Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 2


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Vi furono però tra il popolo dei falsi profeti, come pure tra voi ci saranno dei maestri bugiardi, i quali introdurranno sètte di perdizione e rinnegheranno quel Signore che li ha riscattati, tirandosi addosso una pronta perdizione.1 Vi furon però nel popolo anche de' falsi profeti, come ancor tra di voi vi saranno de' bugiardi maestri, i quali introdurranno sette perverse, che rinnegheranno quel Signore, che gli ha riscattati, tirandosi addosso una pronta perdizione.
2 Molti li seguiranno nelle loro dissolutezze e per causa loro la via della verità sarà bestemmiata;2 E molti seguiteranno le impurità di coloro, per causa de' quali sarà bestemmiata la via della verità:
3 essi per avarizia faranno traffico di voi con parole bugiarde; ma la loro condanna già da tempo non langue, e la loro perdizione non dorme.3 E con parole formate dall'amor del guadagno faran negozio di voi: la dannazione de' quali già tempo non langue, e la perdizione di essi non assonna.
4 Poichè se Dio non perdonò agli angeli che peccarono, ma li precipitò nell'abisso e li consegnò alle catene d'inferno per essere tormentati e riservati al giudizio;4 Imperocché se Dio non perdonò agli Angeli, che peccarono, ma cacciatili nel tartaro gli consegnò alle catene d'inferno ad esser tormentati, e serbati al giudizio:
5 se non perdonò all'antico mondo, ma salvò con sette altri Noè predicatore della giustizia, mandando il diluvio sul mondo degli empi;5 E all'antico mondo non perdonò, ma custodì con sette altri Noè predicatore della giustizia, scaricando il diluvio sul mondo degli empi:
6 se condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, facendole esempio a coloro che vogliono vivere empiamente;6 E le città di Sodoma, e di Gomorra condannò alla distruzione, riducendole in cenere: facendole esempio a coloro, che sono per vivere da empj:
7 e se liberò il giusto Lot vessato dalle ingiurie e dall'impuro vivere di uomini infami; -7 E liberò il giusto Lot vessato dalle ingiurie, e dall'impuro vivere d'uomini infami:
8 poichè [Lot] era giusto di vista e di udito, mentre dimorava con gente, che ogni giorno metteva alla tortura quell'anima giusta con opere inique -8 Imperocché e di vista, e d'udito era giusto: dimorando con gente, la quale ogni di metteva alla tortura quell'anima giusta con le inique operazioni.
9 vuol dire che il Signore sa liberare i giusti dalla tentazione, e riservare gli empi per il giorno del giudizio;9 Sa il Signore liberare i giusti dalla tentazione: e serbare gli iniqui pel dì del giudizio ai tormenti:
10 specialmente quelli che vanno dietro alla carne nell'immonda concupiscenza e disprezzano l'autorità. Audaci, arroganti, non temono d'ingiuriare le maestà;10 E particolarmente coloro, i quali dietro alla carne batton le vie dell'immonda concupiscenza, e disprezzan la potestà, audaci, amanti di loro stessi, non temono d'introdurre delle sette, bestemmiando:
11 mentre gli angeli, benchè siano superiori in forza e in potenza, non riportano giudizio ingiurioso contro quelli.11 Mentre gli stessi Angeli maggiori essendo di forza, e di robustezza, non reggono alla orrenda condannazione portata contro di loro.
12 Costoro invece come bestie irragionevoli, naturalmente fatte per esser prese e perire, bestemmiano le cose che ignorano; periranno così nella loro corruzione,12 Ma questi come bestie irragione voli, naturalmente fatte per esser prese, e consunte, bestemmiando le cose, che ignorano, per la propria lor corruzione periranno,
13 ricevendo la mercede della loro iniquità, essi che fanno loro piacere delle delizie del giorno; macchie e vituperi, pieni di mollezza, dissoluti nei conviti che fanno con voi.13 Ricevendo la mercede dell'iniquità eglino, che fan loro piacere delle quotidiane delizie: sudiciumi, e vituperi pieni di mollezza, dissoluti ne' conviti, che fanno con voi,
14 Essi, che han gli occhi pieni di adulterio e d'incessante delitto, adescano le anime vacillanti; hanno il cuore esercitato nell'avarizia, figli di maledizione.14 I quali hanno gli occhi pieni di adulterio, e di incessante cupidità; che adescano le anime vacillanti, che hanno il cuore esercitato nell'avarizia, figliuoli della maledizione:
15 Abbandonata la retta via si sono sviati, seguendo la via di Balaam [figliuolo] di Bosor, il quale amò la mercede dell'iniquità;15 Abbandonata la retta strada si sono sviati, seguitando la via di Balaam figliuolo di Bosor, il quale amò la mercede dell'iniquità:
16 ma ebbe a scontare la sua pazzia: una muta bestia da soma, parlando voce umana frenò la stoltezza del profeta.16 Ma fu ripreso della sua pazzia: una muta bestia da soma, umana voce parlando, raffrenò la stoltezza del profeta.
17 Questi son fontane senz'acqua e nebbie sbattute dai turbini e ad essi è riserbata la caligine tenebrosa.17 Questi sono fontane senz' acqua, e nebbie sbattute dai turbini, pe' quali si serba caligine tenebrosa.
18 Mentre fanno discorsi di vanità superba, adescano per mezzo delle impure passioni della carne coloro che poco prima fuggivano da chi viveva nell'errore;18 Imperocché spacciando una vanità superba, adescano per mezzo delle impure passioni della carne quegli, i quali poco prima fuggivano da coloro, che son nell'errore:
19 e promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione; poichè da chi uno è stato vinto, di lui è anche schiavo.19 Promettendo loro la libertà, mentre sono essi stessi servi della corruzione: imperocché da chi uno è stato vinto, di lui è ancor servo.
20 Se infatti dopo aver fuggite le sozzure del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, si lasciano ancora impigliare e vincere da esse, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima.20 Imperocchè se avendo fuggite le sozzure del mondo mediante la cognizione del Signor nostro, e salvator Gesù Cristo, da queste sono nuovamente avviluppati, e vinti: il secondo loro stato è divenuto peggior del primo.
21 Meglio infatti sarebbe stato per loro non conoscere la via della giustizia, anzichè, dopo averla conosciuta, rivolgersi indietro dal comandamento santo, che ad essi è stato dato.21 Imperocché meglio era per essi il non conoscere la via della giustizia, che conosciutala, rivolgersi indietro dal comandamento santo, che ad essi è stato dato.
22 Si è perciò avverato in loro quel vero proverbio: Il cane tornò al suo vomito e la scrofa lavata [è tornata] a rivoltarsi nel fango.22 Ma si è compiuto in essi quel vero proverbio: il cane tornò al suo vomito: e, la troia lavata a rivoltarsi nel fango.