Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Numeri 19


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NOVA VULGATADIODATI
1 Locutusque est Dominus ad Moysen et Aaron dicens:1 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: Questo è uno statuto e legge che il Signore ha data, dicendo:
2 “ Ista est religio legis, quam constituit Dominus. Praecipe filiis Israel, ut adducant ad te vaccam rufam aetatis integrae, in qua nulla sit macula, nec portaverit iugum.2 Di’ a’ figliuoli d’Israele che ti adducano una giovenca rossa intiera, senza difetto, la quale non abbia ancora portato giogo.
3 Tradetisque eam Eleazaro sacerdoti, quae educta extra castra mactabitur in conspectu eius;3 E datela al Sacerdote Eleazaro, ed esso la meni fuor del campo, e la faccia scannare in sua presenza.
4 et tinguens digitum in sanguine eius asperget contra fores tabernaculi conventus septem vicibus,4 E prenda il Sacerdote Eleazaro del sangue di essa col suo dito, e spruzzine verso la parte anteriore del Tabernacolo della convenenza sette volte.
5 combureturque in conspectu eius, tam pelle et carnibus eius quam sanguine et fimo flammae traditis.5 Poi brucisi quella giovenca davanti agli occhi di esso; brucisi la sua pelle, la sua carne, il suo sangue, insieme col suo sterco.
6 Lignum quoque cedrinum et hyssopum coccumque sacerdos mittet in flammam, quae vaccam vorat.6 Poi prenda il Sacerdote del legno di cedro, dell’isopo, e dello scarlatto; le gitti quelle cose in mezzo del fuoco, nel quale si brucerà la giovenca.
7 Et tunc demum, lotis vestibus et corpore suo, ingredietur in castra commaculatusque erit usque ad vesperum.7 Appresso lavisi il Sacerdote i vestimenti, e le carni, con acqua; e poi rientri nel campo, e sia immondo infino alla sera.
8 Sed et ille, qui combusserit eam, lavabit vestimenta sua et corpus, et immundus erit usque ad vesperum.8 Parimente colui che avrà bruciata la giovenca lavisi i vestimenti, e le carni, con acqua; e sia immondo infino alla sera.
9 Colliget autem vir mundus cineres vaccae et effundet eos extra castra in loco purissimo, ut sint congregationi filiorum Israel in custodiam pro aqua aspersionis.
9 E raccolga un uomo netto la cenere della giovenca, e riponga fuor del campo, in un luogo netto; e sia quella cenere guardata per la raunanza de’ figliuoli d’Israele, per farne l’acqua di purificazione; quell’è un sacrificio per lo peccato.
10 Cumque laverit, qui vaccae portaverat cineres, vestimenta sua, immundus erit usque ad vesperum. Habebunt hoc filii Israel et advenae, qui habitant inter eos, sanctum iure perpetuo.
10 E lavisi colui che avrà raccolta la cenere della giovenca i vestimenti, e sia immondo infino alla sera. E sia questo uno statuto perpetuo a’ figliuoli d’Israele, e al forestiere che dimorerà fra loro
11 Qui tetigerit cadaver hominis et propter hoc septem diebus fuerit immundus,11 Chi avrà tocco il corpo morto di qualunque persona, sia immondo per sette giorni.
12 aspergetur ex hac aqua die tertio et septimo et sic mundabitur. Si die tertio aspersus non fuerit, septimo non erit mundus.12 Purifichisi al terzo giorno con quell’acqua, e al settimo giorno sarà netto; ma s’egli non sarà purificato al terzo giorno, nè anche sarà netto al settimo.
13 Omnis, qui tetigerit humanae animae morticinum et aspersus hac commixtione non fuerit, polluet habitaculum Domini et peribit ex Israel, quia aqua expiationis non est aspersus: immundus erit, et manebit spurcitia eius super eum.
13 Chiunque avrà tocco il corpo morto d’una persona che sia morta, e non si sarà purificato; egli ha contaminato il Tabernacolo del Signore; perciò sia quella persona ricisa d’Israele; conciossiachè l’acqua di purificazione non sia stata sparsa sopra lui, egli sarà immondo; la sua immondizia rimarrà da indi innanzi in lui.
14 Ista est lex hominis, qui moritur in tabernaculo: omnes, qui ingrediuntur tentorium illius, et universa vasa, quae ibi sunt, polluta erunt septem diebus.14 Questa è la legge, quando un uomo sarà morto in un padiglione: chiunque entrerà nel padiglione, o vi sarà dentro, sia immondo per sette giorni.
15 Vas, quod non habuerit operculum nec ligaturam desuper, immundum erit.15 Parimente sia immondo ogni vasello aperto, sopra il quale non vi sarà coperchio ben commesso.
16 Si quis in agro tetigerit cadaver hominis gladio occisi aut per se mortui sive os illius vel sepulcrum, immundus erit septem diebus.16 E chiunque per li campi avrà tocco alcuno ucciso con la spada, o un uomo morto da sè, o alcun osso d’uomo, o alcuna sepoltura, sia immondo per sette giorni.
17 Tollentque de cineribus combustionis peccati et mittent aquas vivas super eos in vas;17 E per l’immondo prendasi della cenere del fuoco di quel sacrificio per lo peccato, e mettavisi su dell’acqua viva in un vaso.
18 in quibus cum homo mundus tinxerit hyssopum, asperget ex eo omne tentorium et cunctam supellectilem et homines, qui ibi fuerint, et super eum, qui tetigerit ossa vel occisum hominem aut per se mortuum aut sepultum.18 Poi pigli un uomo che sia netto, dell’isopo, e intingalo in quell’acqua, e spruzzine quel padiglione, e tutti que’ vaselli, e tutte le persone che vi saranno dentro; spruzzine parimente colui che avrà tocco l’osso, o l’uomo ucciso, o l’uomo morto da sè, o la sepoltura.
19 Atque hoc modo mundus lustrabit immundum tertio et septimo die; expiatusque die septimo lavabit et se et vestimenta sua et mundus erit ad vesperum.19 Quell’uomo netto adunque spruzzi l’immondo, al terzo e al settimo giorno; e, avendolo purificato al settimo giorno, lavi colui i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sarà netto la sera.
20 Si quis hoc ritu non fuerit expiatus, peribit anima illius de medio ecclesiae, quia sanctuarium Domini polluit et non est aqua lustrationis aspersus; immundus est.20 Ma, se alcuno, essendo immondo, non si purifica, sia quella persona ricisa di mezzo la raunanza; conciossiachè abbia contaminato il Santuario del Signore; l’acqua di purificazione non è stata sparsa sopra lui; egli è immondo.
21 Erit vobis praeceptum legitimum sempiternum. Ipse quoque, qui aspergit aqua lustrali, lavabit vestimenta sua; omnis, qui tetigerit aquas expiationis, immundus erit usque ad vesperum.21 E questo sia loro uno statuto perpetuo; e colui che avrà spruzzata l’acqua di purificazione lavisi i vestimenti; e chi avrà toccata l’acqua di purificazione sia immondo infino alla sera.
22 Quidquid tetigerit immundus, immundum erit, et anima, quae horum quippiam tetigerit, immunda erit usque ad vesperum ”.
22 Sia ancora immondo tutto quello che l’immondo avrà tocco; e la persona che avrà tocco lui sia immonda infino alla sera