Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Proverbia 23


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VULGATABIBBIA
1 Quando sederis ut comedas cum principe,
diligenter attende quæ apposita sunt ante faciem tuam.
1 Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
2 Et statue cultrum in gutture tuo :
si tamen habes in potestate animam tuam.
2 mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3 Ne desideres de cibis ejus,
in quo est panis mendacii.
3 Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
4 Noli laborare ut diteris,
sed prudentiæ tuæ pone modum.
4 Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
5 Ne erigas oculos tuos ad opes quas non potes habere,
quia facient sibi pennas quasi aquilæ, et volabunt in cælum.
5 appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa già non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
6 Ne comedas cum homine invido,
et ne desideres cibos ejus :
6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
7 quoniam in similitudinem arioli et conjectoris
æstimat quod ignorat.
Comede et bibe, dicet tibi ;
et mens ejus non est tecum.
7 perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: "Mangia e bevi",
ma il suo cuore non è con te.
8 Cibos quos comederas evomes,
et perdes pulchros sermones tuos.
8 Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
9 In auribus insipientium ne loquaris,
qui despicient doctrinam eloquii tui.
9 Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10 Ne attingas parvulorum terminos,
et agrum pupillorum ne introëas :
10 Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11 propinquus enim illorum fortis est,
et ipse judicabit contra te causam illorum.
11 perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
12 Ingrediatur ad doctrinam cor tuum,
et aures tuæ ad verba scientiæ.
12 Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
13 Noli subtrahere a puero disciplinam :
si enim percusseris eum virga, non morietur.
13 Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
14 Tu virga percuties eum,
et animam ejus de inferno liberabis.
14 anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
15 Fili mi, si sapiens fuerit animus tuus,
gaudebit tecum cor meum :
15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
16 Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17 Non æmuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die :
17 Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
18 quia habebis spem in novissimo,
et præstolatio tua non auferetur.
18 perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
19 Audi, fili mi, et esto sapiens,
et dirige in via animum tuum.
19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
20 Noli esse in conviviis potatorum,
nec in comessationibus eorum qui carnes ad vescendum conferunt :
20 Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21 quia vacantes potibus et dantes symbola consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
21 perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas cum senuerit mater tua.
22 Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23 Veritatem eme, et noli vendere sapientiam,
et doctrinam, et intelligentiam.
23 Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
24 Exsultat gaudio pater justi ;
qui sapientem genuit, lætabitur in eo.
24 Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25 Gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet quæ genuit te.
25 Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26 Præbe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
26 Fa' bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena.
27 una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28 Insidiatur in via quasi latro,
et quos incautos viderit, interficiet.
28 Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
29 Cui væ ? cujus patri væ ?
cui rixæ ? cui foveæ ?
cui sine causa vulnera ? cui suffusio oculorum ?
29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi?
30 nonne his qui commorantur in vino,
et student calicibus epotandis ?
30 Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31 Ne intuearis vinum quando flavescit,
cum splenduerit in vitro color ejus :
ingreditur blande,
31 Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
32 sed in novissimo mordebit ut coluber,
et sicut regulus venena diffundet.
32 finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33 Oculi tui videbunt extraneas,
et cor tuum loquetur perversa.
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 Et eris sicut dormiens in medio mari,
et quasi sopitus gubernator, amisso clavo.
34 Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35 Et dices : Verberaverunt me, sed non dolui ;
traxerunt me, et ego non sensi.
Quando evigilabo, et rursus vina reperiam ?
35 "Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro".