Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 27


font
BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Non ti vantare del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.
1 Non gloriarti del giorno di domani; Perciocchè tu non sai ciò che il giorno partorirà
2 Ti lodi un altro e non la tua bocca,
un estraneo e non le tue labbra.
2 Loditi lo strano, e non la tua propria bocca; Lo straniero, e non le tue proprie labbra
3 La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più dell'una e dell'altra lo è il fastidio dello stolto.
3 Le pietre son pesanti, e la rena è grave; Ma l’ira dello stolto è più pesante che amendue quelle cose.
4 La collera è crudele, l'ira è impetuosa;
ma chi può resistere alla gelosia?
4 La collera è una cosa crudele, e l’ira una cosa strabocchevole; E chi potrà durar davanti alla gelosia?
5 Meglio un rimprovero aperto
che un amore celato.
5 Meglio vale riprensione palese, Che amore occulto.
6 Leali sono le ferite di un amico,
fallaci i baci di un nemico.
6 Le ferite di chi ama son leali; Ma i baci di chi odia sono simulati
7 Gola sazia disprezza il miele;
per chi ha fame anche l'amaro è dolce.
7 La persona satolla calca il favo del miele; Ma alla persona affamata ogni cosa amara è dolce
8 Come un uccello che vola lontano dal nido
così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora.
8 Quale è l’uccelletto, che va ramingo fuor del suo nido, Tale è l’uomo che va vagando fuor del suo luogo
9 Il profumo e l'incenso allietano il cuore,
la dolcezza di un amico rassicura l'anima.
9 L’olio odorifero e il profumo rallegrano il cuore; Così fa la dolcezza dell’amico dell’uomo per consiglio cordiale.
10 Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello
nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
10 Non lasciare il tuo amico, nè l’amico di tuo padre; E non entrare in casa del tuo fratello nel giorno della tua calamità; Meglio vale un vicino presso, che un fratello lontano
11 Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore
e avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
11 Figliuol mio, sii savio, e rallegra il mio cuore; Ed io avrò che rispondere a colui che mi farà vituperio
12 L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
12 L’uomo avveduto, veggendo il male, si nasconde; Ma gli scempi passano oltre, e ne portano la pena
13 Prendigli il vestito perché si è fatto garante per uno straniero
e tienilo in pegno per gli sconosciuti.
13 Prendi pure il vestimento di chi ha fatta sicurtà per lo strano; E prendi pegno da lui per la straniera
14 Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
14 Chi benedice il suo prossimo ad alta voce, Levandosi la mattina a buon’ora, Ciò gli sarà reputato in maledizione
15 Il gocciolar continuo in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa, si rassomigliano:
15 Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia, E una donna rissosa, è tutt’uno.
16 chi la vuol trattenere, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
16 Chi vuol tenerla serrata, pubblica di voler serrar del vento, E dell’olio nella sua man destra
17 Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
17 Il ferro si pulisce col ferro; Così l’uomo pulisce la faccia del suo prossimo
18 Il guardiano di un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
18 Chi guarda il fico ne mangia il frutto; Così chi guarda il suo signore sarà onorato
19 Come un volto differisce da un altro,
così i cuori degli uomini differiscono fra di loro.
19 Come l’acqua rappresenta la faccia alla faccia; Così il cuor dell’uomo rappresenta l’uomo all’uomo
20 Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
20 Il sepolcro, e il luogo della perdizione, non son giammai satolli; Così anche giammai non si saziano gli occhi dell’uomo
21 Come il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
21 La coppella è per l’argento, e il fornello per l’oro; Ma l’uomo è provato per la bocca che lo loda
22 Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non scuoteresti da lui la sua stoltezza.
22 Avvegnachè tu pestassi lo stolto in un mortaio, Col pestello, per mezzo del grano infranto, La sua follia non si dipartirebbe però da lui
23 Preòccupati del tuo gregge,
abbi cura delle tue mandrie,
23 Abbi diligentemente cura delle tue pecore, Metti il cuor tuo alle mandre.
24 perché non sono perenni le ricchezze,
né un tesoro si trasmette di generazione in generazione.
24 Perciocchè i tesori non durano in perpetuo; E la corona è ella per ogni età?
25 Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova
e si raccolgono i foraggi dei monti;
25 Il fieno nasce, e l’erbaggio spunta, E le erbe de’ monti son raccolte.
26 gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
26 Gli agnelli son per lo tuo vestire, E i becchi sono il prezzo di un campo.
27 le capre latte abbondante per il cibo
e per vitto della tua famiglia.
e per mantenere le tue schiave.
27 E l’abbondanza del latte delle capre è per tuo cibo, E per cibo di casa tua, E per lo vitto delle tue serventi