Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 18


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore:1 Verbum, quod factum est ad Ieremiam a Domino dicens:
2 "Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola".2 “ Surge etdescende in domum figuli et ibi audies verba mea ”.
3 Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio.3 Et descendi in domumfiguli, et ecce ipse faciebat opus super rotam;
4 Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto.
4 et dissipatum est vas, quodipse faciebat e luto manibus suis, et rursus fecit illud vas alterum, sicutplacuerat in oculis eius, ut faceret.
5 Allora mi fu rivolta la parola del Signore:5 Et factum est verbum Domini ad medicens:
6 "Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele.6 “ Numquid sicut figulus iste non potero vobis facere, domus Israel?,ait Dominus. Ecce, sicut lutum in manu figuli, sic vos in manu mea, domusIsrael.
7 Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere;7 Repente loquar adversum gentem et adversum regnum, ut eradicem etdestruam et disperdam illud;
8 ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli.8 si paenitentiam egerit gens illa a malo suo,propter quod locutus sum adversus eam, agam et ego paenitentiam super malo, quodcogitavi ut facerem ei.
9 Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare;9 Et subito loquar de gente et de regno, ut aedificem etplantem illud;
10 ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli.
10 si fecerit malum in oculis meis, ut non audiat vocem meam,paenitentiam agam super bono, quod locutus sum ut facerem ei.
11 Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni".11 Nunc ergo, dicviro Iudae et habitatoribus Ierusalem dicens: Haec dicit Dominus: Ecce ego fingocontra vos malum et cogito contra vos cogitationem; revertatur unusquisque a viasua mala, et dirigite vias vestras et opera vestra ”.
12 Ma essi diranno: "È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio".

12 Qui dixerunt: “Vanum est; post cogitationes enim nostras ibimus et unusquisque pravitatemcordis sui mali faciemus ”.
13 Perciò così dice il Signore:
"Informatevi tra le nazioni:
chi ha mai udito cose simili?
Enormi, orribili cose ha commesso
la vergine di Israele.
13 Ideo haec dicit Dominus:
“ Interrogate gentes:
quis audivit talia horribilia,
quae fecit nimis virgo Israel?
14 Scompare forse dalle alte rocce
la neve del Libano?
Forse si inaridiscono
le acque delle montagne
che scorrono gelide?
14 Numquid deficiet de petra agri
nix Libani,
aut arescent aquae erumpentes
frigidae et defluentes?
15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato;
essi offrono incenso a un idolo vano.
Così hanno inciampato nelle loro strade,
nei sentieri di una volta,
per camminare su viottoli,
per una via non appianata.
15 Quia oblitus est mei populus meus,
vanitati sacrificantes
et impingentes in viis suis,
in semitis antiquis,
ut ambularent per calles
in itinere non trito,
16 Il loro paese è una desolazione,
un oggetto di scherno perenne.
Chiunque passa ne rimarrà stupito
e scuoterà il capo.
16 ut poneret terram eorum in desolationem
et in sibilum sempiternum:
omnis, qui praeterierit per eam, obstupescet
et movebit caput suum.
17 Come fa il vento d'oriente io li disperderò
davanti al loro nemico.
Mostrerò loro le spalle e non il volto
nel giorno della loro rovina".

17 Sicut ventus urens dispergam eos
coram inimico;
dorsum et non faciem ostendam eis in die perditionis eorum ”.
18 Ora essi dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole".

18 Et dixerunt: “ Venite, et cogitemus contra Ieremiam cogitationes; non enimperibit lex a sacerdote, neque consilium a sapiente, nec sermo a propheta.Venite, et percutiamus eum lingua et non attendamus ad universos sermones eius”.
19 Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce dei miei avversari.
19 Attende, Domine, ad me
et audi vocem adversariorum meorum.
20 Si rende forse male per bene?
Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita.
Ricordati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.
20 Numquid redditur pro bono malum,
quia foderunt foveam animae meae?
Recordare quod steterim in conspectu tuo,
ut loquerer pro eis bonum
et averterem indignationem tuam ab eis.
21 Abbandona perciò i loro figli alla fame,
gettali in potere della spada;
le loro donne restino senza figli e vedove,
i loro uomini siano colpiti dalla morte
e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
21 Propterea da filios eorum in famem
et deduc eos in manus gladii;
fiant uxores eorum absque liberis et viduae,
et viri eorum interficiantur morte,
iuvenes eorum confodiantur gladio in proelio.
22 Si odano grida dalle loro case,
quando improvvisa tu farai piombare su di loro
una torma di briganti,
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi
e hanno teso lacci ai miei piedi.
22 Audiatur clamor de domibus eorum;
adduces enim super eos latronem repente,
quia foderunt foveam, ut caperent me,
et laqueos absconderunt pedibus meis.
23 Ma tu conosci, Signore,
ogni loro progetto di morte contro di me;
non lasciare impunita la loro iniquità
e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza.
Inciampino alla tua presenza;
al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!
23 Tu autem, Domine, scis omne consilium eorum
adversum me in mortem;
ne propitieris iniquitati eorum,
et peccatum eorum a facie tua non deleatur.
Fiant corruentes in conspectu tuo;
in tempore furoris tui abutere eis.