Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Geremia 6


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1Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
In Tekoa date fiato alle trombe;
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
2È forse simile a un tenero prato
la figlia di Sion?
3Verso di essa muovono pastori
con i loro greggi;
le fissano le tende tutto intorno,
ognuno di loro pascola la sua parte.
4"Ingaggiate la santa battaglia contro di essa;
su, assaliamola in pieno giorno.
Noi sventurati! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
5Su, allora assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi".
6Perché così dice il Signore degli eserciti:
"Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme.
Essa è la città della menzogna,
in essa tutto è oppressione.
7Come una sorgente fa scorrere l'acqua,
così essa fa scorrere la sua iniquità.
Violenza e oppressione risuonano in essa,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una regione disabitata".
9Così dice il Signore degli eserciti:
"Racimolate, racimolate come una vigna
il resto di Israele;
stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore
verso i suoi tralci".
10A chi parlerò
a chi scongiurerò perché mi ascoltino?
Ecco, il loro orecchio non è circonciso,
sono incapaci di prestare attenzione.
Ecco, la parola del Signore è per loro
oggetto di scherno; non la gustano.
11Io perciò sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.
"Riversala sui bambini nella strada,
e anche sull'adunanza dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12Le loro case passeranno a stranieri,
anche i loro campi e le donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti di questo paese".
Oracolo del Signore.
13Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14Essi curano la ferita del mio popolo,
ma solo alla leggera, dicendo:
"Bene, bene!" ma bene non va,
15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
"Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore.
16Così dice il Signore:
"Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi circa i sentieri del passato,
dove sta la strada buona e prendetela,
così troverete pace per le anime vostre".
Ma essi risposero: "Non la prenderemo!".
17Io ho posto sentinelle presso di voi:
"Fate attenzione allo squillo di tromba".
Essi hanno risposto: "Non ci baderemo!".
18Per questo ascoltate, o popoli,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro.
19Ascolta, o terra!
"Ecco, io mando contro questo popolo la sventura,
il frutto dei loro pensieri,
perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
20Perché mi offrite incenso portato da Saba
e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi
e non mi piacciono i vostri sacrifici".
21Perciò dice il Signore:
"Ecco, io porrò per questo popolo
pietre di inciampo,
in esse inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno".

22Così dice il Signore:
"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremità della terra.
23Impugnano archi e lance;
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è quello di un mare agitato;
essi montano cavalli:
sono pronti come un solo guerriero alla battaglia
contro di te, figlia di Sion".
24"Abbiamo udito la loro fama,
ci sono cadute le braccia;
l'angoscia si è impadronita di noi,
come spasimo di partoriente".
25Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
e il terrore sono tutt'intorno.
26Figlia del mio popolo, vestiti di sacco
e rotolati nella polvere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
lamentati amaramente,
perché piomberà improvviso
il distruttore su di noi!
27Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
28Essi sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
tutti sono corrotti.
29Il mantice soffia con forza,
il piombo è consumato dal fuoco;
invano si vuol raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
30Scoria di argento si chiamano,
perché il Signore li ha rigettati.

Note:

Ger 6,1:Probabilmente si presume che i beniaminiti, stabilitisi a nord di Giuda, si siano rifugiati a Gerusalemme. - Tekòa, patria di Amos, è 9 km a sud di Betlemme. - Bet-Chèrem (cf. Ne 3,14) è di incerta localizzazione, forse è da identificare con Ramat-Rachel, 5 km a sud di Gerusalemme.

Ger 6,4:Ingaggiate la santa battaglia contro di essa: alla lettera: «santificate contro di essa la guerra». La guerra santa era stata fino allora considerata come un dovere sacro (cf. anche Ger 22,7). Ma, nonostante il vocabolario, si è agli antipodi dell'ideale della guerra santa in cui Jahve combatte con il suo popolo (cf. Dt 1,30; Dt 20,4; Is 31,4) o, almeno, contro i suoi nemici (Is 13,3). Per Geremia, la guerra non è più un atto religioso, perché Jahve ha abbandonato l'accampamento di Israele, che anzi ha deciso di punire (cf. Ger 21,5; Ger 34,22).

Ger 6,6:città della menzogna: con i LXX; BJ con il TM traduce: «città che sta per ricevere la mia visita».

Ger 6,9:il resto di Israele: l'espressione qui, come in Ger 8,3 , non è ancora tecnica (designa ciò che rimane di Israele). Lo sarà in Ger 23,3 e Ger 31,7 dove indica il popolo fedele, beneficiario della salvezza (cf. Is 4,3+).

Ger 6,10:Geremia, invitato a raccogliere gli avanzi, dichiara, nei vv 10-11a, di non trovare uditori attenti. In 11b si ha la risposta di Dio.

Ger 6,14:«Bene, bene!» ma bene non va: alla lettera: «Pace, pace! ma pace non c'è». Chiara allusione alle promesse menzognere dei falsi profeti (cf. Ger 4,10) con i quali Geremia entrerà in violento conflitto con i suoi annunzi di sventura. Essi, al contrario, annunziano «pace», shalom, parola che esprime non solo l'assenza di pericoli esterni (senso che appare in primo piano al tempo di Geremia), ma tutto un ideale di felicità nella prosperità individuale e collettiva, nelle buone relazioni con Dio e nell'armonia sociale. E' l'ideale che sarà realizzato dalla pace messianica (cf. Is 11,6+).

Ger 6,16:i sentieri del passato: l'espressione indica sia il cammino degli antenati peccatori (Gb 22,15), sia, come qui, di quelli fedeli (cf. Ger 18,15; Sal 139,14).

Ger 6,20:da Saba: o Sheba; cf. 1Re 10,1+ .

Ger 6,27:come saggiatore fra il mio popolo: l'ebraico aggiunge: «(come una) fortezza»: è il termine che ricorre in Ger 1,18 .

Ger 6,28:spargono calunnie: l'ebraico aggiunge: «duri come bronzo e ferro»; alla lettera: «sono bronzo e ferro».

Ger 6,29:il piombo è consumato dal fuoco: paragone desunto dall'affinamento dei metalli e qui specialmente dal trattamento della galena, da cui occorre estrarre separatamente il piombo e l'argento. Tuttavia Israele, benché immesso nel crogiolo della prova, non si purifica.