Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Geremia 44


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Verbum, quod factum est per Ieremiam ad omnes Iudaeos, qui habitabant interra Aegypti, habitantes in Magdolo et in Taphnis et in Memphi et in terraPhatures, dicens:1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdòl, a Tafni, a Menfi e nella regione di Patròs.
2 “ Haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Vos vidistisomne malum istud, quod adduxi super Ierusalem et super omnes urbes Iudae; etecce desertae sunt hodie, et non est in eis habitator2 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho mandate su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti,
3 propter malitiam, quamfecerunt, ut me ad iracundiam provocarent et irent, ut sacrificarent et colerentdeos alienos, quos nesciebant et illi et vos et patres vestri.3 a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate.
4 Et misi ad vosomnes servos meos prophetas, de nocte consurgens mittensque et dicens: Nolitefacere verbum abominationis huiuscemodi, quam odivi.4 Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio!
5 Et non audierunt necinclinaverunt aurem suam, ut converterentur a malis suis et non sacrificarentdiis alienis;5 Ma essi non mi ascoltarono e non prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dèi.
6 et effusa est indignatio mea et furor meus et succensa est incivitatibus Iudae et in plateis Ierusalem, et versae sunt in solitudinem etvastitatem secundum diem hanc.
6 Perciò la mia ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancor oggi.
7 Et nunc haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Quare vos facitis malumgrande contra animas vestras, ut intereat ex vobis vir et mulier, parvulus etlactans de medio Iudae, nec relinquatur vobis quidquam residuum,7 Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto?
8 provocantesme in operibus manuum vestrarum, sacrificando diis alienis in terra Aegypti, inquam ingressi estis, ut ibi peregrinemini, et dissipet vos, et sitis inmaledictionem et in opprobrium cunctis gentibus terrae?8 Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra?
9 Numquid obliti estismala patrum vestrorum et mala regum Iudae et mala uxorum eius et mala vestra etmala uxorum vestrarum, quae fecerunt in terra Iudae et in plateis Ierusalem?9 Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme?
10 Non sunt contriti usque ad diem hanc et non timuerunt et non ambulaverunt inlege mea et in praeceptis meis, quae dedi coram vobis et coram patribus vestris.10 Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri".
11 Ideo haec dicit Dominus exercituum, Deus Israel: Ecce ego ponam faciem meamin vobis in malum et disperdam omnem Iudam.11 Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda.
12 Et assumam reliquias Iudae, quiposuerunt facies suas, ut ingrederentur terram Aegypti et peregrinarentur ibi,et consumentur omnes in terra Aegypti: cadent in gladio et in fame etconsumentur a minimo usque ad maximum, in gladio et in fame morientur; et eruntin exsecrationem et in stuporem et in maledictionem et in opprobrium.12 Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio.
13 Etvisitabo super habitatores terrae Aegypti, sicut visitavi super Ierusalem, ingladio et in fame et in peste:13 Punirò coloro che dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste.
14 et non erit qui effugiat et sit residuus dereliquiis Iudaeorum, qui venerunt, ut peregrinarentur in terra Aegypti etreverterentur in terram Iudae, ad quam ipsi elevant animas suas, ut revertanturet habitent ibi; non revertentur, nisi qui fugerint ”.14 Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi".
15 Responderunt autem Ieremiae omnes viri, scientes quod sacrificarent uxoreseorum diis alienis, et universae mulieres, quarum stabat multitudo grandis, etomnis populus habitantium in terra Aegypti in Phatures, dicentes:15 Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a Geremia:
16 “Sermonem, quem locutus es ad nos in nomine Domini, non audiemus ex te,16 "Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto;
17 sedfacientes faciemus omne verbum, quod egressum est de ore nostro, ut sacrificemusreginae caeli et libemus ei libamina, sicut fecimus nos et patres nostri, regesnostri et principes nostri in urbibus Iudae et in plateis Ierusalem, et saturatisumus panibus et bene nobis erat malumque non vidimus.17 anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura;
18 Ex eo autem tempore,quo cessavimus sacrificare reginae caeli et libare ei libamina, indigemusomnibus et gladio et fame consumpti sumus.18 ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame".
19 Quod si nos sacrificamus reginaecaeli et libamus ei libamina, numquid sine viris nostris fecimus ei placentas adeffingendum eam et libandum ei libamina? ”.
19 E le donne aggiunsero: "Quando noi donne bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?".
20 Et dixit Ieremias ad omnem populum, adversum viros et adversum mulieres etadversum universam plebem, qui responderant ei verbum, dicens:20 Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo:
21 “ Numquidnon sacrificium, quod sacrificastis in civitatibus Iudae et in plateisIerusalem, vos et patres vestri, reges vestri et principes vestri et populusterrae, horum recordatus est Dominus, et ascendit super cor eius?21 "Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese?
22 Et nonpoterat Dominus ultra portare propter malitiam operum vestrorum et propterabominationes, quas fecistis; et facta est terra vestra in desolationem et instuporem et in maledictum, eo quod non sit habitator, sicut est dies haec.22 Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede.
23 Propterea quod sacrificaveritis et peccaveritis Domino et non audieritis vocemDomini et in lege et in praeceptis et in testimoniis eius non ambulaveritis,idcirco evenerunt vobis mala haec, sicut est dies haec ”.
23 Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede".
24 Dixit autem Ieremias ad omnem populum et ad universas mulieres: “ Auditeverbum Domini, omnis Iuda, qui estis in terra Aegypti.24 Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: "Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel paese d'Egitto.
25 Haec dicit Dominusexercituum, Deus Israel, dicens: Vos et uxores vestrae locuti estis ore vestroet manibus vestris implestis dicentes: “Faciamus vota nostra, quae vovimus, utsacrificemus reginae caeli et libemus ei libamina”. Implete vota vestra etopere perpetrate ea.25 Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni.
26 Ideo audite verbum Domini, omnis Iuda, qui habitatis interra Aegypti: Ecce ego iuravi in nomine meo magno, ait Dominus, quia nequaquamultra vocabitur nomen meum ex ore omnis viri Iudae dicentis: “Vivit DominusDeus”, in omni terra Aegypti.26 Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio!
27 Ecce ego vigilabo super eos in malum et nonin bonum, et consumentur omnes viri Iudae, qui sunt in terra Aegypti, gladio etfame, donec penitus consumantur.27 Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro sterminio.
28 Et, qui fugerint gladium, revertentur deterra Aegypti in terram Iudae, viri pauci, et scient omnes reliquiae Iudae, quaeingressae sunt terram Aegypti, ut peregrinarentur ibi, cuius sermo compleatur,meus an illorum.
28 Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o la loro.
29 Et hoc vobis signum, ait Dominus, quod visitem ego super vos in loco isto, utsciatis quia vere complebuntur sermones mei contra vos in malum.29 Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.
30 Haec dicitDominus: Ecce ego tradam pharaonem Ophree, regem Aegypti, in manu inimicorumeius et in manu quaerentium animam illius, sicut tradidi Sedeciam regem Iudae inmanu Nabuchodonosor regis Babylonis inimici sui et quaerentis animam eius ”.
30 Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita".