Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Geremia 6


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Fugite, filii Beniamin,
de medio Ierusalem;
et in Thecua clangite bucina
et super Bethcharem levate vexillum,
quia malum visum est ab aquilone
et contritio magna.
1 Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
In Tekoa date fiato alle trombe;
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
2 Speciosam et delicatam silere feci
filiam Sion.
2 È forse simile a un tenero prato
la figlia di Sion?
3 Ad eam venient pastores et greges eorum,
figent in ea tentoria in circuitu;
pascet unusquisque partem suam.
3 Verso di essa muovono pastori
con i loro greggi;
le fissano le tende tutto intorno,
ognuno di loro pascola la sua parte.
4 “ Sanctificate super eam bellum,
consurgite, et ascendamus in meridie;
vae nobis, quia declinavit dies,
quia longiores factae sunt umbrae vesperi!
4 "Ingaggiate la santa battaglia contro di essa;
su, assaliamola in pieno giorno.
Noi sventurati! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
5 Surgite, et ascendamus in nocte
et dissipemus domos eius ”.
5 Su, allora assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi".
6 Quia haec dicit Dominus exercituum:
“ Caedite lignum eius
et fundite circa Ierusalem aggerem;
haec est civitas visitationis,
omnis calumnia in medio eius.
6 Perché così dice il Signore degli eserciti:
"Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme.
Essa è la città della menzogna,
in essa tutto è oppressione.
7 Sicut effluere facit cisterna aquam suam,
sic illa effluere facit malitiam suam;
violentia et vastitas auditur in ea,
coram me semper afflictio et plaga.
7 Come una sorgente fa scorrere l'acqua,
così essa fa scorrere la sua iniquità.
Violenza e oppressione risuonano in essa,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8 Erudire, Ierusalem,
ne forte recedat anima mea a te,
ne forte ponam te desertam,
terram inhabitabilem ”.
8 Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una regione disabitata".
9 Haec dicit Dominus exercituum:
“ Usque ad racemum colligent quasi in vinea
reliquias Israel.
Converte manum tuam
quasi vindemiator ad palmites ”.
9 Così dice il Signore degli eserciti:
"Racimolate, racimolate come una vigna
il resto di Israele;
stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore
verso i suoi tralci".
10 Cui loquar et quem contestabor, ut audiat?
Ecce incircumcisae aures eorum,
et audire non possunt;
ecce verbum Domini factum est eis in opprobrium,
et non suscipient illud.
10 A chi parlerò
a chi scongiurerò perché mi ascoltino?
Ecco, il loro orecchio non è circonciso,
sono incapaci di prestare attenzione.
Ecco, la parola del Signore è per loro
oggetto di scherno; non la gustano.
11 Idcirco furore Domini plenus sum,
laboravi sustinens.
“ Effunde super parvulum foris
et super concilium iuvenum simul;
etiam vir cum muliere capietur,
senex cum pleno dierum.
11 Io perciò sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.
"Riversala sui bambini nella strada,
e anche sull'adunanza dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12 Et transibunt domus eorum ad alteros,
agri et uxores pariter,
quia extendam manum meam
super habitantes terram ”,
dicit Dominus.
12 Le loro case passeranno a stranieri,
anche i loro campi e le donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti di questo paese".
Oracolo del Signore.
13 A minore quippe usque ad maiorem
omnes avaritiae student,
et a propheta usque ad sacerdotem
cuncti faciunt dolum.
13 Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14 Et curant contritionem populi mei in levitate
dicentes: “ Pax, pax ”; et non est pax.
14 Essi curano la ferita del mio popolo,
ma solo alla leggera, dicendo:
"Bene, bene!" ma bene non va,
15 Confusi sunt, quia abominationem fecerunt;
quin potius confusione non sunt confusi
et erubescere nescierunt.
“ Quam ob rem cadent inter ruentes;
tempore, quo visitavero eos, corruent ”,
dicit Dominus.
15 Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
"Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore.
16 Haec dicit Dominus:
“ State super vias et videte
et interrogate de semitis antiquis,
quae sit via bona, et ambulate in ea
et invenietis refrigerium animabus vestris ”.
Et dixerunt: “ Non ambulabimus! ”.
16 Così dice il Signore:
"Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi circa i sentieri del passato,
dove sta la strada buona e prendetela,
così troverete pace per le anime vostre".
Ma essi risposero: "Non la prenderemo!".
17 Et constitui super vos speculatores:
“ Audite vocem tubae ”.
Et dixerunt: “ Non audiemus! ”.
17 Io ho posto sentinelle presso di voi:
"Fate attenzione allo squillo di tromba".
Essi hanno risposto: "Non ci baderemo!".
18 Ideo audite, gentes,
et cognosce, congregatio,
quanta ego faciam eis.
18 Per questo ascoltate, o popoli,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro.
19 Audi terra: “ Ecce ego adducam mala super populum istum,
fructum cogitationum eorum,
quia verba mea non audierunt
et legem meam proiecerunt.
19 Ascolta, o terra!
"Ecco, io mando contro questo popolo la sventura,
il frutto dei loro pensieri,
perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
20 Ut quid mihi tus, quod de Saba venit,
et calamus suave olens de terra longinqua?
Holocautomata vestra non sunt accepta,
et victimae vestrae non placent mihi ”.
20 Perché mi offrite incenso portato da Saba
e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi
e non mi piacciono i vostri sacrifici".
21 Propterea haec dicit Dominus:
“ Ecce ego dabo in populum istum offendicula,
et offendent in eis patres et filii simul,
vicinus et proximus peribunt ”.
21 Perciò dice il Signore:
"Ecco, io porrò per questo popolo
pietre di inciampo,
in esse inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno".

22 Haec dicit Dominus:
“ Ecce populus venit de terra aquilonis,
et gens magna consurget a finibus terrae;
22 Così dice il Signore:
"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremità della terra.
23 arcum et acinacem arripiet,
crudelis est et non miserebitur;
vox eorum quasi mare sonabit,
et super equos ascendent,
praeparati quasi vir ad proelium
adversum te, filia Sion ”.
23 Impugnano archi e lance;
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è quello di un mare agitato;
essi montano cavalli:
sono pronti come un solo guerriero alla battaglia
contro di te, figlia di Sion".
24 “ Audivimus famam eius;
dissolutae sunt manus nostrae,
tribulatio apprehendit nos,
dolores ut parturientem ”.
24 "Abbiamo udito la loro fama,
ci sono cadute le braccia;
l'angoscia si è impadronita di noi,
come spasimo di partoriente".
25 Nolite exire ad agros
et in via ne ambuletis,
quoniam gladius inimici,
pavor in circuitu.
25 Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
e il terrore sono tutt'intorno.
26 Filia populi mei, accingere cilicio
et volutare in cinere,
luctum unigeniti fac tibi,
planctum amarum,
quia repente veniet vastator super nos.
26 Figlia del mio popolo, vestiti di sacco
e rotolati nella polvere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
lamentati amaramente,
perché piomberà improvviso
il distruttore su di noi!
27 Probatorem dedi te in populo meo;
et scies et probabis viam eorum.
27 Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
28 Omnes isti principes rebelles,
ambulantes fraudulenter.
Aes et ferrum,
omnia isti corrumpunt.
28 Essi sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
tutti sono corrotti.
29 Sufflavit sufflatorium in igne,
consumptum est plumbum;
frustra conflavit conflator,
scoriae enim non sunt separatae.
29 Il mantice soffia con forza,
il piombo è consumato dal fuoco;
invano si vuol raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
30 Argentum reprobum vocate eos,
quia Dominus proiecit illos.
30 Scoria di argento si chiamano,
perché il Signore li ha rigettati.