Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Geremia 8


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 “ In illo tempore, ait Dominus, eicient ossa regum Iudae et ossaprincipum eius et ossa sacerdotum et ossa prophetarum et ossa eorum, quihabitaverunt Ierusalem de sepulcris suis;1 In quel tempo, dice il Signore, saran gettate fuora de' lor sepolcri le ossa dei re di Giuda, e le ossa de' suoi principi, e le ossa de' sacerdoti, e le ossa de' profeti, e le ossa di quegli, che abitaron Gerusalemme:
2 et expandent ea ad solem et lunam etomnem militiam caeli, quae dilexerunt et quibus servierunt et post quaeambulaverunt et quae quaesierunt et adoraverunt; non colligentur et nonsepelientur: in sterquilinium super faciem terrae erunt.2 E le esporranno al sole, e alla luna, e a tutta la milizia del cielo, che son le cose, ch'essi hanno amato, e alle quali hanno servito, e dietro alle quali andavano, e le quali cercavano, e adoravano. Le ossa non saranno raccolte, né seppellite: saran come sterco sulla faccia della terra.
3 Et eligent magismortem quam vitam omnes, qui residui fuerint de cognatione hac pessima inuniversis locis, ad quae eiecero eos, dicit Dominus exercituum.
3 E ameranno la morte più che la vita tutti quelli, che di questa stirpe pessima resteranno in tutti i luoghi abbandonati, dov' io gli ho cacciati, dice il Signore degli eserciti.
4 Et dices ad eos: Haec dicit Dominus:
Numquid, qui cadit, non resurget, et, qui aversus est, non revertetur?
4 Ma tu dirai loro: Queste cose dice il Signore: Forse colui, che cade, non si rialza? E chi è uscito di strada non la ripiglia?
5 Quare ergo aversus est populus iste,
Ierusalem aversione perpetua?
Apprehenderunt mendacium
et noluerunt reverti.
5 E perchè adunque questo popolo di Gerusalemme si è ribellato con ribellione pertinace? Hanno stretta la menzogna, e non han voluto ricredersi.
6 Attendi et auscultavi:
nemo, quod bonum est, loquitur,
nullus est, qui agat paenitentiam
super malitia sua dicens:
“Quid feci?”.
Omnes conversi sunt ad cursum suum,
quasi equus impetu vadens in proelio.
6 Io li considerai, e gli ascoltai: nissuno parla di quel, che è bene, nissuno è, che faccia penitenza del suo peccato, e dica: Che ho fatt'io? Si sono tutti rivolti alla loro carriera come cavallo, che impetuosamente va alla battaglia.
7 Etiam ciconia in caelo
novit tempus suum;
turtur et hirundo et turdus
custodierunt tempus adventus sui;
populus autem meus non novit
iudicium Domini.
7 Il nibbio nell'aria conosce il suo tempo; la tortorella, e la rondine, e la cicogna osservan costantemente il tempo del lor passaggio; ma il mio popolo non ha conosciuto il giudizio del Signore.
8 Quomodo dicitis: “Sapientes nos sumus,
et lex Domini nobiscum est”?
Vere mendacium operatus est
stilus mendax scribarum.
8 Come mai dite: Noi siamo saggi, la legge del Signore è nelle nostre mani? veramente lo stile bugiardo degli scribi ha vergato menzogne.
9 Confusi sunt sapientes,
perterriti et capti sunt;
verbum enim Domini proiecerunt,
et sapientia nulla est in eis.
9 I saggi sono confusi, atterriti, e presi; perocché rigettarono la Parola del Signore, e non è in essi nissuna saggezza.
10 Propterea dabo mulieres eorum exteris,
agros eorum expugnatoribus,
quia a minimo usque ad maximum
omnes avaritiam sequuntur,
a propheta usque ad sacerdotem
cuncti faciunt mendacium.
10 Per questo io darò a' forestieri le mogli loro, e i loro poderi ad altri eredi: perchè dal più piccolo fino al più grande tutti van dietro all'avarizia: dal profeta fino al sacerdote tutti sono bugiardi.
