Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Geremia 44


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Verbum, quod factum est per Ieremiam ad omnes Iudaeos, qui habitabant interra Aegypti, habitantes in Magdolo et in Taphnis et in Memphi et in terraPhatures, dicens:1 - La parola che, per mezzo di Geremia, fu comunicata a tutti i Giudei che abitavano nella terra di Egitto, residenti in Magdalo e in Tafnis e in Memfi e nella regione di Patures per dire loro:
2 “ Haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Vos vidistisomne malum istud, quod adduxi super Ierusalem et super omnes urbes Iudae; etecce desertae sunt hodie, et non est in eis habitator2 «Così dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: - Voi avete visto tutto il male che ho fatto piombare sopra Gerusalemme e sopra tutte le città di Giuda, ed ecco che oggi sono deserte e in esse non abita più nessuno,
3 propter malitiam, quamfecerunt, ut me ad iracundiam provocarent et irent, ut sacrificarent et colerentdeos alienos, quos nesciebant et illi et vos et patres vestri.3 a causa della malvagità con cui hanno operato verso di me per provocar il mio sdegno e andarsene a sacrificare e ad adorare gli dèi stranieri che nè essi avevano conosciuto, nè voi, nè i padri vostri.
4 Et misi ad vosomnes servos meos prophetas, de nocte consurgens mittensque et dicens: Nolitefacere verbum abominationis huiuscemodi, quam odivi.4 Ho ben mandato a voi tutti quei miei servi, i profeti, per tempo facendomi premura e mandando, e dicendo: "Non vogliate fare una cosa abominevole come questa che io ho in odio".
5 Et non audierunt necinclinaverunt aurem suam, ut converterentur a malis suis et non sacrificarentdiis alienis;5 Ma non udirono e non prestarono i loro orecchi per convertirsi dai loro malfatti e non sacrificare agli dèi stranieri.
6 et effusa est indignatio mea et furor meus et succensa est incivitatibus Iudae et in plateis Ierusalem, et versae sunt in solitudinem etvastitatem secundum diem hanc.
6 E allora si rinfocò la mia indignazione e il mio furore, e divampò nella città di Giuda e per le piazze di Gerusalemme, e furono ridotte in quella solitudine e squallore in cui oggi sono.-
7 Et nunc haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Quare vos facitis malumgrande contra animas vestras, ut intereat ex vobis vir et mulier, parvulus etlactans de medio Iudae, nec relinquatur vobis quidquam residuum,7 E ora il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele dice così: - Perchè mai fate questo gran male a vostro danno, affinchè periscano gli uomini, le donne, i piccoli e i bambini ancora di mezzo a Giuda, e non sopravvanzi a voi un menomo residuo:
8 provocantesme in operibus manuum vestrarum, sacrificando diis alienis in terra Aegypti, inquam ingressi estis, ut ibi peregrinemini, et dissipet vos, et sitis inmaledictionem et in opprobrium cunctis gentibus terrae?8 provocandomi [ad ira] con le opere delle vostre mani, sacrificando a dèi stranieri sul suolo d'Egitto dove siete entrati per abitarvi, e così andar in rovina ed essere in esecrazione e obbrobrio a tutte le genti della terra?
9 Numquid obliti estismala patrum vestrorum et mala regum Iudae et mala uxorum eius et mala vestra etmala uxorum vestrarum, quae fecerunt in terra Iudae et in plateis Ierusalem?9 Avete voi già dimenticato le malvagità dei vostri padri, quelle dei re di Giuda, quelle delle loro donne e quelle vostre e delle vostre donne che hanno operato nella terra di Giuda e nei rioni di Gerusalemme?
10 Non sunt contriti usque ad diem hanc et non timuerunt et non ambulaverunt inlege mea et in praeceptis meis, quae dedi coram vobis et coram patribus vestris.10 Non si sono mondati fino al giorno d'oggi, e non hanno avuto timore, e non hanno camminato nella legge del Signore, nei precetti miei che ho posti davanti a voi e ai padri vostri.-
11 Ideo haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Ecce ego ponam faciem meamin vobis in malum et disperdam omnem Iudam.11 Perciò, così dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: - Ecco che io fermerò il mio viso su di voi in male, e disperderò Giuda tutto intero.
