Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 5


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Scimus enim quoniam, si terre stris domus nostra huius taber naculidissolvatur, aedificationem ex Deo habemus domum non manufactam, aeternam incaelis.1 - Noi sappiamo che se l'abitazione nostra terrestre, consistente in una tenda, avesse a essere disfatta, abbiamo un'abitazione da Dio, non manufatta ed eterna nei cieli.
2 Nam et in hoc ingemiscimus, habitationem nostram, quae de caelo est,superindui cupientes,2 Quaggiù noi sospiriamo, bramando di penetrare in quella che è l'abitazione nostra celeste,
3 si tamen et exspoliati, non nudi inveniamur.3 se pur saremo trovati vestiti, non ignudi;
4 Nam et,qui sumus in tabernaculo, ingemiscimus gravati, eo quod nolumus exspoliari, sedsupervestiri, ut absorbeatur, quod mortale est, a vita.4 poichè noi che siamo nella tenda, sospiriamo aggravati, in quanto che non vogliamo essere spogliati, bensì sopravvestiti, affinchè ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.
5 Qui autem effecit nosin hoc ipsum, Deus, qui dedit nobis arrabonem Spiritus.
5 Or chi ci ha lavorati a questo fine è Dio, quegli che ci ha dato la caparra dello spirito.
6 Audentes igitur semper et scientes quoniam, dum praesentes sumus in corpore,peregrinamur a Domino;6 Facendoci dunque coraggio e sapendo che fin che alberghiamo nel corpo peregriniamo lontani dal Signore
7 per fidem enim ambulamus et non per speciem.7 (giacchè per fede noi camminiamo, non per visione),
8 Audemusautem et bonam voluntatem habemus magis peregrinari a corpore et praesentes essead Dominum.8 siamo pieni di fiducia e teniamo in maggior conto peregrinar via dal corpo per viaggiare verso il Signore.
9 Et ideo contendimus sive praesentes sive absentes placere illi.9 Perciò anche con ogni studio cerchiamo, sia che siamo usciti dal corpo sia che vi rimaniamo, di piacere a Lui.
10 Omnes enim nos manifestari oportet ante tribunal Christi, ut referat unusquisquepro eis, quae per corpus gessit, sive bonum sive malum.
10 Poichè tutti noi bisogna si comparisca davanti al tribunale di Cristo, affinchè ciascuno riceva le cose che gli spettano per via del corpo, secondo quel che ha fatto, o in bene o in male. Zelo degli apostoli e di Paolo nell'esercizio del loro ministero
11 Scientes ergo timorem Domini hominibus suademus, Deo autem manifesti sumus;spero autem et in conscientiis vestris manifestos nos esse.11 Sapendo dunque il timore che deve aversi del Signore, noi ne persuadiamo gli uomini; e a Dio siam ben noti e manifesti, ma anche nelle vostre coscienze spero di essere chiaro e manifesto.
12 Non iterum noscommendamus vobis, sed occasionem damus vobis gloriandi pro nobis, ut habeatisad eos, qui in facie gloriantur et non in corde.12 Non è che di bel nuovo ci raccomandiamo a voi, ma vi diamo l'occasione di un vanto a rispetto nostro, perchè l'abbiate di fronte a quelli che si vantano di ciò che è apparenza ma non di ciò che è nel cuore.
13 Sive enim mente excedimus,Deo; sive sobrii sumus, vobis.
13 Poichè se siam fuor di noi, gli è per Dio; se abbiam senno gli è per voi.
14 Caritas enim Christi urget nos, aestimantes, hoc, quoniam, si unus proomnibus mortuus est, ergo omnes mortui sunt;14 Poichè l'amore di Cristo ci costringe, considerando che uno è morto per tutti, e che perciò la sua morte è stata di tutti;
15 et pro omnibus mortuus est, utet, qui vivunt, iam non sibi vivant, sed ei, qui pro ipsis mortuus est etresurrexit.15 e per tutti egli morì affinchè i viventi non vivessero più per se stessi ma per chi è morto per loro e fu risuscitato.
16 Itaque nos ex hoc neminem novimus secundum carnem; et sicognovimus secundum carnem Christum, sed nunc iam non novimus.16 Conseguentemente, da ora innanzi, noi non conosciamo più nessuno secondo la carne, e se abbiamo conosciuto secondo la carne, Cristo, or non lo conosciamo più così.
17 Si quis ergoin Christo, nova creatura; vetera transierunt, ecce, facta sunt nova.
17 Sicchè, se uno è in Cristo, è una creatura nuova, quel ch'era vecchio è sparito, ecco è sorto il nuovo.
18 Omnia autem ex Deo, qui reconciliavit nos sibi per Christum et dedit nobisministerium reconciliationis,18 E il tutto è da Dio che ci ha a sè riconciliati per mezzo di Cristo, e ci affidò il ministero della riconciliazione;
19 quoniam quidem Deus erat in Christo mundumreconcilians sibi, non reputans illis delicta ipsorum; et posuit in nobis verbumreconciliationis.19 giacchè era Dio colui che in Cristo riconciliava a sè gli uomini, non imputando ad essi i loro mancamenti, e riponendo in noi la parola della conciliazione.
20 Pro Christo ergo legatione fungimur, tamquam Deo exhortanteper nos. Obsecramus pro Christo, reconciliamini Deo.20 Noi facciamo dunque le veci di ambasciatori di Cristo, come se Dio stesso vi esortasse per mezzo nostro. Per Cristo vi preghiamo, riconciliatevi con Dio.
21 Eum, qui non noveratpeccatum, pro nobis peccatum fecit, ut nos efficeremur iustitia Dei in ipso.
21 Colui che non conosceva il peccato, per noi [Dio] lo ha fatto peccato affinchè noi diventassimo in lui giustizia di Dio.