Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 4


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Timeamus ergo, ne forte, relicta pollicitatione introeundi in re quiem eius, existimetur aliquis ex vobis deesse;1 Temiamo adunque che, negletta la promessa di entrare nel riposo di lui, qualcuno di voi si trovi escluso,
2 etenim et nobis evangelizatum est quemadmodum et illis, sed non profuit illis sermo auditus, non commixtis fide cum iis, qui audierant.2 perchè anche noi, come quelli, abbiam ricevuto la buona novella; ma nulla giovò ad essi la parola udita, non essendo accompagnata dalla fede negli ascoltatori.
3 Ingredimur enim in requiem, qui credidimus, quemadmodum dixit:
“ Sicut iuravi in ira mea:
Non introibunt in requiem meam ”,
et quidem operibus ab institutione mundi factis.
3 Invece noi che abbiamo creduto entreremo nel riposo, secondo ciò che ha detto: Ed ho giurato nel mio sdegno: Non entreranno nel mio riposo. Eppure le opere sue, erari terminate dalla creazione del mondo.
4 Dixit enim quodam loco de die septima sic: “Et requievit Deus die septima ab omnibus operibus suis ”;4 Disse infatti in un certo luogo a proposito del settimo giorno: E nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le opere sue.
5 et in isto rursum: “ Non introibunt in requiem meam ”.5 E qui di nuovo: Non entreranno nel mio riposo.
6 Quoniam ergo superest quosdam introire in illam, et hi, quibus prioribus evangelizatum est, non introierunt propter inoboedientiam,6 Or siccome ad alcuni è riservato d'entrarvi, e quelli a cui fu da principio annunziata la buona novella non vi entrarono a motivo della loro incredulità,
7 iterum terminat diem quendam, “ Hodie ”, in David dicendo post tantum temporis, sicut supra dictum est:
“ Hodie, si vocem eius audieritis,
nolite obdurare corda vestra ”.
7 stabilisce di nuovo un giorno « oggi », dicendo in David, dopo tanto tempo, come è stato detto sopra: Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurare i vostri cuori.
8 Nam, si eis Iesus requiem praestitisset, non de alio loqueretur posthac die.8 Difatti se Gesù avesse dato loro il riposo, non avrebbe più parlato d'un altro giorno.
9 Itaque relinquitur sabbatismus populo Dei;9 Rimane adunque il sabatismo pel popolo di Dio,
10 qui enim ingressus est in requiem eius, etiam ipse requievit ab operibus suis, sicut a suis Deus.
10 perchè chi entra nel riposo di lui, anch'egli si riposa dalle sue opere come Dio dalle proprie.
11 Festinemus ergo ingredi in illam requiem, ut ne in idipsum quis incidat inoboedientiae exemplum.11 Affrettiamoci dunque per entrare in quel riposo, affinchè nessuno cada in simile esempio d'incredulità;
12 Vivus est enim Dei sermo et efficax et penetrabilior omni gladio ancipiti et pertingens usque ad divisionem animae ac spiritus, compagum quoque et medullarum, et discretor cogitationum et intentionum cordis;12 perchè la parola di Dio è viva ed efficace e più affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, e anche delle giunture e delle midolla, e scruta i pensieri e le intenzioni del cuore,
13 et non est creatura invisibilis in conspectu eius, omnia autem nuda et aperta sunt oculis eius, ad quem nobis sermo.
13 e non vi è cosa creata che resti invisibile davanti a lui, perchè tutte le cose sono nude e svelate agli occhi di Colui del quale parliamo.
14 Habentes ergo pontificem magnum, qui penetravit caelos, Iesum Filium Dei, teneamus confessionem.14 Avendo dunque un pontefice grande che penetrò i cieli, Gesù, Figliolo di Dio, stiam fermi nella nostra confessione,
15 Non enim habemus pontificem, qui non possit compati infirmitatibus nostris, tentatum autem per omnia secundum similitudinem absque peccato;15 perché non abbiamo noi un pontefice che non possa aver compassione delle nostre infermità, essendo egli stato tentato in tutto come noi, ma senza peccato.
16 adeamus ergo cum fiducia ad thronum gratiae, ut misericordiam consequamur et gratiam inveniamus in auxilium opportunum.
16 Accostiamoci dunque con fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia per l'opportuno soccorso.