noi in vece de' sacrifizi offeriremo a te le lodi, e i rendimenti di grazie pel perdono, che riceveremo dalla tua carità.

14,4:Non sarà nostro salvatore l'Assiro, ec. Noi abbiamo imparato a non isperar più nella protezione degli Assiri, e non far conto della cavalleria dell'Egitto, più non daremo il nome di nostri dei agl'idoli fatti per mano d'uomo, perchè tu ci dai lume, ed hai pietà di un pupillo, qual è il povero Israele, privo di ogni umano soccorso, ma confidato, e rimesso nelle tue mani.

14,5:Io sanerò le loro piaghe, ec. Qui comincia la risposta di Dio, ed ella è tale, che visibilmente dimostra annunziarsi in essa la liberazione d'Israele dal peggiore di tutti i suoi mali, cioè dal peccato, annunziarsi il Cristo, e gli effetti della Redenzione operata dal Cristo. Sanerò le piaghe delle anime penitenti, perchè gratuitamente le amerò per mia sola misericordia, e perchè nè ira nè sdegno io non ho più contro di esse.

14,6:Io sarò come rugiada ec. Come la dolce rugiada irriga, e feconda le piante, così io colla mia parola, e colla mia grazia irrigherò le anime fedeli, e le renderò feconde di buone opere. Quindi il popolo fedele spunterà come bianchissimo, e odorosissimo giglio, e si alzerà fino al cielo a somiglianza de' cedri del Libano.

14,7:Sarà bello come un ulivo. La sua spirituale bellezza, la sua fecondità, e la sua bella verzura sarà come quella dell'ulivo.

14,8:Si convertiranno, e sederanno all'ombra di lui. All'ombra di lui, che è loro salvatore, all'ombra di Cristo verranno a posarsi i popoli convertiti. Viveranno di frumento. È qui accennata la divina Eucaristia, cibo di vita, Pane disceso dal cielo, affinchè chi ne mangia non muoia, Joan. VI. 50.
Si propagheranno qual vite. Si moltiplicheranno ifedeli all'infinito per tutta quanta la terra con felicità ancor più grande di quella, con cui una rigogliosa vite stende per ogni parte i suoi tralci.
Il loro nome sarà come il vino del Libano. Il nuovo spirituale Israele, a somiglianza del vino odoroso, che si fa sul Monte Libano, avra tutta la fragranza della virtù. Così Teodoreto.

14,9:Ephraim (dirà): Che ho io omai da fare cogl'idoli? ec. Ephraim non adorerà, non amerà, non conoscerà più se non il suo Dio, il suo vero Dio e vero Salvatore; e Dio lo innalzerà a grande altezza, come un altissimo abete. Ma questa pianta non porta frutti, e il nuovo Israele sarà ricco di frutti spirituali, i quali saran tua ricchezza, o Israele, e mio dono, perchè effetti della mia grazia. Così dice il Signore.

14,10:Chi è il saggio, che tali cose comprenda? ec. Pro fondi sono questi misteri,e inintelligibili agli uomini carnali, e ai soli saggi, cioè a' soli giusti saran disvelati; perchè le vie del Signore, le vie, che conducono a lui, sono diritte, e i giusti le amano, e le battono; ma le anime curve, depresse verso la terra, non solo non amano tali vie, nè le battono, ma vi trovano occasion di caduta: perocchè il giogo del Signore, che è la consolazione, e la sicurezza de' giusti, diviene occasione di precipizio, e di morte per gli empi e stolti figliuoli di Adamo, che amano la vanità, e seguono la menzogna.