11 Et sanant contritionem
filiae populi mei in levitate
dicentes “Pax, pax”, cum non sit pax.
11 E sanavano la piaga della figlia del popol mio con burlarsi di lei, dicendo: Pace, pace, quando non era pace,
12 Confusi sunt, quia abominationem fecerunt;
quin immo confusione non sunt confusi
et erubescere nescierunt,
idcirco cadent inter corruentes,
in tempore visitationis suae corruent,
dicit Dominus.
12 Sono confusi, perchè hanno fatto cose abbominevoli: anzi non son veramente confusi, e non han saputo arrossire; per questo cadranno tra que', che periscono, nel tempo, in cui saran visitati, periranno, dice il Signore.
13 Congregans congregabo eos,
ait Dominus;
non est uva in vitibus,
et non sunt ficus in ficulnea,
folium defluxit,
et dabo eis gradientes super eos.
13 Io li raunerò tutti, dice il Signore: Le viti son senza uve, e la ficaia è senza fichi, le foglie stesse sono cadute, e le cose, ch'io diedi loro, se ne son' ite.
14 “Quare sedemus?
Convenite, et ingrediamur civitates munitas
et pereamus ibi,
quia Dominus Deus noster tradidit nos in interitum
et potum dedit nobis aquam fellis;
peccavimus enim Domino.
14 Perchè stiamo a sedere? Raunatevi, e andiamo nella città forte, ed ivi stiam in silenzio; perocché il Signore Dio nostro ci ha condannati al silenzio, e ci ha dato a bere acqua di fiele: perchè contro il Signore abbiam peccato.
15 Exspectavimus pacem, et non est bonum,
tempus medelae, et ecce formido”.
15 Aspettavamo la pace, e questo bene non venne: il tempo di guarigione, ed ecco terrori.
16 A Dan auditus est fremitus equorum eius,
a voce hinnituum fortium equorum eius
commota est omnis terra;
et venient et devorabunt terram et plenitudinem eius,
urbem et habitatores eius.
16 Da Dan si è udito il nitrire de' suoi cavalli, al romore strepitoso de' suoi combattenti è stata scommossa tutta la terra. E son venuti, e han divorata la terra, e le sue ricchezze; le città, e i loro abitatori.
17 Quia ecce ego mittam vobis
serpentes regulos,
quibus non est incantatio,
et mordebunt vos ”,
ait Dominus.
17 Imperocché ecco che io manderò contro di voi de' serpenti, e de' basilischi, che non s'incantano; e vi morderanno, dice il Signore:
18 Hilaritas mea facta est dolor in me,
cor meum maerens.
18 Il mio dolore passa ogni dolore: io porto un cuore angustiato.
19 Ecce vox clamoris filiae populi mei
de terra longinqua:
“ Numquid Dominus non est in Sion?
Aut rex eius non est in ea? ”.
“ Quare ergo me ad iracundiam concitaverunt in sculptilibus suis
et in vanitatibus alienis? ”.
19 Odo la voce della figlia del popol mio: Non è egli più il Signore in Sionne? O il suo Re non è egli più dentro di lei? E perchè adunque mi provocarono a sdegno co' loro simolacri, e con vanità forestiere?
20 “ Transiit messis, finita est aestas,
et nos salvati non sumus ”.
20 La mietitura è passata, l'estate è finita, e noi non siam liberati.
21 Super contritione filiae populi mei
contritus sum et contristatus;
stupor obtinuit me.
21 L'afflizione della figlia del popol mio mi affligge, e mi contrista; l'orrore si è impossessato di me.
22 Numquid resina non est in Galaad?
Aut medicus non est ibi?
Quare enim non est obducta
cicatrix filiae populi mei?
22 Non vi è egli resina in Galaad? O non hai tu verun medico? Perche adunque non è ella rammarginata la ferita della figliuola del popol mio?
23 Quis dabit capiti meo aquam
et oculis meis fontem lacrimarum,
et plorabo die ac nocte
interfectos filiae populi mei?