Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 8


font
NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Caput autem super ea, quae dicuntur: talem habemus ponti ficem, qui consedit in dextera throni Maiestatis in caelis,1 La somma delle cose dette (si è): Abbiamo tal pontefice, che siede alla destra del trono della grandezza ne' cieli,
2 sanctorum minister et tabernaculi veri, quod fixit Dominus, non homo.
2 Ministro delle cose sante, e del vero tabernacolo eretto da Dio, e non dall'uomo.
3 Omnis enim pontifex ad offerenda munera et hostias constituitur; unde necesse erat et hunc habere aliquid, quod offerret.3 Imperocché ogni pontefice è destinato ad offerire doni, e vittime: onde fa di mestieri, che questi ancora abbia qualche cosa da offerire:
4 Si ergo esset super terram, nec esset sacerdos, cum sint qui offerant secundum legem munera;4 Se adunque egli fosse sopra la terra, neppur sarebbe sacerdote: rimanendovi quegli, i quali offerissero doni secondo la legge,
5 qui figurae et umbrae deserviunt caelestium, sicut responsum est Moysi, cum consummaturus esset tabernaculum: “ Vide enim, inquit, omnia facies secundum exemplar, quod tibi ostensum est in monte ”.5 I quali al modello servono, ed all'ombra delle cose celesti; come fu detto (da Dio) a Mosè, quando stava per compire il tabernacolo: bada (disse) fa' il tutto giusta il modello, che ti è stato fatto vedere sul monte.
6 Nunc autem differentius sortitus est ministerium, quanto et melioris testamenti mediator est, quod in melioribus repromissionibus sancitum est.6 Ma (questi) miglior ministero ha avuto in sorte, quanto di miglior alleanza è mediatore, la quale su migliori promesse fu stabilita.
7 Nam si illud prius culpa vacasset, non secundi locus inquireretur;7 Imperocché se quella prima non fosse stata manchevole, non si cercherebbe luogo ad una seconda.
8 vituperans enim eos dicit: “ Ecce dies veniunt, dicit Dominus, et consummabo super domum Israel et super domum Iudae testamentum novum;8 Imperocché lagnandosi di loro, dice: ecco verranno i giorni, dice il Signore, quando io contrarrò colla casa d'Israele, e colla casa di Giuda una nuova alleanza,
9 non secundum testamentum, quod feci patribus eorum in die, qua apprehendi manum illorum, ut educerem illos de terra Aegypti; quoniam ipsi non permanserunt in testamento meo, et ego neglexi eos, dicit Dominus.9 Non secondo l'alleanza, che feci co' padri loro nel giono, in cui gli presi per mano per cavargli dalla terra d'Egitto: ed eglino non perseverarono nella mia alleanza, ed io gli ho disprezzati, dice il Signore.
10 Quia hoc est testamentum, quod testabor domui Israel post dies illos, dicit Dominus, dando leges meas in mentem eorum, et in corde eorum superscribam eas; et ero eis in Deum, et ipsi erunt mihi in populum.10 Imperocché questa è l'alleanza, che stabilirò colla casa d'Israele dopo que' giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente, e le scriverò sopra de' loro cuori: e sarò loro Dio, ed eglino saran mio popolo:
11 Et non docebit unusquisque civem suum, et unusquisque fratrem suum dicens: “Cognosce Dominum”; quoniam omnes scient me, a minore usque ad maiorem eorum,11 Nè farà d'uopo, che insegni ciascuno di loro al suo prossimo, e ciascuno al loro al proprio fratello, dicendogli: riconosci il Signore: imperocché dal più piccolo di essi fino al più grande tutti mi conosceranno:
12 quia propitius ero iniquitatibus eorum et peccatorum illorum iam non memorabor ”.
12 Perché io sarò propizio alle loro iniquità, e de' peccati loro non avrò più memoria.
13 Dicendo “ novum ” veteravit prius; quod autem antiquatur et senescit, prope interitum est.
13 Or col dire nuova, antiquò la prima. E quello, che è antiquato, ed invecchia, è vicino a finire.