12 Et assumam reliquias Iudae, quiposuerunt facies suas, ut ingrederentur terram Aegypti et peregrinarentur ibi,et consumentur omnes in terra Aegypti: cadent in gladio et in fame etconsumentur a minimo usque ad maximum, in gladio et in fame morientur; et eruntin exsecrationem et in stuporem et in maledictionem et in opprobrium.12 E verrò a raggiungere i resti di Giuda che si ostinarono nel pensiero di entrare nella terra di Egitto per ivi abitare e saranno tutti sterminati nella terra di Egitto; saranno stramazzati dalla spada e dalla fame, dal più piccolo al più grande saranno sterminati, dalla spada e dalla fame fatti morire; e saranno in esecrazione e in orrore, in maledizione e in vituperio.
13 Etvisitabo super habitatores terrae Aegypti, sicut visitavi super Ierusalem, ingladio et in fame et in peste:13 E verrò a visitare quei che dimorano in Egitto, come ho visitato quei di Gerusalemme colla spada, la fame e la peste.
14 et non erit qui effugiat et sit residuus dereliquiis Iudaeorum, qui venerunt, ut peregrinarentur in terra Aegypti etreverterentur in terram Iudae, ad quam ipsi elevant animas suas, ut revertanturet habitent ibi; non revertentur, nisi qui fugerint ”.14 E non vi sarà alcuno che scampi e che sia risparmiato tra i superstiti dei Giudei che espatriano nella terra di Egitto credendo di rimpatriare nella terra di Giuda alla quale drizzano il loro sospiro per ritornare e riabitarla: non ritorneranno se non quelli che prenderanno la fuga -».
15 Responderunt autem Ieremiae omnes viri, scientes quod sacrificarent uxoreseorum diis alienis, et universae mulieres, quarum stabat multitudo grandis, etomnis populus habitantium in terra Aegypti in Phatures, dicentes:15 Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne sacrificavano agli dèi stranieri, e tutte le donne delle quali era presente gran moltitudine, e tutta l'altra popolazione di quelli che avevano presa dimora in Egitto, in Patures, risposero a Geremia dicendo:
16 “Sermonem, quem locutus es ad nos in nomine Domini, non audiemus ex te,16 «Le parole che tu ci hai detto in nome del Signore noi non le ascolteremo da te,
17 sedfacientes faciemus omne verbum, quod egressum est de ore nostro, ut sacrificemusreginae caeli et libemus ei libamina, sicut fecimus nos et patres nostri, regesnostri et principes nostri in urbibus Iudae et in plateis Ierusalem, et saturatisumus panibus et bene nobis erat malumque non vidimus.17 ma staremo alla parola che è uscita dalla nostra bocca: di fare sacrifizi alla regina del cielo e di farle libazioni, come già noi abbiamo fatto e i nostri padri, e i nostri re, e i nostri principi, nelle città di Giuda e sulle piazze di Gerusalemme: e avevamo allora pane a sazietà e stavamo bene e ombra di male non si vedeva.
18 Ex eo autem tempore,quo cessavimus sacrificare reginae caeli et libare ei libamina, indigemusomnibus et gladio et fame consumpti sumus.18 Ma da quando abbiamo tralasciato di fare sacrifizi alla regina del cielo e presentarle libagioni, abbiamo penuria di tutto e siamo rifiniti dalla spada e dalla fame.
19 Quod si nos sacrificamus reginaecaeli et libamus ei libamina, numquid sine viris nostris fecimus ei placentas adeffingendum eam et libandum ei libamina? ”.
19 E se facciamo sacrifizi alla regina del cielo e le presentiamo libagioni, forse che senza dei nostri mariti abbiamo fatto le focacce da placarla, e le libagioni da presentarle?».
20 Et dixit Ieremias ad omnem populum, adversum viros et adversum mulieres etadversum universam plebem, qui responderant ei verbum, dicens:20 Allora Geremia replicò verso tutto il popolo e verso gli uomini e le donne, e tutta l'altra gente che avevano risposto a quella maniera dicendo:
21 “ Numquidnon sacrificium, quod sacrificastis in civitatibus Iudae et in plateisIerusalem, vos et patres vestri, reges vestri et principes vestri et populusterrae, horum recordatus est Dominus, et ascendit super cor eius?21 «E dei sacrifizi che avete offerti nelle città di Giuda e sulle piazze di Gerusalemme voi e i vostri padri, e i vostri re e i vostri principi, e tutto il basso popolo, di questi non ha tenuto un ricordo il Signore e non gli è risalito al cuore?
22 Et nonpoterat Dominus ultra portare propter malitiam operum vestrorum et propterabominationes, quas fecistis; et facta est terra vestra in desolationem et instuporem et in maledictum, eo quod non sit habitator, sicut est dies haec.22 Il Signore non poteva più oltre sopportare di fronte alla malvagità dei vostri sentimenti e delle abominazioni che avevate commesse: e così la vostra terra fu ridotta tutta una desolazione e un'orridezza, maledetta e spopolata, come è al giorno d'oggi.
23 Propterea quod sacrificaveritis et peccaveritis Domino et non audieritis vocemDomini et in lege et in praeceptis et in testimoniis eius non ambulaveritis,idcirco evenerunt vobis mala haec, sicut est dies haec ”.
23 E questa, perchè avevate sacrificato agli idoli, perchè avevate peccato contro il Signore, e non avevate ascoltato la voce del Signore, nè camminato secondo la legge e i precetti suoi e le sue disposizioni; onde v'incolsero queste sciagure, quali sono avvenute in quei giorni».
24 Dixit autem Ieremias ad omnem populum et ad universas mulieres: “ Auditeverbum Domini, omnis Iuda, qui estis in terra Aegypti.24 Poi Geremia soggiunse a tutto il popolo e a tutte quelle donne: «Udite la parola del Signore, voi tutti popolo di Giuda, che siete nel paese d'Egitto.
25 Haec dicit Dominusexercituum, Deus Israel, dicens: Vos et uxores vestrae locuti estis ore vestroet manibus vestris implestis dicentes: “Faciamus vota nostra, quae vovimus, utsacrificemus reginae caeli et libemus ei libamina”. Implete vota vestra etopere perpetrate ea.25 Così parla il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele e dice: - Voi e le vostre donne avete affermato colla vostra bocca, e colle vostre mani avete compiuto; avete detto: "Adempiamo i nostri voti con cui abbiamo promesso di fare sacrifizi alla regina del cielo e di presentarle libagioni"; sì, avete mantenuto i vostri voti e col fatto li avete compiuti.
26 Ideo audite verbum Domini, omnis Iuda, qui habitatis interra Aegypti: Ecce ego iuravi in nomine meo magno, ait Dominus, quia nequaquamultra vocabitur nomen meum ex ore omnis viri Iudae dicentis: “Vivit DominusDeus”, in omni terra Aegypti.26 Per questo, udite la parola del Signore, o voi tutti di Giuda, che dimorate nella terra d'Egitto: "Ecco, io ho giurato sul mio nome grande, dice il Signore, che questo mio nome non sarà mai più pronunziato dalla bocca di alcun uomo di Giuda per dire: Vive il Signore Dio, in tutta la terra di Egitto!
27 Ecce ego vigilabo super eos in malum et nonin bonum, et consumentur omnes viri Iudae, qui sunt in terra Aegypti, gladio etfame, donec penitus consumantur.27 Ecco che io veglierò sopra di essi in male e non in bene, e tutti quei di Giuda che sono sul suolo di Egitto andranno consumandosi per la spada e per la fame fino a tanto che saranno del tutto sterminati.
28 Et, qui fugerint gladium, revertentur deterra Aegypti in terram Iudae, viri pauci, et scient omnes reliquiae Iudae, quaeingressae sunt terram Aegypti, ut peregrinarentur ibi, cuius sermo compleatur,meus an illorum.
28 E coloro che saranno scampati alla spada, torneranno dalla terra di Egitto alla terra di Giuda in piccolo numero; e tutto il resto di quei di Giuda, che si sono recati in Egitto per fermarsi ivi, sapranno quale parola si compirà se la mia o la loro.
29 Et hoc vobis signum, ait Dominus, quod visitem ego super vos in loco isto, utsciatis quia vere complebuntur sermones mei contra vos in malum.29 E questo sia per voi il segno, dice il Signore, che io verrò a visitarvi in questo luogo, affinchè sappiate che certamente si compiranno le mie parole contro di voi in male".-
30 Haec dicitDominus: Ecce ego tradam pharaonem Ophree, regem Aegypti, in manu inimicorumeius et in manu quaerentium animam illius, sicut tradidi Sedeciam regem Iudae inmanu Nabuchodonosor regis Babylonis inimici sui et quaerentis animam eius ”.
30 Così dice il Signore: - Ecco che io consegnerò il Faraone Efree re di Egitto, in mano dei suoi nemici, e in mano di coloro che vanno in cerca della sua vita, come ho dato Sedecia, re di Giuda, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, suo avversario e che andava in cerca della sua vita -».